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domenica, gennaio 30, 2005


Pensiero per te


Un pensiero
raccolto dal vento,
mi parlava di te,
del tuo amore,
del tuo cuore.

Mi parlava della tua anima,
dei tuoi desideri.

Raccontava pensieri
di una donna che mi ama.

Narrava di sogni
scappati
da un fiore luminoso
in un cielo di brillanti.

Mi indicava
dove guidare il tuo cuore,
mi suggeriva dove la tua
anima splendeva in cielo.

Parlava dei nostri pensieri,
parlava di felicità.

Il vento era innamorato di te.
Anche a lui piaceva
morire sul cuore di una stella.

Mi diceva: corri da lei,
l'amore di una donna
è come la luce di una stella,
quando ci illumina,
potrebbe essere già spento.

Poesie di Roberto Perin

Francis*PAC

Il potere si trova sopratutto nelle mani delle donne. Questa cosa non la capisco. Anche qui in Italia, si vede una certa discriminazione verso le donne. Le donne si trovano in tanti luoghi chiavi dell'economia ma non salgano pià di quanto. behm partiamo della lingua, la lingua italia è piena di eccezioni. tante parole che in altre lingue sono femenile, in italiano è sono maschili. Ex: il fiore, etc. Tra gli aggettivi, come ministro, ed altri titoli onorifici... Ci sono soltanto in maschili. Comunque, in strada, nel governo si vede che commnandono gli uomini, nelle case commandono le donne. Addirittura si dice che in Italia esiste un vero e proprio matriarcato. Beh, allora l'attuale società italia è frutto di un volere delle donne. Insieme si possono cambiare le cose. Ecco nella foto vediamo un irachiena che mette la scheda nella scattola. Bellismo gesto. Le donne possono cambiare il mondo.
Francis*PAC

Il voto - la libertà - LA SPERANZA!!!


La gente fa di tutto per cambiare la realtà - povertà, opressione, malavita, terrorismo, ... . Nonostante tanti motivi di dellusioni, la speranza cresce. L'amore cresce verso i terroristi. Tanto è che oggi hanno trovato un terrorista che si voleva fare splodere ma non l'anno amazzato.
Ecco la decizione sta nel dito. Qui vediamo un ditto già bagnato di tinta, ecco rappresenta un voto. Rapresenta una speranza nel domani sempre sognato.

Una persona un voto.
Un voto un dirito.
Un voto un segno di che la gente ci crede in tutto quello che si sta faccendo.

Ebbene ce ne sono i problemi, la codidetta occupazione, etc, ma niente è meglio della libertà. Sono tutte storie secundo cui un paese è libero quando si occupa di tutto da solo, questo è vero quando ce la fa. Nè tutte le teorie sono valide per tutti. Questo riverso pure per l'Africa che in questi giorni, sono sicuro che tante popolazioni stanno pensando nella stessa cosa, la possibilità di cambiare i loro dirigenti che stanno nel potere da decenni.
Soltanto chi ha vissuto l'opressione, puo commentare sul desiderio della libertà. Non adianta parlare per parlare, come ho letto in tanti blog, tutti contrari, MA CHE, SIETE PAZZI? Non sapete cosa è la libertà. Se piace a te essere "libero" e decidere tante cose sulla tua vita perchè non gli altri? Siamo tutti uguali ed abbiamo gli stessi diritti.
Le modalità sono discutibile... ma non si deve negare a nessuno la libertà, la l'autonomia...
In questi giorni stavo cogitando sulle Nazioni Unite, beh, io sono da parte di quelli che pensano ad un cambiamento globale di tutte le Istituzioni Create per la guerra fredda. Nazione Unite, FMI, Banca Mondiale, etc. SONO E ERANO TUTTE Strutture di Controllo. Tanto è che queste ancora oggi in Africa agiscono con questo proposito. Fuotono Africa, lasciano i paesi con debiti senza preccedente. Tutto questo non sta più in grando di rispondere alle attuali sfide contemporanee; immagina che Africa come continente nemmanco ha una rapresentazione fissa, che schifffffffffffffffffffffffo. Che si faccia qualcosa altra, basata sul diritto alla vita, - la liberta di scelta, di coordinare i passi per la costruzione del proprio futuro.
E poi ricordiamo che il mondo è totalmente diverso, cambiato, stracamabiato.
A mio parere in questo preciso momento abbiamo bisogno di nuove Istituzioni come ho acennato sopra, che possano veramente garantire la pace nel mondo.
Le modalità per la creazione sono altri 500 casini, ma tutto si risolve.
va beh, per oggi vi lascio.

un bacio al mento delle ragazze
ed un forte abbraccio a tutti ragazzi.

Cordialmente
Francis*PAC

sabato, gennaio 29, 2005


L'albatros
Charles Baudelaire
Parigi 1821- Parigi 1867

Spesso per divertirsi, i marinai
prendono degli albatri, grandi uccelli di mare
che seguono, compagni indolenti di viaggio,
le navi in volo sugli abissi amari.
L'hanno appena posato sulla tolda
e gia'il re dell'azzurro, goffo e vergognoso,
pietosamente accanto a se' strascina
come fossero remi le ali grandi e bianche.
Com'e' fiacco e sinistro il viaggiatore alato!
E comico e brutto, lui prima cosi' bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi, zoppicando, fa il verso allo storpio che volava!
Il Poeta e' come lui, principe dei nembi
che sta con l'uragano e ride degli arcieri;
fra le grida di scherno esule in terra,
con le sue ali da gigante non riesce a camminare.

Francis*PAC


Neve, non c'è pace sulla A3"Isolate migliaia di persone
Francis*PAC

A3, prigionieri della neve

Francis*PAC

Il manifesto del partito di Al Sistani dice: «Pensiamo ai giovani e costruiamo insieme a loro il futuro» (Reuters)

Francis*PAC

La foto di Al Zarqawi - il famigerato terrorista giordano legato ad Al Qaeda - una macchina che brucia e la scritta: «Questo è ci? che Zarqawi sta facendo per il futuro dell'Iraq». Il poster è affisso in una strada di Bagdad (Afp)

Francis*PAC

Il manifesto, esposto a Bassora, dice: «Prendi in mano la ricostruzione, non le armi per la distruzione. Il futuro è nelle tue mani». (Afp)

Francis*PAC

Il manifesto, esposto a Bassora, dice: «Prendi in mano la ricostruzione, non le armi per la distruzione. Il futuro è nelle tue mani». (Afp)

Francis*PAC

Un manifesto a Bassora, regione meridionale dell'Iraq, invita ad andare al voto (Afp)

Francis*PAC

Voto Iraq,aperti i seggi all'estero
Bush: "Pronti a lasciare dopo elezioni"
Le forze Usa lasceranno l'Iraq se la nuova dirigenza che uscirà dalle elezioni chiederà il loro ritiro. Lo ha detto il presidente americano George Bush in un'intervista al New York Times. Bush ha però aggiunto di aspettarsi che venga richiesto di "restare per dare assistenza". Intanto si aprono i seggi elettorali esteri per il voto in Iraq.: sono circa 280.000 quelli che, nelle scorse settimane, si sono registrati, un numero inferiore alle attese

Mentre le truppe si schierano a difesa dei seggi elettorali in vista delle elezioni di domenica 30 gennaio , all'estero gli iracheni fuggiti durante il regime di Saddam Hussein possono già esprimere il loro voto.
Le prime urne aperte sono state quelle iraniane, uno dei 14 Paesi dove gli iracheni all'estero possono votare. A sovrintendere alla consultazione c'è l'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim). "I seggi si sono aperti in sei città iraniane e finora non è stato riferito alcun problema", ha detto Monica Ellena, responsabile delle relazioni esterne dell'Oim per le operazioni di voto in Iran.
Ellena ha aggiunto che nel seggio nel quartiere Dolat-Abad ci sono già persone in fila in attesa di votare. In tutto l'Iran si sono iscritti per votare 60.908 iracheni, la metà degli aventi diritto al voto. Per gli iracheni residenti nei 14 Paesi dove sono stati organizzati seggi, le operazioni di voto, iniziate oggi, dureranno fino a domenica.
Imam esorta ad andare a votare
"Ancora poche ore e avremo una nuova alba. Dovete andare tutti a votare, senza prestare ascolto a quello che dicono gli altri. Pure alle mogli deve essere consentito di andare ai seggi, anche se il marito è contrario, perché questa non è più una questione politica ma di fede". Con queste parole, nel tradizionale sermone del venerdì, il rappresentante a Baghdad del Grande ayatollah Ali al Sistani ha invitato gli irachene a non non farsi intimidire e a non boicottare le urne. Di fronte ad almeno duemila fedeli sciiti riuniti in preghiera nella moschea Buratha, nella zona di Attifiya, l'imam ha infiammato gli animi dei presenti che subito hanno risposto all'appello al grido di "Allah Akbar" (Dio è il più grande) e "Morte a Saddam, morte al terrorismo".
Il voto ad Amman tra ansie e speranze
Mentre è ancora presto per fare una stima approssimativa dell'affluenza alle urne nel primo giorno di voto per gli espatriati iracheni, da Amman giungono i primi commenti degli emigrati che hanno già votato. "E' la prima volta che ci è concesso di assaggiare il sapore della democrazia -ha dichiarato Hoger Shalli, funzionario delle Nazioni Unite arrivato ad Amman da Baghdad un anno e mezzo fa con una moglie e un figlio -Questo voto è stato un onore". Stando a fonti locali, la giornata elettorale è trascorsa in maniera estremamente ordinata, pacata ed eccitata. Massicce le misure di sicurezza disposte nei pressi delle urne, ferree le procedure di accesso per chiunque.

Francis*PAC

Caccia della vita su Titano
Scienziati cercano sorgente metano

Dopo il primo identikit di Titano, gli scienziati dell'Esa stanno setacciando i dati inviati da Huygens per rintracciare la principale sorgente di metano sul satellite. Da un punto di vista scientifico la ricerca mirerebbe a provare l'esistenza di alcuni segni di vita che giustificherebbero la composizione della superficie e dell'atmosfera. "La presenza di organismi viventi -ha precisato uno dei ricercatori- potrebbe spiegare la produzione di idrocarburi nel lungo processo geologico".
A causa delle rigide temperature sulla più grande luna di Saturno è più facile ipotizzare l'esistenza di microbi, piuttosto che veri e propri organi biologici. Invaso da azoto, metano e altri idrocarburi, Titano sembra assomigliare a una versione congelata della Terra di 4,6 miliardi di anni fa.
Dal cielo del satellite piove metano liquido che poi si canalizza in fiumi che solcano e segnano la crosta ghiacciata. Se non ci fosse stato un continuo riciclo di metano, stando agli esperti, su Titano i raggi UV avrebbero distrutto tuti gli idrocarburi presenti nell'atmosfera e sulla superficie.
"Non possiamo dire assolutamente che su Titano non ci sia vita -ha dichiarato Francois Raulin, scienziato dell'Università di Parigi coinvolto nella missione- Sulla superficie le chance sono ostacolate dalle basse temperature, ma gli strumenti indicano la presenza di un oceano a una profondità di circa 100 Km". Ipotizzando che il modello ricostruito sia corretto, questa immensa massa di liquido dovrebbe essere composta in gran parte da acqua con un 15% di ammoniaca alla temperatura di -80 gradi centigradi".
Se questa zona è stata colonizzata da speciali microbi produttori di metano, gli scienziati dovrebbero essere in grado di individuarne le tracce osservando i risultati degli strumenti a bordo della sonda europea. I misteri di Titano cominciano a diradarsi, ma l'affascinante avventura continua.

Francis*PAC

Milioni di Cellulari e Portatili dimenticati nei Taxi


Sono centinaia di migliaia gli oggetti hi-tech dimenticati ogni mese nei taxi di tutto il mondo



Sono centinaia di migliaia gli oggetti hi-tech che ogni mese vengono dimenticati nel sedile posteriore dei taxi di tutto il mondo. In particolare i protagonisti di questa bizzarra dimenticanza sono telefoni cellulari e computer portatili.

I computer portatili smarriti sono circa 11.300, mentre sono 31.400 i palmari e 200.000 i cellulari, ritrovati negli ultimi sei mesi dai tassisti di tutto il mondo. Una ricerca pubblicata oggi, condotta su 1000 tassisti, eseguita su iniziativa di Pointsec, società di software di sicurezza.

Geograficamnte, pare che i londinesi siano i più distratti con i portatili, mentre i danesi hanno perso il maggior numero di cellulari. Chicago è risultata al primo posto per i palmari dimenticati sul sedile posteriore del taxi.

La ricerca infine mette in lude il fatto che la maggior parte degli oggetti sono stati restituiti, stando a quanto sostenuto dagli autisti. 4 cellulari su 5 e 10 PC su 20, infatti, sono stati restituiti ai proprietari.

Un computer che impara guardando

Osservando audio e video dei comportamenti umani un nuovo sistema informatico punta a comprendere, elaborare e riprodurre attività umane e non. Questo l'obiettivo di una promettente ricerca

Un computer osserva dei bambini che giocano, ascolta quello che si dicono, impara dalle loro interazioni e dai loro comportamenti e in breve tempo si predispone ad interagire con quelle stesse modalità, apprendendo in modo quasi intuitivo dai comportamenti umani.

Apprendimento. E’ questo il cuore e l'obiettivo di una importante ricerca degli scienziati dell'Università di Leeds, nel Regno Unito, che hanno confidato al New Scientist i progressi fin qui ottenuti con un sistema denominato CogVis.

Stando agli scienziati, CogVis si differenzia rispetto alle tradizionali tecnologie di intelligenza artificiale in quanto la sua elaborazione non si basa su regole predefinite ma sulla sua possibilità di costruire delle "ipotesi" di funzionamento basate da un lato sull'osservazione e dall'altro sul tentativo di mimare i comportamenti analizzati.

"Un sistema che possa analizzare ciò che accade in uno scenario casuale - ha spiegato alla celebre pubblicazione scientifica uno dei ricercatori, Derek Magee - capace di apprendere e partecipare come fa un bambino, è praticamente il Sacro Graal dell'intelligenza artificiale. Ancora non abbiamo raggiunto questo obiettivo ma crediamo di aver fatto un passo in avanti".

La chiave della ricerca fin qui svolta è il gioco. Consentendo a CogVis di partecipare ad alcuni giochi tra player umani, per esempio un gioco di carte, i ricercatori stanno mettendo a punto le sue capacità di comprendere ciò che avviene, di analizzare le reazioni dei giocatori e quindi di determinare l'andamento delle partite.

La sfida, evidentemente, è di riuscire a rendere l'apprendimento di CogVis sofisticato al punto da cogliere le particolarità di situazioni più complesse di quelle di un gioco e delle sue regole. L'idea è che si possa un giorno chiedere al sistema di analizzare da solo ciò che vede attraverso una propria telecamera. In futuro si potrebbe chiedere a CogVis di prendere posizione e compiere delle scelte in base alle analisi compiute.

L'articolo del New Scientist

I libri secondo Google

I libri secondo Google

In beta il servizio di ricerca di alcuni contenuti relativi ai volumi, messi a disposizione dagli editori che sono entrati a fare parte del programma. Si tratta di una prima risposta, piuttosto deludente, al Search Inside The Book di Amazon.com

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SEARCH ENGINE

I libri secondo Google

In beta il servizio di ricerca di alcuni contenuti relativi ai volumi, messi a disposizione dagli editori che sono entrati a fare parte del programma. Si tratta di una prima risposta, piuttosto deludente, al Search Inside The Book di Amazon.com

Due mesi dopo il promettente "Search Inside the Book": di Amazon si intravede qualcosa di concreto nella preannunciata risposta di Google. Da qualche giorni è infatti raggiungibile una versione di prova di Google Print, un abbozzo di servizio per avere a portata di "motore" alcuni contenuti di libri o relativi ai libri.

Super motori
» Il meglio sulla ricerca
A differenza di quanto fa Amazon.com, che mette a disposizione tutte le pagine nel quale si trova la parola o la frase ricercata, e le pagine immediatamente precedenti e successive; Google presenta genericamente degli estratti preselezionati di ciascun libro (spesso si tratta semplicemente della quarta di copertina e del risvolto) oltre ad alcune note sull"autore e citazioni di recensioni.

Il servizio Google Print si raggiunge inserendo nella barra della ricerca la stringa "print.google.com e la parola o frase desiderata. Per esempio, per trovare testi relativi a New Orleans basta inserire: "site:print.google.com New Orleans". La ricerca restituisce una serie di risultati contrassegnati da un tag simile a quelli che Google usa per identificare documenti non Html, in questo caso contiene la scritta [BOOK - BETA].

Per continuare a leggere questo articolo basta andare qui:
http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010050728.jsp

Google lancia il nuovo servizio Google Print

Google lancia il nuovo servizio Google Print

E' da oggi possibile consultare in versione beta il nuovo servizio di Google Print all' indirizzo print.google.com.


Come già preannunciato durante la consegna dei Premi Marconi dai due fondatori di Google, è da oggi possibile consultare in versione beta il nuovo servizio di Google Print all' indirizzo print.google.com.

Tramite questo nuovo servizio, gli editori di qualsiasi nazione potranno vendere i propri libri sfruttando la popolarità dello stesso Google. E il tutto sarà completamente gratuito, sia per i lettori che per gli stessi rivenditori.


Le chiavi di ricerca potranno essere multiple o potrà essere utilizzato il semplice search engine.

Per il momento tutta la versione beta-test sembra essere stata fatta solo in lingua inglese.

I vertici di Google hanno voluto, comunque, precisare che non sono per niente interessati a vendere direttamente libri e a fare concorrenza a librerie come Amazon o Barnes & Noble.

Google lancia un nuovo servizio: Ricerca Video

Google lancia un nuovo servizio: Ricerca Video

Battezzato "Google Video", il nuovo strumento del noto portale online aiuterà gli utenti a rintracciare video in base alle didascalie che scorrono sulle immagini


La battaglia dei motori di ricerca allarga il suo fronte e coinvolge anche i video. Dopo aver invaso il settore delle mailbox e delle utility per il "search" sul dekstop, infatti, Google ha iniziato a testare un nuovo servizio di ricerca all'interno dei contenuti trasmessi da emittenti quali Abc, Pbs e Fox News. Battezzato "Google Video", il nuovo strumento del noto portale online aiuterà gli utenti a rintracciare video in base alle didascalie che scorrono sulle immagini.


A differenza di altri servizi del genere che cercano e trasmettono videoclip, la versione iniziale di Google mostra testi selezionati, sino a cinque immagini fisse dei video e una serie di informazioni aggiuntive sui contenuti trasmessi. "Ora gli utenti possono cercare i contenuti di migliaia di programmi tv, trovare gli spettacoli che hanno le informazioni che cercano, e apprendere dove possono vederli", ha spiegato il cofondatore di Google Larry Page.

Per il colosso dei motori di ricerca si tratta di una nuova sfida in perfetta sintonia con l'operazione di archiviazione dei libri contenuti nelle principali biblioteche. Una mossa che ha subito allarmato Yahoo!, storico rivale che a dicembre aveva lanciato in anteprima il suo innovativo servizio di ricerca video. "Questo è solo un primo passo per Google", ha commentato l'analista di Jupiter Gary Stein, secondo il quale la società di Mountain View, California, sta cercando di avviare un contatto con titolari di contenuti.

mercoledì, gennaio 26, 2005


fonte:

Francis*PAC

L’inganno
Tante volte nemmanco ci accorgiamo che il terreno che stiamo solcando è minato, mi riferisco ai diversi rapporti che costruiamo. Di tipi di gente oggi più che mai esistono di tutti i generi e colori. Dai sapientoni agli ingenui che sono capace di dormire nello stesso letto con quello che mangia la sua raga. In questi giorni ho conosciuto un tipo, che mi pento di averlo fatto. Dopo tre minuti di chiacchiere voleva sapere di tutto della mia vita, da dove venivo, cosa facevo, si mi ero fidanzato e perché, sulla vita degli stranieri in Italia, etc. Mi sono sentito invaso, travolto. E dopo di che c’era di più, essendo la batteria del suo telefonino scarica mi ha chiesto il mio per fare una chiamate. Un volta cambiata la scheda, non si era fermato soltanto a fare la sua chiamata, ma è andato subito a vedere quanti messaggi si trovano nella casella e come scrivo l’Italiano. Ma vi rendete conta…

La vita condivisione, è vero, assolutamente vero, MA DIPENDONO DAI MODI. La vita è dialogo, MA DIPENDE DAL MODELLO. La vita è libertà, MA LA TUA FINISCE DOVE COMINCIA LA MIA. La vita è tolleranza, MA DIPENDE DI COSA E COME E QUANDO.
Tutto passa dal giusto equilibrio. Io direi che la vita è equilibrio, come mi diceva mamma Furino, una signora con molta classe e presenza.

In tutto bisogna fare l’equilibrista, quello che cammina sulla coda. Non troppo a sinistra e vice versa.
Quando conosciamo una persona, il ritmo del dialogo,dipenderà dello stato d’animo che l’altro ha. Prima si fa il possibile di capire che cazzo ha, poi si entra nel merito della chiacchierata.

Da me in Angola, si dice che: NEL CUORE DELL’ALTRO SI ENTRA A PIEDI NUDI. Bisogna prima fare l’altro sentirsi a casa, dargli attenzione. Ma attenzione con le battutine, soprattutto quando si tratta di gente di origine diverse. Perché tante volte quello che da me fa ridere, qui in Italia da fastidio e vice-versa.

Beh, per oggi è tutto.

Ma vi raccomando:

Fate amicizia, ripeto [FATE AMICIZIA!!!], bisogna rompere CON il formalismo vigente, come religione personalistica. Bisogna riscaldare i cuori, iniziare a parlare, approfittare ogni opportunità per lanciare una battutina e se prende, dare il via - cominciare a parlare.
Quando arrivai in Italia, mi sono spaventato dell’individualismo cronico di Roma. Nei mezzi, nei mercati, etc. ce, raga, questa non è vita. Comunque in parte, fa parte del vivere nelle grandi città, ma che non vuol dire che devi abitare in un quartiere per 3, 4, 8 anni e non conoscere più di 5 persone. Quello è un grosso peccato. Una vita senza amici non è degna di essere vissuta. Una vita individualista non è degna di essere vissuta. Bisogna varcare le barriere dell’indifferenza.
Logico, piano piano.
Ma si riesce alla fine dell’Anno a fare 3, 5 nuovi amici, con chi ti senti qualche volta, hai fatto grandi passi.

Va beh… asta la vita.

Francis*PAC

Qte colori...
Francis*PAC

Purtroppo qsto ancora oggi è forte tanto quanto prima. La questione del razzismo è come i movimenti magmatici. Qdo sentiamo parlare di violenza per motivo raziale, è la conseguenza... La società è piena di steriotipi, ogni canto, ogni parte che si va trovi una battuta che sempre inocqua. "Guarda che chiamo l'uomo nero!!"" è tra le batutte più stupide... perchè incute nella testa dei bambini già l'idea del nero cattivo, nero violento, nero canibale, e tante altre. Non posso non citare l'aggettivo: UOMO DI COLORE. Invito tutti quelli che usano qsto ternine a riflettere. Davvero i neri sono uomini di colore? o è una categoria creata per fare divisione. Qsto sei tu, qsto sono io. Tu non ha colore, non hai identità, IO HO TUTTO. Fratelli e sorelle, attenzione. Pure nei catoon. Qdo si vede un nero ha le labbre grande, ha una gona, ed altre caratteristiche,,, che in realtà non sono vere. Bisogna chiedersi: perchè fino adesso la gente ha paura dei neri? Perchè nelle società occidentali quanto più si parla di intercultura più aumentano gli scontri? i ghetti? tutto creazione a tavolino. E' davvero questione politico-sociale. BEH in qsti giorni tornerò altre volte su questa tematica puntando siti di riflessione e problemmi attuali.
Francis*PAC

Ecco l'Africa!!! il continente dei popoli africani... beh.
Francis*PAC

LIFESTYLE, O SEI DIGITAL O SEI OUT!

Al Macworld Expo (San Francisco, 2004), appuntamento imperdibile per tutti gli hi-tech e soprattutto Mac addicted, si è parlato di anno del "digital lifestyle". Che queste due paroline abbiano a che fare con tecnologia e abitudini di vita non è una cosa difficle da immaginare, eppure si tratta di un fenomeno ben più complesso e variegato. Dalla moda al design, dalla professione al tempo libero, non c'è ambito della nostra vita che possa dirsi completamente esente dalle contaminazioni digitali. E non si tratta soltanto di strumenti, ma soprattutto di "capi" di moda e oggetti dal design accattivante e all'ultimo grido. Palmari, fotocamere, lettori mp3, telefoni cellulari sempre più multimediali..., appendici e prolungamenti ormai insostituibili, hanno perso la connotazione di semplici accessori, diventando l'espressione massima di un vero e proprio stile di vita, tutto digitale. Digitali sono gli accessori che ci accompagnano durante un viaggio, quando per raggiungere una destinazione ci serviamo di un pratico navigatore satellitare. Digitali sono anche i lettori mp3 portatili (diventati ormai un must), che fanno da colonna sonora alle nostre passeggiate e si indossano (al collo, al polso...) come gioielli; i palmari GPS, che ci aiutano a reperire un albergo, last minute, quando siamo in giro. E adesso, grazie alla tecnologia Bluetooth, addirittura appuntamenti al buio e casual encounters passano attraverso connessioni wireless (senza fili) tra computer desktop e notebook. Continua sotto


Francis*PAC

LE NUOVE FRONTIERE DELLA ROBOTICA


Le macchine un giorno sostituiranno l’uomo in ogni attività. Questo lo scenario immaginato in numerosi film. Da Der golem di Paul Wegener, addirittura risalente al 1914, al cult movie Blade Runner di Ridley Scott (1982), al recentissimo Io, Robot (2004, di Alex Proyas). Ma ci sono molti preconcetti sulla robotica. E i recenti sviluppi in questo campo hanno sfatato molte errate convinzioni sui limiti dei robot, che oggi producono opere d’arte e provano sentimenti. Ma state tranquilli, ancora non si è neppure vicini alla rivoluzione delle macchine temuta da molti. Infatti, come assicura Isaac Asimov nel suo libro I, Robot (a cui si è ispirato l’omonimo film): “Un robot non può far male a un essere umano, né permettere che, per un suo mancato intervento, un essere umano patisca danno”. La storia per ora ha dato ragione al celebre scrittore e le macchine sono ancora perfettamente asservite al nostro volere. Anzi, si rivelano formidabili aiutanti in molti campi. Altro che giocattoli! Veri artisti Molti erano concordi che l’arte sarebbe stato un campo in cui era imprescindibile il tocco dell’uomo. Ora la robotica è arrivata a sfatare anche questo falso mito. La primavera scorsa i ricercatori giapponesi della Sony (gli stessi che hanno realizzato il celebre cane Aibo), hanno stupito il mondo con la notizia che un robot ha diretto la filarmonica di Tokyo ne la Quinta Sinfonia di Beethoven. L’umanoide si chiama Krio, è alto 58 centimetri e il suo successo è solo una tappa del perfezionamento dell’intelligenza artificiale. Sulla stessa strada si stanno muovendo i ricercatori della Toyota che hanno realizzato un umanoide in grado di suonare la tromba. Il piccolo "Armstrong metallico" (alto 120 centimetri) si è esibito solo in Giappone e in occasione del suo debutto ha interpretato la celebre When You Wish Upon A Star. di Francesca Cibrario


Francis*PAC

martedì, gennaio 25, 2005

I HAVE A DREAM

I HAVE A DREAM
(Martin Luther King, Washington 1963)

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività.

Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale; cento anni dopo; il negro langue ancora ai margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra.

Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla capitale del paese per incassare un assegno. Quando gli architetti della repubblica scrissero le sublimi parole della Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono un "pagherò" del quale ogni americano sarebbe diventato erede. Questo "pagherò" permetteva che tutti gli uomini, si, i negri tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.

E’ ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo "pagherò" per ciò che riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: "fondi insufficienti". Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.

Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia.; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.

Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che
sperano che i negri abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se
ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a
funzionare come se niente fosse successo.


Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia.

Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà
bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la
nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo
permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo
continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con
la forza dell’anima.

Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà. Questa offesa che ci accomuna, e che si è fatta tempesta per le mura fortificate dell’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un esercito di due razze. Non possiamo camminare da soli.

E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in avanti. Non possiamo tornare indietro. Ci sono quelli che chiedono a coloro che chiedono i diritti civili: "Quando vi riterrete soddisfatti?" Non saremo mai soddisfatti finché il negro sarà vittima degli indicibili orrori a cui viene sottoposto dalla polizia.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, stanchi per la fatica
del viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e negli
alberghi delle città. Non potremo essere soddisfatti finché gli spostamenti
sociali davvero permessi ai negri saranno da un ghetto piccolo a un ghetto più
grande.


Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono:"Riservato ai bianchi". Non potremo mai essere soddisfatti finché i negri del Mississippi non potranno votare e i negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare. No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.

Non ha dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi prove e tribolazioni. Alcuni di voi sono venuti appena usciti dalle anguste celle di un carcere. Alcuni di voi sono venuti da zone in cui la domanda di libertà ci ha lasciato percossi dalle tempeste della persecuzione e intontiti dalle raffiche della brutalità della polizia. Siete voi i veterani della sofferenza creativa. Continuate ad operare con la certezza che la sofferenza immeritata è redentrice.

Ritornate nel Mississippi; ritornate in Alabama; ritornate nel South Carolina; ritornate in Georgia; ritornate in Louisiana; ritornate ai vostri quartieri e ai ghetti delle città del Nord, sapendo che in qualche modo questa situazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione.

E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del
Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo
dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e
giustizia.


Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.

Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.

Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.

Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.

Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.

Ma non soltanto.

Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.

Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.

Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà
.

E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".
Oggi è il primo del resto dei miei giorni.
Cn voi condividerò tutto quello che penso su di qsto.
Un forte abbraccio...

lunedì, gennaio 24, 2005


Crisi internazionali
Europa: se ci sei batti un colpo
di Ludovico Incisa di Camerana

Europa, se ci sei batti un colpo. Ma è inutile l’Europa non c’è. Non c’è in Africa: decimata dall’Aids, dilaniata dalle guerre etniche , rispettosamente nella parte occidentale ad una Francia, che, come dimostrano gli ultimi eventi in Costa d’Avorio, non sa più cosa farne, abbandonata nella valle del Nilo e nella regione dei Laghi a stermini di massa, l’Africa non esiste più nella mappa europea, se si eccettua una cooperazione ad uno sviluppo senza traguardi che si trascina stancamente, sempre più lontano da tappe risolutive. Non c’è nell’Estremo Oriente, dove la Cina cresce di botto: diventa una superpotenza che abbina un enorme potere finanziario ad un’enorme potenza industriale, ma è trattata a Bruxelles come se fosse un paese emergente, un paese arretrato, che occorre incoraggiare aprendo le porte alle sue calzature e ai suoi tessuti e tra non molto ai suoi motorini e alle sue auto, ripetendo in grande ciò che ha fatto il Giappone vent’anni fa. Non c’è nell’Asia del Sud Est, dove migliaia di cittadini europei sono dati ancora per dispersi , mentre ogni membro dell’Ue si muove per conto proprio per salvare i suoi o ricuperane le spoglie, senza che nessuno a Bruxelles si scomodi a proporre un minimo di coordinamento. Non si è nemmeno pensato di affidare la regia dei soccorsi ad uno statista europeo di prestigio.

Lo scenario europeo non è stato turbato a eventi gravissimi. Gli uomini in grigio della Banca centrale europea, continuano, indifferenti alle sciagure esterne e ai malanni interni, a bearsi del sinistro trionfo dell’euro sul dollaro, occultandone il risvolto rovinoso: la liquidazione dello Stato sociale europeo, lo smantellamento dei distretti industriali europei, la delocalizzazione frettolosa delle piccole e medie imprese, incalzate dalla concorrenza delle nuove potenze industriali. E in un mondo in cui due giganti, gli Stati Uniti e la Cina hanno cominciato il grande gioco della supremazia, in Europa si discute sull’ingresso dell’Ucraina e della Turchia, ma non si parla dell’unico paese la cui adesione può aprire all’Ue prospettive stupefacenti di qualità e quantità: la Federazione russa. La tragedia del Su Est asiatico ha messo a nudo tutte le debolezze dell’Europa e le sue reazioni sempre misere e tardive. Si poteva supporre che almeno sul piano dell’assistenza e della solidarietà l’Europa di Bruxelles, ricca di un’esperienza umanitaria storica, si dimostrasse rapida e concreta . Invece l’Unione Europea si è mossa confusamente e fuori tempo massimo e comunque il suo intervento è ancora sommerso dall’onda gigante.

E’ triste constatare la paurosa mediocrità operativa di una Commissione nuova di zecca, ma priva di immaginazione e fondamentalmente pigra. Triste ma anche preoccupante se si tiene presente che la presidenza del Consiglio europeo, l’organo decisivo dell’Unione, è passata al primo ministro di un paese, il Lussemburgo, certamente di alto livello sociale e culturale, ma geopoliticamente confinato e compresso tra Francia, Germania e Belgio, tre paesi che hanno in passato contribuito in modo decisivo ad accelerare il processo d’integrazione europea, ma oggi divenuti, con l’ossessione della preponderanza americana, sospettosi e poco efficienti. In questo clima di penombra e di disattenzione c’è davvero da tremare sulla sorte di una Carta costituzionale, il cui spirito (o quello che dovrebbe essere il suo spirito) implica azioni e reazioni comuni e solidali agli eventi esterni, ma nei fatti è costantemente tradito o pigramente eluso. Certamente non esiste il pericolo che la nuova Costituzione europea diventi un pezzo di carta, facile da stracciare, trattandosi di un volume ponderoso, ma esiste il rischio che, anziché far da motore ad una fase di rilancio, diventi un feticcio da adorare periodicamente ma in sostanza un impaccio, un peso morto.

Francis*PAC

LA TURISTA IN ACQUA A VENEZIA Una ragazza cade in acqua a Venezia mentre transita sulle passerelle di piazza S.Marco che hanno ceduto in qualche punto. L'alta marea ha raggiunto lunedì mattina 131cm sul medio mare, contrariamente alle previsioni che davano un livello più basso, creando disagi per residenti e turisti.

Francis*PAC

Ok...qsta è l'ultima. vedo che di novità ce ne sono tante e belle. Vi mando una dibaia e vi auguro una buona giornata... asta la vita amici... [ CANE ROBOT - L'ultimo robot giapponese ha le sembianze di un cane. O dovrebbe averle. Si chiama «idog» e manifesta il suo umore attraverso suoni diversi. Il padrone può parlargli e lui interagisce quasi come se fosse un cane vero. In Giappone sarà in vendita, dal 2 aprile, a 38,6 dollari ]
Francis*PAC

BACIO SOTTO IL TENDONE Un addestratore si esibisce con un leone marino al festival internazionale del circo di Montecarlo (Ap)

Francis*PAC

FIRENZE, RIAPRE LA CAPPELLA DELLA MADDALENA- Tondo della cappella della Maddalena nel Palazzo del Bargello a Firenze riaperta oggi al pubblico al termine della prima parte del restauro delle pitture murali giottesche; l' intervento, durato due anni, e' stato eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure. Il ciclo pittorico (Paradiso con gli eletti tra cui il celebre ritratto di Dante Alighieri, Storie della Maddalena e di San Giovanni Battista, e l'Inferno), che le fonti (Ghiberti, Villani) attribuiscono a Giotto, fu realizzato probabilmente tra il 1332 e il 1337 con la partecipazione di diversi maestri che collaboravano ai cantieri giotteschi. Con la trasformazione del palazzo in prigione (1574), anche la cappella venne suddivisa in varie celle e le pitture ricoperte di calce. Nel 1840, la ricerca del ritratto di Dante, ricordato dal Vasari come opera di Giotto, fu lo stimolo per il recupero sia delle pitture, sia, in seguito, dell'intero palazzo, che, dopo un laborioso ripristino, divenne sede del museo Nazionale del Bargello. Purtroppo le condizioni di degrado rendono difficile accertare il ruolo e la presenza di Giotto nel cantiere, ma - sostengono gli esperti - l'importanza della sede e l' alta qualità di alcuni brani pittorici, ora assai meglio leggibili, giustificherebbero l'ipotesi che questo ciclo, testimonianza dell'estremo indirizzo dell'arte giottesca, costituisca davvero l'ultima impresa del maestro prima della morte, avvenuta nel 1337. La cappella, dove è esposta anche una preziosa raccolta di oreficerie religiose e, tra gli altri arredi, un raffinato trittico di Giovanni di Francesco (1450 ca.), è visitabile nel percorso del museo; orario di visita: 8,30-13,50 con chiusura il 1°, 3°, 5° sabato, 2° e 4° lunedì di ogni mese.(Ansa).

Francis*PAC

SOLITUDINE AL FREDDO Un pescatore nel lago «Dal» che bagna la cittadina indiana di Srinagar nel Kashmir. Definita «città felice della bellezza e della conoscenza», la citta di Srinagar è stata per secoli uno dei principali centri culturali e filosofici dell’Asia. Nella zona la temperatura è scesa a meno 4 gradi centigradi (Reuteras)

Francis*PAC

A ME GLI OCCHI La danza tipica di un serpente a Patuakhali, in Bangladesh (Epa)


Francis*PAC

ROSSO DI SERA Un uomo porta a passeggio i suoi cani sotto il cielo rosso del tramonto in un giardino di Francoforte (Michael Probst/Ap)


Francis*PAC

«BOICOTTATE LA LANA AUSTRALIANA» Pecore merino a Yarran station, vicino Young, 300 km a ovest di Sidney in Australia (Foto Ap). L'organizzazione animalista Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) ha lanciato una campagna di boicottaggio della lana australiana contro l'uso del 'mulesing', una pratica effettuata da alcuni allevatori sugli agnelli che comporta lo scuoiamento dell'area perianale ed il taglio della coda dell'animale, lasciando la carne viva e sanguinante. In questo modo si evita che la pecora sporchi il suo vello con gli escrementi o che le mosche depositino le loro uova tra la lana. Il boicottaggio intende mettere in crisi il business dell'industria della lana in Australia che produce un giro di 3.3 miliardi di dollari auutraliani (2.5 miliardi di dollari Usa).

Francis*PAC

PESCA A MIAMI Le immagine televisive raccontano della cattura di un coccodrillo in Florida. L'alligatore è stato «pescato» a Miami mentre attraversava le vie del centro (Liverani)
PESCA A MIAMI Le immagine televisive raccontano della cattura di un coccodrillo in Florida. L'alligatore è stato «pescato» a Miami mentre attraversava le vie del centro (Liverani)

Francis*PAC

La vita del leggendario cantante blues Ray Charles al cinema



Si triva già nele sale 'Ray' - il film sulla vita e i successi di Ray Charles, 'the Genius' del soul, scomparso lo scorso 11 giugno, a 73 anni. Nel ruolo del grande musicista, il pluricandidato ai Gloden Globes Jamie Foxx.

Il film racconta la storia del musicista e cantante. Nato in un piccolo paese della Georgia, Ray diventa cieco all'età di 7 anni dopo aver subito lo choc di assistere alla morte accidentale del fratello. Sua madre, una donna molto forte lo spinge a combattere e a non arrendersi dinanzi al suo handicap e gli compra una tastiera per aiutarlo a coltivare il suo talento per la musica. Tutta la vita di Ray Charles viene ripercorsa dai primi successi alla fama mondiale. Il musicista di colore che creò un nuovo tipo di musica mescolando la cultura dei cori gospel con la musica country cara alla popolazione americana e con il jazz dalle note struggenti segnò un'epoca, un nuovo modo di avvicinarsi al mondo della musica e di viverla. Emerge, quindi, la storia di un uomo dalla vita sfortunata, segnata dalla malattia e dall'uso delle droghe, che però si sforzò di combattere per i diritti della popolazione di colore e che ha attraversato un secolo di storia e cultura insieme alla sua musica.


La parola al regista

Taylor Hackford (regista): "In questo modo, io ho potuto cominciare a raccontare il passato e anche, ad esempio, il terrore che un bambino di cinque anni inevitabilmente doveva provare rendendosi conto che cominciava a perdere la vista. Visto che viveva in una famiglia estremamente religiosa, era inevitabile che percepisse questa disgrazia, avvenuta pochi mesi dopo la perdita del fratello, come una condanna divina visto che lui era rimasto completamente pietrificato e non era stato in grado di aiutarlo. Questo aveva dato luogo ad un senso di colpa che non l'ha mai abbandonato".

Berlino: Africa, Palestina e l'altra America in 26 film

BERLINO - L'Africa, i kamikaze palestinesi, la psicopatologia del potere, l'altra America e l'Italia di provincia: il festival del cinema di Berlino riconferma la sua vocazione di frontiera tra le grandi kermesse internazionali e propone, per l'edizione numero 55 (10-20 febbraio), una selezione ufficiale di 26 film (di cui 21 in concorso) in cui non è sempre facile rintracciare la logica delle scelte.

L'Italia gareggia con un esordiente, Stefano Mordini, che firma "Provincia meccanica", e porta fuori concorso un maestro come Ermanno Olmi, autore, con Ken Loach e Abbas Kiarostami, di uno dei tre episodi di "Tickets", con Valeria Bruni Tedeschi, in prima internazionale.

Quello di Mordini è uno dei cinque esordi previsti in cartellone. Interpretato da Stefano Accorsi e Valentina Cervi, 'Provincia meccanica' è una storia dura, che non fa sconti allo spettatore, sul prezzo che una giovane coppia paga per il proprio anticonformismo. Sedici sono invece le prime mondiali che proporrà Berlino 2005. Undici film erano già stati annunciati. Oggi è stata la volta di altri quindici.

Ad aprire la 55esima edizione, la cui giuria è presieduta da Roland Emmerich ("Independence Day", "L'alba del giorno dopo"), sarà "Man to man" del francese Regis Wargnier con Joseph Fiennes e Kristin Scott Thomas. Tratto dall'omonimo romanzo di William Boyd, nato in Ghana (tra i suoi libri "A good man in Africa"), il film è una coproduzione franco-britannica che racconta la storia di alcuni antropologi britannici che, giunti in Sudafrica nel 1870 con l'obiettivo di fare chiarezza sul legame che unisce l'uomo alla scimmia, catturano alcuni pigmei per mandarli in Scozia a scopo di studio.

E a proposito di Africa, "Sometimes in April" (Usa), con Debra Winger, mette gli spettatori davanti alla tragica guerra civile del Rwanda. Il film di Raoul Peck inizia la sua indagine negli stessi luoghi del diverso "Hotel Rwanda", coproduzione inglese, sudafricana e italiana, di Terry George. Anche "Carmen in Khayelitsha" di Mark Dornford-May tocca l'Africa con una curioso adattamento in chiave sudafricana della Carmen di Bizet.

"Heights" (Usa-Gran Bretagna) è l'esordio di Chris Terrio, e intreccia le storie di cinque persone in un'estate a New York. Glenn Close, Isabella Rossellini and Elizabeth Banks sono le interpreti. Americani sono anche "The Life Aquatic" di Wes Anderson ("I Tenenbaum") con Bill Murray, Willem Dafoe, Anjelica Huston e Owen Wilson; e "Asylum" (Usa e Irlanda), con Natasha Richardson moglie di uno psichiatra.

Ancora America con Mike Mills, regista celebrato di videoclip all'esordio con "Thumbsucker", storia della dipendenza dalla droga di un teenager, con Lou Taylor-Pucci, Vincent D'Onofrio, Keanu Reeves e Tilda Swinton; poi con "In Good Company" di Paul Weitz con Dennis Quaid, Topher Grace e la neostar Scarlett Johansson. Andy Tennant, infine, porta "Hitch", commedia romantica fuori concorso con Will Smith.

Notevole anche la presenza della Francia: Catherine Deneuve e Gérard Depardieu sono i protagonisti di "Les temps qui changent" di André Techiné mentre Robert Guediguian porta "Le promeneur du Champ de Mars". In "Les Mots Bleus" di Alain Corneau un insegnante è alle prese con un'alunna difficile (Sylvie Testud, Sergi Lopez e Camille Gauthier gli interpreti). Infine una vita ai confini della legalità è quella descritta da "De battre mon coeur s'est arrété" di Jacques Audiard.

La Francia entra anche in coproduzione con Germania e Danimarca in "Paradise Now" di Hany Abu-Assad che racconta le ultime 28 ore nella vita di due kamikaze palestinesi. Danese è anche "Anklaget" di Jacob Thuesen, all'esordio con un dramma familiare.

Il russo Aleksandr Sokurov presenta l'ultima prova di una trilogia dedicata al potere: "Solnze" (The Sun, coprodotto da Russia, Italia, Francia) sull'imperatore giapponese Hirohito. "Gespenster" è una coproduzione franco-tedesca diretta da Christian Petzold mentre "Sophie Scholl - Hope and Resistence", di Marc Rothemund, racconta gli ultimi sei giorni di vita di una partigiana anti-nazi della Rosa bianca; tedesco è anche "The edukators" di Julia Jentsch e la Germania è in coproduzione con la Spagna nella commedia "One day in Europe" di Hannes Stöhr.

L'Oriente è rappresentato da Tsai Ming-liang, con "Tian bian yi duo yun" (The Wayward Cloud), ancora un storia di alienazione che farà scandalo per le scene di sesso esplicito. "Kakushi Ken-Oni no Tsume" (The Hidden Blade) è firmato dal giapponese Yoji Yamada ed è la storia di un samurai. "Peacock" è invece una prima mondiale di Gu Chang sulla vita di una famiglia in Cina dalla Rivoluzione culturale al 1984.

Il Festival si chiuderà con l'atteso "Kinsey", il film di Bill Condon dedicato al sessuologo americano interpretato da Liam Neeson.



ATS

Arriva il supercomputer italiano APENext

E' stato presentato a Roma APENext, il supercomputer Made in Italy

Esegue 12 mila miliardi di operazioni al secondo, è grande 15 armadi. Si chiama APENext, ed è il supercomputer italiano tra i primi 10 al mondo per potenza.

E' stato presentato oggi a Roma nella sede dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare da Roberto Petronzio, presidente dell'Infn, dal fisico Nicola Cabibbo, e da Roberto Siagri, amministratore delegato di Eurotech, l'azienda friulana che ha realizzato la supermacchina.

Questo mostro dei computer è il frutto di una collaborazione tra l'Infs ed Eurotech. ''Il supercomputer è ai vertici del settore per potenza di calcolo, dimensioni ridotte e basso consumo energetico. Sono meno di 10 in tutto il mondo i supercalcolatori con potenza superiore a quella di ApeNext'', ha sottolineato Roberto Petronzio.

La nuova macchina verrà utilizzata in laboratori di ricerca a Roma, Milano, Trento, Zeuthen (Berlino, Germania), Orsay (Parigi, Francia), Swansea (Gran Bretagna).


News sullo stesso argomento:

Nucleare, il sì di Stanca

Il ministro all'Innovazione Lucio Stanca ha diramato un comunicato auspicando che in Italia possa riaprirsi il dibattito sull'energia nucleare

Il ministro all'Innovazione Lucio Stanca ha diramato un comunicato auspicando che in Italia possa riaprirsi il dibattito sull'energia nucleare e sulla possibilità di attivare nuove centrali nel nostro paese per rispondere al crescente fabbisogno energetico.

Stanca ha dichiarato che "sono passati 20 anni dall’orientamento preso dal popolo italiano e 20 anni nei settori tecnologici sono una eternità nel corso dei quali sono stati compiuti passi da gigante sul fronte della sicurezza. E, quindi, sarebbe serio che il nostro Paese riaffrontasse l’esame con una riflessione profonda e razionale e non ideologica e pregiudiziale". Il Ministro ha quindi applaudito all'"iniziativa del presidente del Consiglio di porre questo argomento sul tavolo del dibattito pubblico".

Stanca ha anche insistito sul fatto che "la nostra dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali si è aggravata in termini di quantità e in termini economici e le cosiddette fonti alternative, su cui pure abbiamo investito moltissimo, non sono così vicine come invece abbiamo tutti sperato".

sabato, gennaio 22, 2005


Alla fine il segreto viene fuori-Wystan Hugh Auden
Alla fine il segreto viene fuori,
come deve succedere ogni volta,
è matura la deliziosa storia
da raccontare all'amico del cuore;
davanti al tè fumante e nella piazza
la lingua ottiene quello che voleva;
le acque chete corrono profonde
mio caro, non c'è fumo senza fuoco.

Dietro il morto in fondo al serbatoio,
dietro il fantasma sul prato da golf,
dietro la dama che ama il ballo e dietro
il signore che beve come un matto,
sotto l'aspetto affaticato,
l'attacco di emicrania e il sospiro
c'è sempre un'altra storia,
c'è più di quello che si mostra all'occhio.


Per la voce argentina che d'un tratto
canta lassù dal muro del convento,
per l'odore che viene dai sanbuchi,
per le stampe di caccia nell'ingresso,
per le gare di croquet in estate,
la tosse, il bacio, la stretta di mano,
c'è sempre un segreto malizioso,
un motivo privato in tutto questo.

Francis*PAC

Beh, qui mi fermo. Ama e faccia ttt qllo che ti pare. Perchè qdo qualcuno ama il suo giudizzio è determinato dall'amore che a verso quella persona. Ogni cosa fata per amore e per il bene è aldilà di ogni... ecco la vita è bella quando ha un pizzico di amore. Vivere senza amare è come mangiare un cibo senza sale. Raga, amate! Donatevi! cercate l'amore in tutte le sue forme e quando lo trovate. VI BUTATE. Ogni sofferenza per amore ci arrichisce. hummmmmmmmmm Ok... notte
Francis*PAC

Pezzi di realtà... cosa pensi? hehe...
Francis*PAC

Bob Marley "torna" in Africa, grande concerto ad Addis Abeba
Corre in fretta il tempo in vista del viaggio in Etiopia che il Circolo Culturale Africa sta organizzando per i primissimi di febbraio in occasione del grande concerto che si terrà ad Addis Abeba il 6 per commemorare il ritorno di Bob Marley in Africa. Fervono i preparativi qui e giù. In particolare sembra che Meskel Square (la piazza di Addis Abeba dove ci sarà il grande concerto) si stia preparando a questo evento globale che porterà nella capitale etiope oltre 250.000 persone. Ovviamente il concerto sarà solo la punta dell'iceberg visto che sono previste moltissime iniziative come proiezioni di film, mostre di foto, convegni, etc. (date un occhio al sito: http://www.bobmarleyfoundation.org/africaunite/ ).
La data di partenza è fissata per il 3 febbraio e il ritorno è previsto per il 13 febbraio. Ad oggi non è stato ancora possibile avere un costo definitivo (compreso comunque tra i 1.300 e 1.100 euro) poiché alcune tariffe aeree particolarmente convenienti non sono ancora disponibili. Il prezzo comunque comprende biglietto aereo a/r (incluse le tasse aeroportuali), visto di ingresso nel Paese e pernottamento. Nei prossimi giorni con il prezzo definitivo si provvederà anche a fornire un dettagliato programma di viaggio.

Francis*PAC

Ormai è sabato
La gente cambia posti…
I giovani cercano il luogo più vicini per divertirsi
Gli anziani resteranno a casa vedendo la tv o giocavando
Macchiavele o altri giochi…
Tanti lavoratori si sposteranno
In cerca di riposo
E noi giovani… hummmmmmmm
Studenti ci stiamo preparando
Per gli esami.

Ok… ecco i miei auguri a tutti.
Buona preparazione
in bocca lupo

Francis PAC
Francis*PAC

venerdì, gennaio 21, 2005

Hummmmmm

Hummmmmmm non vedo l'ora di rivedere la fufa...
bacini ea abbracci alla dolce donna del cuore...
behhhhhh

Per oggi vedo che i cambiamenti sono positivi!!!

Okkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk
per oggi è tuttto... penso che tanto è cambiato e nel futuro le cose cambieranno ancora di più. un forte abbraccio a tutti i ragazzi e un bacino alle ragazze!!!

IL GIORNO DEL PRESIDENTE

Il testo del giuramento

"Giuro solennemente di esegure fedelmente i compiti di Presidente degli Stati Uniti, e di fare tutto quanto mi è possibile per salvaguardare, proteggere e difendere la Costituzione": questa la formula del giuramento presidenziale statunitense, la stessa dai tempi di George Washington, che la pronunciò il 30 aprile del 1789 nella Federal Hall di New York.

Nell'originale inglese - articolo II, Sezione Prima della Costituzione - il giuramento consta di 35 parole "I do solemnly swear (or affirm) that I will faithfully execute the office of President of the United States, and will to the best of my ability, preserve, protect and defend the Constitution of the United States."

George W. Bush, come da tradizione, ne ha aggiunte altre quattro: "So help me God", 'con l'aiuto di Dio', che pur facendo parte di altre formule tradizionali come il Pledge of Allegiance non è previsto dall'articolo della Costituzione americana che riporta il testo da pronunciare.

Il giuramento viene reso alla presenza del giudice più anziano della Corte Suprema: attualmente l'incarico di Chief Justice è ricoperto da William Rehnquist, alla sua quinta cerimonia di insedimento presidenziale.

Nell'ultimo secolo si sono avute tuttavia tre eccezioni: nal 1901 Theodeore Roosevelt giurò nella sua casa di Buffalo di fronte ad un magistrato della Corte Suprema dello Stato, dopo l'assassinio di William McKinley; nel 1923 Calvin Coolidge si avvalse del padre notaio per giurare nella sua abitazione di Plymouth dopo la morte improvvisa di Warren Harding; nel 1963 infine toccò a Lyndon Johnson prestare giuramento nelle mani di un giudice distrettuale texano a bordo dell'Air Force One, il giorno stesso dell'omicidio a Dallas di John F. Kennedy.

giovedì, gennaio 20, 2005

Infuria su Internet battaglia tra hacker serbi, croati e albanesi

Serbi croati e albanesi tornano a combattare con armi tecnologiche, ma stavolta incruente: una guerra senza successione di colpi si è scatenata fra gli hacker.

In nome di uno scherzoso nazionalismo gli hacker dei Paesi balcanici si sono impeganti a violare i rispettivi siti internet.

L'episodio che ha dato fuoco alla miccia della guerra virtuale è stato il veto delle autorità croate all'ingresso nel paese del giocatore di basket serbo Milan Gurovic. Il campione del Partisan di pallacanestro ha tatuato sul braccio un ritratto del generale Dragoslav Mihajlovic, controverso comandante dei "cetnici" durante la Seconda Guerra Mondiale e figura particolarmente invisa ai croati.
La decisione di Zagabria che aveva scatenato molte proteste in Serbia, ha spinto molti tifosi del Partisan ad attaccare il sito web della sciatrice Janica Kostelic, campionessa di combinata. L'assalto volveva essere solo simbolico e non ha creato grossi danni: per qualche tempo, sullo schermo è apparsa una celebre poesia serba "Otadzbino" (Madrepatria) con la dicitura "Questo è per Gurovic". Il tutto in lettere cirilliche, tanto per creare qualche complicazione in più.
I croati sono passati subito al contrattacco: con le stesse modalità, sul sito del Partisan è apparso il messaggio "Janica, gli hackers croati sono con te".

La controffensiva di Belgrado a quel punto ha scelto un target politico: la pagina internet dell'organizzazione "Legioni nere", un'associazione di estrema destra croata che si rifà agli ustascia degli anni '40. Il messaggio stavolta era una domanda provocatoria: "Dove si nasconde Ante Gotovina?", principale latitante croato del Tribunale penale internazionale (Tpi) per il conflitto degli anni '90. Poi, per moderare i toni della battaglia informatica, i sorbi sono anche entrati nel sito della città di Zagabria e alla pagina dedicata ai film in proiezione hanno aggiunto una nota che recitava "Cari saluti dalla Serbia".

I croati a quel punto hanno assaltato la chat-line "Serbianchat", rispondendo con "Cari saluti dalle legioni nere: Gotovina sta chattando con (Radovan) Karadzic e (Ratko) Mladic", i principali latitanti serbo-bosniaci del Tpi. Fin qui, la lotta è stata solo una sfida fra geni informatici tesi a dimostrare la loro bravura nel superare le barriere di protezione dell'avversario, ma senza creare danni permanenti.

Come è destino dei conflitti balcanici, però, la guerra si è subito allargata, con l'ingresso in campo degli hacker albanesi. I nuovi belligerani hanno usato la mano pesante: hanno totalmente distrutto il sito della Chiesa ortodossa serba dedicato al monastero di Pec, in Kosovo, culla del Patriarcato serbo.
Al posto delle pagine dedicate al complesso religioso è apparso un poster con la scritta "il Kosovo sarà indipendente dalla Serbia".

Da "Il Piccolo" giornale di Trieste del 18/01/2005

Quindici milioni di mine ancora disseminate in Angola

Sono 900 le mine anti-persona e 7.000 gli ordigni inesplosi di vario calibro fatti brillare negli ultimi due anni: lo ha annunciato l’Istituto nazionale per la rimozione di ostacoli e congegni esplosivi (Inarce), i cui dati si riferiscono a un’area bonificata di 34.890 metri quadrati nella provincia di Bie, nell’Angola centrale.


Tra poco, fanno sapere i vertici dell’Inarce, gli artificieri potranno cominciare a lavorare allo sminamento e alla rimozione degli ordigni inesplosi anche intorno e sopra la cosiddetta ‘Collina della morte’, dove sarà costruito un enorme cimitero nel quale troveranno pace i resti delle 35.000 vittime della battaglia di Kuito, combattuta tra le forze governative e quelle ribelli dell’Unita (Unione nazionale per l’indipendenza totale dell’Angola) tra il 1992 e il 1994.

I tempi per lo sminamento dell’area saranno molto lunghi, fanno sapere i responsabili dell’Istituto, poiché non esistono mappe utili a localizzare la disposizione delle mine in un’area grande almeno 240.000 metri quadrati. Nel Paese vi sono oltre 2.000 campi minati o contaminati da ordigni inesplosi.

A soffrire le conseguenze di questa realtà sono soprattutto i civili, che rappresentano il 75% delle vittime di incidenti riconducibili a deflagrazioni di residuati bellici. L’ufficio per gli affari umanitari dell’Onu (Ocha) ha calcolato che in Angola sono disseminate quasi 15 milioni di mine su una popolazione di 10 milioni di persone, la più alta concentrazione al mondo, che rende improduttivo un terzo del Paese.

L’ex colonia portoghese detiene anche il primato di un amputato ogni 334 abitanti, per un totale di circa 70.000 vittime, delle quali circa 8.000 hanno meno di 15 anni. Ai ritmi attuali, è stato calcolato che occorrerà più di un secolo per bonificare le aree minate in tutta l’Angola durante il conflitto che tra il 1975 e il 2002 ha provocato oltre mezzo milione di morti.[LL]

Angola, 18/1/2005


lunedì, gennaio 17, 2005

Quale Roma si vuole?


QUALE ROMA SI VUOLE?


Oh!!!
Oh cacca…!!!
Ma perché la gente assiste senza niente fare nel giorno dopo giorno la decadenza di un servizio pubblico molto importante [Il trasporto in Roma] e niente fa?
In questi giorno sto vivendo delle autentiche delusione… ogni passo che faccio resto sbalordito. Vedere in una Italia, paese Europeo, presente tra i G8, che ha donato più di 100 milione di € agli sfollati dell’Asia, che ogni giorno non perde l’opportunità di affermare che è un paese ricco – il trasporto che fa ritardo di più di un’ora. E questo l’introduzione.
Nella zona dove abito Monte Mario - 15 minuto da S. Pietro, quindi dal centro il placare che segnala gli orari dei treni non funziona dal 5 dicembre 04 circa. I treni sono sempre in ritardo… da quando sono in Italia non mi ricordo di prendere il treno in quella stazione nell’ora giusta. Ed in questi giorni sta peggiorando. Sta peggiorando a tal punto che sopprimo dei treni quando tu non aspetti e perdi tanti appuntamenti con questa pratica.
Ce secondo me la gente deve parlare. La gente manifestar la sua idea sulla gestione della cosa pubblica. Dive si vuole arrivare?
Quale Roma si vuole? Quale Italia si sta cercando? Perché le ferrovia sono altro casino più serio. Quando scendo al sud… li vedo cosa è disorganizzazione. In altri scritti vi racconterò.
Se la gente non parla allora il paese scenderà del rango che sempre afferma di avere. Non sarà più un paese sviluppato, ma andrà tra i paesi in via di Sviluppo, che gli alcuni italiani ed europei godono chiamare terzo mondo – una pazzia esistente il loro testa.
Dai ragazzi, è l’ora di svegliarsi, di scrivere, di parlare di manifestare dissenso.
Guardate i pulman, gli espressi, tu aspetti loro nella ferma e per 50 minuti non passa nessuno… quando meno aspetti passano due o tre insieme. Che palle, questo succede soltanto in Italia. In Germania non, in Francia non, in UK non… in Portugallo paese che detesto ed è meno sviluppato che Italia queste cose sono meglio organizzate.
Comunque amo l’Italia… è un bello paese, che purtroppo se la gente si sta sedendo e menefregando delle cose basiche.
Va beh… per oggi è tutto.

domenica, gennaio 16, 2005


Beh... qst è di buona notte. Qui troviamo gente pericolosa. Da Roman Ledosky a Bahaa. Beh Vediamo pian piano. Qsto tizio giù è Alessandro Balestra - con un colana, in senso orario vieni Roman, Armando Mora, ... the best e poi Baha. Qdo ci troviamo insieme il casino prende le sue dimensione più esagerate... hummm. Le nazionalità: italiana, russa, venezuelana, angolana e palestinese... vedete. Un gruppo splendido.. va beh, adesso me ne vado.
Francis*PAC

In un'importante banca un tizio si presenta alla porta e rivolgendosi alla
guardia giurata domanda:
"Con chi cazzo devo parlare per aprire un conto di merda in questa cazzo di
banca?"
La guardia, un po' stupita dal modo di fare del tizio, lo indirizza alla
signorina dello sportello D4.
L'uomo giunto allo sportello indicatogli, dopo una leggera scrollatina di
genitali, osserva la signorina.
Lei: "Buongiorno!"
Lui: "Buongiorno un cazzo! Voglio sapere cosa cazzo devo fare per aprire un
conto di merda in questa cazzo di banca!"
Lei perplessa dai modi dell'uomo : "...Scusi?..."
Lui: "Sì...sì...ha capito benissimo ho detto che voglio sapere cosa cazzo
devo fare per aprire un conto di merda in questa cazzo di banca!"
Lei infastidita : "Mi scusi ma mi devo rivolgere al direttore"
Lui: "Ecco, brava stronza, chiami il direttore..."
Lei: "Mi scusi se la disturbo, direttore, ma c'è un tizio allo sportello che
vuole aprire un conto che mi parla in toni molto volgari e scurrili, non so
cosa fare"
Direttore: "Non si preoccupi, vengo io adesso, spesso ho avuto a che fare
con tipi arroganti, non è il primo e non sarà l'ultimo, adesso lo sistemo
io, vedrà!"
I due tornano allo sportello ed il direttore con tono deciso si rivolge
all'uomo: "Mi diceva l'impiegata che lei aveva un problema, mi dica!"
L'uomo: "Nessun problema, ho solo detto che volevo aprire in questa cazzo di
banca un conto di merda da 4 miliardi!"
E il direttore indicando l'impiegata : "....e la troia le ha fatto
problemi?"

Francis*PAC

Hum belissimo, spero che vi piacia...
Francis*PAC

Questa è stupida... o meglio stupidina... di quelle cose, steriotipi che in Italia sopratutto troviami tanti quanto il formagio o il vino... ma mi ha fatto ridere... hehe Un tipo ha occasione di vedere il pisello di un suo amico negro e
rimane sbalordito dalle dimensioni. Preso dall'invidia gli chiede:
a) ma com'e che voi negri ce l'avete cosi' lungo?
n) mah, mi ricordo che mia madre, quando ero piccolo e giravo nudo mi
appendeva un peso sulla punta, forse sara' per quello...
a) BELLO!!! ora ci provo anche io
Tempo dopo si rivedono e il nero gli chiede
n) allora come va col peso ?
a) bene bene, ho ottenuto meta' del risultato...
n) come "META' "?
a) beh... per ora e' diventato nero...

Francis*PAC

Emilio Fede telefona a Michele Santoro:
- Michele, allora, perché non ti decidi finalmente a venire da noi? Il
futuro è alla Fininvest! Noi abbiamo la libertà! Abbiamo i mezzi! Un
sacco
di mezzi. Lo sai che, addirittura, a casa Berlusconi, ci sono i
gabinetti
d'oro?
- I gabinetti d'oro?
- Giuro. L'ho usato personalmente l'ultima volta che sono andato ad
Arcore!

Qualche giorno dopo Santoro è invitato ad Arcore da Berlusconi
per vedere se c'è modo di farlo lavorare alla Fininvest. Ad un certo
punto
della conversazione Santoro fa:
- Senta presidente, mi tolga una curiosità, è vero che lei in casa ha
il gabinetto d'oro?
- Il gabinetto d'oro? Io? In casa mia? Ma chi glielo ha detto?
- Fede.
- Fede? Ah, ecco chi è quel coglione che ha cagato nella Coppa dei
Campioni!

Francis*PAC

Hummmmmmmmmmmm ormai la giornata... hehe
Francis*PAC

sabato, gennaio 15, 2005

Ormai è sera...

Ok... ormai è sera. La giornata è andata come era arrivata. Nemmanco son riuscito a finire quello cge volevo fare... va beh. Comunque rimangono i propositi, questi aiutano a vivere. Rimane la speranza che domani sarà meglio.
Auguro a tutti che nn son riusciti a finire il programma in giornata a nn preoccuparsi xk domani è giorno.
Un forte abbraccio ai ragazzi e un bacini alle ragazze.
Alla mia fufa un big beijo...
ate mais!!!

venerdì, gennaio 14, 2005


NIOBE

La casa dietro alberi e cespugli: una vecchia
sfama tre gatti, dice:
avevo tre figlie, la guerra
me le ha prese, percorsero
sentieri ora coperti dall'erba, e non
tornarono più. Mio marito
in ferrovia, sulla città giunsero
i bombardieri. Me lo portarono: il suo petto
un catino di sangue, nel giardino
scavai la sua fossa, a seppellirlo
mi aiut? una vicina. Ora
ricevo una pensione, il resto
me lo danno i polli, questo
nessuno me lo porterà
più via.
(Massimo Bonifazio)


Francis*PAC

Il sogno senza tante parole... a tutti piacerebbe... ma...
Francis*PAC

Il luogo... foto fta con digital canon 760Powershot... hum che bella sensazione... va bene vi lascio e ci sentiamo presto!!!
Francis*PAC

SOGNO DI ME
Io non io esisto
di qua di là dello specchio (una
distanza mi separa: come
fossi da un’altra parte): vivo mi
agito dentro un sogno
lucido: Sogno di
me - creatura di sabbia
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

Francis*PAC

LA FOGLIA DI TE'
Vola leggera una piuma di pavone
E si posa stanca sul laghetto,
dove nuotano mille pesci dorati.
L’arcobaleno dipinge ogni giornata
E nella foresta dormono i nostri guai,
sospesi,
come le foglie di tè.
Agrafena Pivovarova

Francis*PAC

mercoledì, gennaio 12, 2005

Fruta

Fruta

Quitanda de fruta verde,
dá-me um gomo de laranja
para matar a sede.

Ou, então, será melhor
dar-me um veneno qualquer
porque eu ando perturbado
e o meu sonho anda queimado
por uns olhos de mulher!

- Minha senhora, laranja,
limão, fresquinho, caju,
ananás ou abacate!...

E a quitandeira passou,
saudável, viva, graciosa,
com uma flor desfolhada
no seu sorriso escarlate.

E no ar um som de musica ficou
e um perfume de fruta
que não matou minha sede

Oh agridoce quitanda
da fruta verde!...

(No reino de Caliban II - antologia
panorâmica de poesia africana de ex-
pressão portuguesa)

Tomás Vieira da Cruz


Quem nao conhece estes versos?
quem nao reconhece estas vias e veredas?
quem nao entende este palavrear?
quem depois de conhecer NAO AMA ANGOLA?

martedì, gennaio 11, 2005


STOP
Nei tempi moderni la vita è una corsa verso il qualcosa che riteniamo che troveremo si troveremo quello che cerchiamo, perché ci hanno detto che si trova proprio li.
Bisogna fermarsi. Bisogna riflettere sulla propria vita, sulla propria strada?
Bisogna, stopare…
UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA ha bisogno di valutazioni…
Qsto implica tempo si silenzio…
Soltanto analizzando il cammino fatto possiamo correggere quello da fare.
Un bacino al mento delle ragazze e un forte abbraccio ai ragazzi…

Dai, fermatevi ogni tanto…
Ok?



“”””La realtà si presenta sotto il profilo della soggettività. Nessuno ha la realtà come cosa propria, come proprietà personale, nessuno deve avere nemmeno l’intenzione d’essere esaustivo…”””

Siti consigliati…






Angola nel cuore…
ANGOLA NO CORAçAO!!!


Che ne pensate?
Secondo voi di cosa si tratta?
Hummm, beh, niente affatto. L’ha scritta un ragazzo per la sua ragazza.
Hihi, beh, sono delle cose che soltanto chi ha occhi grandi come i miei riesci a vedere.

Hey… tu che leggi, fai attenzione. Altrimenti ti picchio. Adesso sto parlando con il tuo padre, lo dirò che site stai vedendo e quante immagine stai scaricando, riempiendo il piccolo computer di casa…
hey… fai attenzioni…
Mi vedi? Hummm parlo con il tuo padre!!!