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mercoledì, febbraio 29, 2012

VEN 02 MARZO 2012 | FESTA DELLA DONNA - KIZOMBA ROMANA ORGANIZZA “LADYS NIGHT”

2 Marzo - Marzo Mulher - Kizomba Romana (BIG)

VEN 02 MARZO 2012 |► MARZO DONNA - KIZOMBA ROMANA |► LADYS NIGHT

In occasione della festa della DONNA, dedichiamo un Momento di Kizomba Romana per omaggiare "AS MULHERES" che frequentano la Comitiva Kizomba Romana.

Una serata di LEZIONI DI KIZOMBA, KARAOKE, POESIE E BALLI DI GRUPPO.

Kizomba Romana è un modo dii fare, di stare e di essere.
►Tutti i venerdì a partire dalle
22:30 - Lezioni di Kizomba
23:45 - Evento Kizomba Romana fino alla fine...

►Caffè Cretcheu in VIA ANCONA N.13

Ci divertiremo assai perché solo i migliori amici ci saranno...

L'evento è imperdibile per gli amanti dell'Afrolatin Sound:
KIZOMBA VS ZOUK | KUDURO VS SALSA | DANCE VS SOUKUSS VS REGGAETON
Vi aspettiamo!


ATTENZIONE
[ I nostri amici sono sempre educati e cortesi sia fuori che dentro al locale! ]
[ Si consiglia di arrivare presto altrimenti che senso c'è arrivare alla fine della serata.]
[ Tutti sono invitati a creare un ambiente famigliare, amichevole, e molto "kizombeiro". Tutti sul palco a ballare!]

Kizomba Romana - Imaparare Kizomba a Roma

Kizomba Romana - Carnival Night

Kizomba Romana - Lezioni Gratis di KizombaKizomba Romana Eventi - Afrosound in Roma

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Kizomba Romana - Dolci Emozioni | Il venerdì Kizomba & Zouk di Roma
(Ogni venerdì al Cafè Cretcheu, in via Ancona 13)
♣Informazioni: 338.4994.766 ♦ 320.5320.188♣

martedì, febbraio 28, 2012

Kizomba 2012: Conoscere lo SEMBA, il ballo angolano che movimenta il corpo e l’anima.

SEMBA (il ballo di coppia). Una danza che ti obbliga ad usare il corpo e la mente. Tutta la creatività è necessaria. Questa variante (di coppia) rissale agli inizi del secolo XX, nelle periferie della città di Luanda. Durante gli anni quaranta si sviluppa ulteriormente, MA E' NEGLI ANNI CINQUANTA & SESSANTA che Luanda balla l'essenza ultima.

Tra i grandi ballerini ricordiamo alcuni nomi passati di recenti all’aldilà. Kotas come  Joana Pernambuco, João Cometa, Adão Simão e Mateus Pelé do Zangado.

Lo Semba si riconosce per le cosiddette, PASSADAS, che in italiano verrebbero chiamate: "numeri". Durante "as passadas", la presa in giro è parte integrante, il corteggiamento tra partner, la sensualità ed il divertimento.

Com'è noto, l'attuale SAMBA brasiliano è figlio dello SEMBA.

A Roma gli angolani insegnano a ballare lo Semba e la Kizomba. Alla fine imparare uno ti permette di eccellere nell’altro. Kizomba Romana è un nome, una tradizione, un gruppo di amici, uomini e donne cui tempo libero è impegnato nella diffusione della cultura angolana in Roma.

di Kingamba Mwenho

Cfr: Angola Xyami –Forum (Pt)

Il pensiero del giorno (01): A volte "provo un intenso desiderio di tornare nell'utero... Di chiunque!", di Kingamba Mwenho

vida-dura[1]

Aveva ragione quel buffone di Woody Allen, quando parlando delle difficoltà di questa vita ha espresso uno dei desideri più folli dicendo che a volte "provo un intenso desiderio di tornare nell'utero... Di chiunque!".

Il piacere di vivere deve confrontarsi in continuazione con la dura verità di questo mondo: per molti la vita è un susseguirsi di successi, di grandi eventi ed opportunità invidiabile, per altri (un gran numero di uomini e donne), la vita è un percorso ad ostacoli, una via crucis per comuni mortali, che alla fine si affidano al caso - che sia come Dio vuole.

Per i più audaci la vita riserva altre sorprese, così ci sono coloro che scelgono che vita fare... Mi viene in mente la vita di una nostra zia che dopo aver lavorato nella dipartimento di sicurezza dello Stato, decise di cambiare vita ed immigrare in Portogallo. Non l'avesse mai fatto. Viene assalita dai ladri al terzo giorno a Lisbona, durante la colluttazione perse un occhio e dopo quel giorno la sua esistenza è cambiata per sempre.

Kingamba Mwenho
Por Angola, hoje e sempre!

venerdì, febbraio 17, 2012

OGGI A ROMA |►KIZOMBA ROMANA - CARNIVAL NIGHT |► VENERDÌ 17 |FEB| 2012 |► CAFFE' CRETCHEU!

Kizomba Carnival NIGHT

OGGI, Kizomba Karnival Night, una notte tutta speciale - DOVE LA KIZOMBA, IL KUDURO, L'AFRO-HOUSE, DANCEHALL E MUCH MORE SI FONDERANNO PER TE: SEGUICI, perchè persino Chris Brown ci segue.

Il raduno dei Kizomba Lover della Capitale - Ogni occasione è buona per ballare, vivere nuove amicizie e divertirsi in stile Kizomba Romana.
Kizomba Romana è un modo dii fare, di stare e di essere.

►Ecco
22:30 - Lezioni di Kizomba
23:45 - Evento Kizomba Romana fino alla fine...

►Caffè Cretcheu in VIA ANCONA N.13

Ci divertiremo assai perché solo i migliori amici ci saranno...
L'evento è imperdibile per gli amanti dell'Afrolatin Sound:
KIZOMBA VS ZOUK | KUDURO VS SALSA | DANCE VS SOUKUSS VS REGGAETON

https://www.facebook.com/kizomba.romana

Kizomba Romana - Dolci Emozioni | Il venerdì Kizomba & Zouk di Roma

(Ogni venerdì al Cafè Cretcheu, in via Ancona 13)

♣Informazioni: 338.4994.766 ♦ 320.5320.188♣

lunedì, febbraio 06, 2012

Acta: l'Armageddon della libertà mondiale – Ecco devi sapere sula legge pericolosa.

L'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement "accordo anti-contraffazione")è una legge che non si occupa solo di contraffazione ma di ogni aspetto della cosiddetta proprietà intellettuale come definita dagli accordi TRIPS e quindi di: brevetti, copyright, marchi, segreto industriale, indicazioni geografiche, circuiti integrati, disegno industriale, pratiche competitive. Vediamo, prima, cosa sono gli accordi TRIPS !

Il TRIPS è un Accordo sui diritti di Proprietà Intellettuale relativi al commercio. La sua ratifica da parte degli Stati è un requisito obbligatorio per diventare membri del WTO (Organizzazione Mondiale sul Commercio); ogni nazione che cerchi di ottenere un facile accesso ai numerosi mercati internazionali aperti dal WTO deve varare le severe leggi sulla proprietà intellettuale stabilite dal TRIPS.

Il TRIPS richiede agli stati membri di fornire una valida protezione per i diritti di proprietà intellettuale.

L'accordo stabiliva che i governi avrebbero dovuto assicurare che i diritti sulla proprietà intellettuale potessero essere applicati sotto le loro leggi, e che le sanzioni per le infrazioni fossero abbastanza severe da risultare un deterrente per ulteriori future violazioni. Le procedure avrebbero dovuto essere corrette e eque, e non necessariamente complicate e costose. Esse avrebbero dovuto non comportare limiti di tempo irragionevoli o ritardi ingiustificati. Le persone avrebbero dovuto avere il diritto di chiedere ad una corte di rivedere una decisione amministrativa o di appellarsi alle decisioni di una corte.

L'accordo descriveva, in dettaglio, come l'applicazione doveva essere gestita, incluse le regole per ottenere prove, misure provvisorie, ingiunzioni e altri provvedimenti. Esso imponeva che le corti dovevano avere il diritto, sotto determinate condizioni, di ordinare il sequestro e la distruzione di merci pirata o contraffatte. La contraffazione di marchi registrati o la pirateria su scala commerciale doveva diventare reato criminale. I governi dovevano assicurarsi che i proprietari dei diritti di proprietà intellettuale potessero ricevere l'assistenza di autorità dedicate a prevenire l'importazione di merci pirata o contraffatte.

Orbene, tutto ciò, non solo viene recepito dall'ACTA, ma è stato anche inasprito. 'ACTA, per prima, bypassa le sedi competenti in materia di brevetti e copyright quali la WIPO e la WTO che hanno chiare garanzie procedurali.

Vediamo il perchè del titolo del post di oggi:


1.0 L'ARMAGEDDON DELLA SOVRANITA' DEGLI STATI

L'ACTA, estensione e inasprimento degli accordi TRIPS, viene spacciata come accordo di natura solo commerciale, invece, esso, è di natura legislativa!

Infatti la globalizzazione economica e sociale ha reso gli Stati Nazionali sempre più vulnerabili e le decisioni importanti per loro sono prese al di fuori del processo democratico, sulla spinta di lobby internazionali, soprattutto degli USA. L'Italia, per esempio, così come gli altri paesi aderenti al patto TRIPS, sarà legalmente vincolata a questo accordo, ma il Parlamento italiano non è mai stato informato nel merito dei contenuti né ha potuto analizzare l'impatto che questo accordo avrà sul nostro sistema legale e commerciale.

E' inaccettabile, quindi, che i nostri parlamentari, e quindi il popolo italiano, siano stati esclusi dal processo, mentre 42 dirigenti delle industrie con interessi correlati a brevetti e copyright abbiano potuto accedere ai documenti, alcuni dei quali ancora oggi secretati, e abbiano potuto concorrere alla loro formulazione.

E' inaccettabile che a decidere del futuro della libertà e ad interferire con le leggi di uno Stato sovrano siano pochi funzionari e rappresentanti di Corporations, per di più dopo un lavoro svolto in segreto e tutt'ora con angoli ancora bui.

Negli USA, l'ACTA è stata soprannominata un«accordo esecutivo», piuttosto che un «trattato», il che ha permesso ai negoziatori di saltare il processo ordinario di ratificazione al Senato. Obama, poi, ha posto il "segreto di stato", impedendo ogni discussione, in quanto, secondo lui, trattavasi di "Sicurezza Nazionale".

Se ACTA diventasse, quindi, una parte vincolante della legge internazionale, creerebbe sia "un precedente" per i futuri trattati che, così, potrebbero evitare i principi basilari di trasparenza e responsabilità democratica, sia potrebbe essere un altro meccanismo con cui i governi Occidentali costringerebbero i paesi più poveri ad adottare cattive politiche di copyright.

Ma quello che appare insopportabile è soprattutto la creazione di una nuova Istituzione, "il Comitato ACTA" con l'incarico di interpretare e implementare il trattato, purtroppo, senza alcuna garanzia che lo stesso Comitato operi in maniera aperta, trasparente, inclusiva e soggetta a pubblico esame, facendo del concetto dell''"open governement" (democrazia partecipata) carta straccia.

Il Comitato, infatti, potrà cambiare, a suo esclusivo giudizio, il trattato "in corsa"!
L'unica facoltà che avrebbero i firmatari dell'ACTA, sarebbe quella di "uscire dagli accordi", in caso di cambiamenti rilevanti che non approvassero.

Inoltre, se le Istituzioni di un paese si accorgessero che la difesa dei diritti di proprietà intellettuale hanno oscillato troppo in una direzione non favorevole all'economia del proprio paese, non potrebbero nemmeno cambiare la propria legge sui diritti e adottare, quindi, tutele di salvaguardia.

Infatti accordi internazionali come ACTA legano le mani dei legislatori, a meno che lo Stato in questione non intenda rinunciarvi, uscendo da tali accordi.

Ma sapete cosa significa uscire dagli accordi?

Lo Stato dovrebbe uscire, anche, dal WTO, come obbliga il TRIPS, con gravi danni sulla propria economia, e questo, come capite, è proprio un ricatto inaccettabile!

Insomma le Multinazionali hanno avviato un pericoloso meccanismo che lede la "Sovranità di ogni Stato", A FAVORE DI PRIVATI, ponendo, inoltre, i diritti di proprietà intellettuale a un livello più alto di altri, come quella sulla libertà d'espressione, d'opinione e sulla privacy.


2.0 L'ARMAGEDDON DELLA LEGALITA'.

2.1 In ambito scambio Merci:

2.1.1 Nell'ACTA, all'articolo 29 punto 2. viene introdotto, quasi di nascosto, il concetto di "USURPAZIONE", cioè la tutela del profitto che le Multinazionali farebbero se non ci fosse chi sfuggisse al loro impero, importando nel loro paese, per esempio, farmaci cosiddetti "generici" o sementi "non OGM". Queste due categorie di merci potrebbero essere considerate bloccabili alle frontiere, qualora una Multinazionale del settore stabilisse unilateralmente che la importazione, magari perfettamente legale nel paese importatore, di simili merci, ledesse i propri diritti e il proprio business. Il sequestro sarebbe applicabile non solo nel paese di origine o di arrivo delle merci, ma anche mentre esse fossero in transito in un paese terzo. Il trattato, rende, quindi, l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale alle frontiere, da parte di privati, più facile, meno costosa e più 'deterrente' a livello delle penalizzazioni. In questo modo, ACTA, incrementa quindi, i rischi e le conseguenze di perquisizioni, sequestri, azioni legali e altre azioni esecutive magari "errate" contro i legittimi fornitori di medicinali generici o di semi non ogm.

Perciò ACTA potrebbe sicuramente nuocere al flusso di farmaci generici e di semi non OGM verso i paesi poveri.

2.1.2 ACTA inoltre prevede la immediata distruzione delle merci, come prevedeva il TRIPS, ma ora, addirittura tale operazione viene avviata solo su SEMPLICE SOSPETTO, senza alcuna possibilità di opposizione e per di più avverrebbe a spese dell'importatore delle presunte merci "contraffatte"!

2.1.3 In termini legali, tutti questi provvedimenti, con la motivazione della urgenza, verrebbero presi "inaudita altera parte", cioè senza sentire i diretti interessati della vicenda. Inoltre, verrebbe prescritta, in questa fase, addirittura anche la confisca e il sequestro dei beni patrimoniali del presunto colpevole, per un valore adeguato al presunto danno. Tale diritto verrebbe concesso, da subito, a favore dal titolare del presunto diritto.

Tutti questi sarebbero, quindi, i provvedimenti di urgenza che l'autorità giudiziaria è obbligata a porre in atto prima dell'avvio di un regolare processo!

Tutto ciò, ovviamente, è contro lo STATO DI DIRITTO, che prevede un "giusto processo"!
2.1.4 Inoltre, al comma 3 dell'articolo 27 l'accordo prevede la "cooperazione" fra i titolari dei diritti e altre imprese (gli Isp o altri soggetti) secondo un meccanismo "extragiudiziale" o "alternativo al tribunale".

Questo significa che i compiti di polizia (sorveglianza e raccolta di prove), e quelli giudiziali possono essere affidati a soggetti privati, bypassando l'autorità giudiziaria e il diritto a un "giusto processo".

2.1.5 Anche nel caso, poi, di accertamento del reato e della condanna in sede civile al dovuto risarcimento del danno, si avrebbe un altro affronto alla legalità!

Il risarcimento infatti VIENE INDICATO DAL TITOLARE DEL DIRITTO! Questo è semplicemente pazzesco! Le corti di giustizia verrebbero quasi escluse dalla valutazione del danno in senso "oggettivo", sulla base di analisi indipendenti.

2.2 In ambito Digitale:
In questo ambito valgono le stesse regole di distruzione e di risarcimento previste per le merci.

2,2,1 Può accadere, quindi, che un vostro pensiero, una vostra opinione pubblicata sul web, se ritenuta lesiva di diritti, verrebbe subito cancellata senza che possiate opporvi o giustificarvi, in quanto nella prima fase, motivata dalla urgenza, non sareste nemmeno interpellati. ( inaudita altera parte).

Sapete come si chiama questa azione? CENSURA!

2.2.2 La preoccupazione principale, inoltre, è che possano essere bloccati i siti cosiddetti presunti colpevoli di violazione di diritti, per le pressioni delle lobby sui DNS, sui motori di ricerca, sulle reti di pagamento e sulla pubblicità, come è avvenuto al sito WikiLeaks.

Il tutto sembrerebbe non stabilito in maniera esplicita, ma il comma 3 dell'articolo 27 già citato, potrebbe essere il cavallo di troia, il cavillo per effettuare tali operazioni.

2.2.3 Lo stesso articolo 27 comma 3, potrebbe essere il cavallo di troia, il cavillo, anche per costringere gli ISP a monitorare attivamente il traffico dei loro clienti. Infatti, oltre ad altri, potrebbe essere questo uno dei metodi per soddisfare questo requisito. Anche implementare un regime di 'three strikes' ( dopo tre violazioni, il sito verrebbe chiuso) potrebbe essere un altro metodo. La vaghezza del comma induce a pensare di tutto!

Si modificherebbe, così, il quadro legale dell'Unione Europea, in quanto si renderebbero responsabili i fornitori di connettività e servizi di ciò che le persone immettono su Internet, facendo cadere i principi di libertà e di neutralità della Rete.

Questi sono stati i fondamenti grazie ai quali la Rete, finora, si è affermata come strumento essenziale per il commercio, la libertà d'espressione, l'arricchimento culturale e la partecipazione democratica.

Questa legge è stata modificata più volte dopo le proteste, ma, come vedete, ha lati così oscuri e ambigui per cui, sembra che ciò che è stato cacciato dalla porta sia rientrato, di nascosto, dalla finestra. Ed questo l'aspetto più inquietante della intera vicenda!

2.2.4 ACTA inoltre impone delle restrizioni all'interoperabilità dei contenuti e del software. Queste restrizioni arrecheranno notevoli danni ai consumatori e alle piccole e medie imprese, in quanto, all'articolo 23 punto 4, è stato introdotto il concetto di "incitamento alla violazione del copyright" che non fa parte del quadro legale europeo e ostacola, perciò, l'accesso ai contenuti anche quando questo è legale. Potrebbero con ciò essere messi al bando , per esempio, gli iTunes di APPLE.

 

3.0 L'ARMAGEDDON DELL'INNOVAZIONE!

La ricerca e la innovazione spesso crescono in quell'area grigia dove è facile violare la proprietà intellettuale.

Tali processi, quindi verrebbero frenati dall'ACTA per timore di cause legali che le CORPORATIONS potrebbero avviare, dopo aver fatto incetta di brevetti e copyright.  causa della succitata incetta, che normalmente viene effettuata dalle Multinazionali, non a vantaggio dei consumatori, ma per evitare che un nuovo brevetto intacchi il loro profitto, si creerebbe una vera e propria barriera al mercato, per le piccole e medie imprese.

4.0 L'ARMAGEDDON DELLA CULTURA!

Inoltre, L'ACTA richiede che i firmatari adottino il DMCA americana (Digital Millennium Copyright Act ), in particolare la parte che riguarda l'anti-aggiramento. ra, dopo dieci anni dall'entrata in vigore del DMCA, la Electronic Frontier Foundation ha documentato come esso abbia avuto un certo numero di effetti negativi, in particolare affermando che: limita la libertà di parola e la ricerca scientifica, come quando è stato usato contro il programmatore russo Dmitry Sklyarov, il professore di Princeton. Edward Felten, e alcuni giornalisti; mette in pericolo il fair use; (Il fair use consente la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro) infatti proibisce l'utilizzo della Rete alle persone che, senza scopo di lucro, condividono cultura e conoscenza attraverso il medium del nuovo millennio, e lo fa, come detto, con procedure invasive della privacy e senza garanzie giudiziarie. impedisce la competitività, come quando è stato usato per bloccare la competizione nel mercato dei toner per stampanti, dei meccanismi d'apertura per le porte dei garage, e per rinforzare i vincoli d'uso per l'iPod, etc.; interferisce con le leggi che difendono gli utenti dalle intrusioni informatiche.Si può senz'altro concludere che sia l'accordo TRIPS che il DMCA hanno limitato diverse libertà, ora l'ACTA moltiplica, in modo ancora più consistente, queste limitazioni! ' una vera e propria catastrofe della Libertà Mondiale!

L'11 FEBBRAIO 2012 VI SARA' UNA MANIFESTAZIONE CONTRO L'ACTA! ' NOSTRO DOVERE ADERIRE CON FORZA, VISTA LA PERICOLOSITA' DI QUESTA LEGGE CHE NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE APPROVATA DAL PARLAMENTO EUROPEO!

P.S. La Corte Suprema degli USA, ha stabilito il 18.1.2012, il principio in base al quale il Congresso degli Stati Uniti ha il diritto di rimettere sotto la tutela del Copyright, con tutto ciò che ne consegue in termini di obblighi , le opere che sono cadute in pubblico dominio, ovvero quelle opere per le quali, scaduto il termine di esigibilità legato alla morte dell'autore, diviene lecita la riproduzione in qualsiasi forma, senza dover pagare alcunché a nessuno. Altro danno alla libera circolazione della cultura!

Cfr. More

Fidel Castro, un guerrigliero del tempo e la sua visione intima della storia

Fidel Castro prende tutti in contropiede, sia quelli che lo volevano moribondo, sia chi lo voleva convertito sulla strada di Damasco. Il “Comandante” invece appare in pubblico per presentare il suo libro sulla esperienza guerrigliera: “Fidel Castro Ruz. Guerrigliero del tempo”. Un testo inequivocabilmente rivoluzionario… e in ottima salute.

  Fidel Castro e Yuri Gagarin

"Buenas", ha salutato allegramente Fidel l’auditorio, e con questa parola  magica è iniziata in una delle piccole sale  del Palazzo delle Convenzioni, la presentazione  del libro di memorie del leader della Rivoluzione  cubana, “Fidel Castro Ruz: Guerrigliero del tempo”, due volumi con le conversazioni sostenute con la scrittrice e giornalista  Katiuska Blanco. Con lo stesso tono simpatico Fidel ha avvisato: “Vi parleremo di due libri dei quali non avete avuto notizie”. In effetti sono due volumi che iniziano con i primi ricordi dell’infanzia del leader e terminano nel dicembre del 1958, alla vigilia del trionfo della Rivoluzione.

Sono quasi mille pagine nella quali “io ho partecipato un pochino”, ha scherzato il Comandante e in questo tono disteso ha animato tutto l’incontro che è durato quasi sei ore, e poi almeno un’ora con il Comandante in piedi, salutando personalmente un buon numero di partecipanti,  tra i quali i vecchi compagni dell’assalto  alla Moncada, del Granma e i familiari dei Cinque cubani prigionieri negli Stati Uniti.

Fidel veste una leggera giacca sportiva su una camicia a quadretti in cui domina l’azzurro. L’espressione del suo viso riflette le emozioni che gli ispirano le parole e gli aneddoti che ricostruiscono  i presentatori di ogni tomo di questa edizione: Abel Prieto, Ministro di Cultura, e Miguel Barnet, Presidente della Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba.

A volte alza le ciglia e gli brillano gli occhi, come quando Abel ricorda i passaggi dell’ infanzia a Birán o ride apertamente, per esempio, quando Barnet evoca le parole di Che Guevara sullo sbarco dello yacht Granma: “Fu un naufragio”. “In realtà, la ragione per cui sono qui, e lo ripeterà in diversi modi  nell’incontro, risponde ad un’unica domanda, in cosa posso aiutare?”

E se si dovesse scegliere una sola frase che dia l’idea di dove ci porterà questo libro - un gioiello delle edizione e stampa della Casa Editrice Abril e della Tipografia  Federico Engels, con fotografie e disegni di Ernesto Rancaño, autore dela copertina – che chissà aiuti,  lo si trova in un momento delle conversazioni ,quando dice a Katiuska: “Preferisco il vecchio orologio, i vecchi occhiali e i vecchi scarponi ma in politica tutto il nuovo”.

Mentre Katiuska presenta brevemente le edizioni e intervengono i due presentatori, a momenti Fidel appare tanto emozionato come noi, come se d’improvviso da quel rapido viaggio tra le pagine di due libri vedesse nel loro insieme, come in una pellicola in terza dimensione, ha detto Barnet, la sua stessa vita”. “È che si risalta il valore di quello che si è fatto, ma la cosa che più m’interessa, è essere utile”. Commenta che legge centinaia di dispacci di agenzie tutti i giorni. Letteralmente divora tutte le informazioni che gli giungono;  segue con particolare attenzione la situazione in Venezuela, dove questo 4 febbraio si celebra il 20º anniversario della ribellione militare comandata da Hugo  Chávez: “Nessuno ha mai fatto di più per il popolo venezuelano del Movimiento Bolivariano", commenta.

Fidel ha parlato di molte cose con entusiasta disposizione al dialogo, a partire dai commenti e dalle domande dell’auditorio: delle ammirabili  lotte che oggi sferrano gli studenti latinoamericani e del mondo, per i loro diritti: della sua profonda opposizione all’insegnamento pagato; della sua ferma certezza che le conoscenze acquisite e sviluppate nel nostro paese possono moltiplicare le produzioni i beni e il livello della vista nella società, includendo l’agricoltura ; quanto sbagliavamo tutti credendo che nel socialismo i problemi economici erano risolti!; dei Nobel che raramente premiano coloro che credono in un sistema sociale più giusto; delle sorprendenti novità della scienza e della tecnologia; del rischi del gas d’esquisto ( grisou) e del favolose prospettive della nano-tencnologia; delle visite dei leaders mondiali e le impressioni che gli hanno fatto; delle Malvine, ‘quel pezzetto di terra rubato all’Argentina, dove adesso i britannici pretendono d’estrarre petrolio’, e, ovviamente delle terribili minacce che pendono sulla Siria e sull’Iran, mentre Stati Uniti ed Europa pretendono di convincere la Russia con la ridicola idea che lo scudo antimissile serve per proteggere questo paese dalle minacce di Iran e Corea del Nord.

Per lui è indispensabile seguire tanti avvenimenti e riconoscere che già non c’è solo spazio per gli interessi nazionali, che sono incorniciati dagli interessi mondiali. “Il nostro dovere è lottare sino all’ultimo minuto per il nostro paese, per il nostro pianeta e per l’umanità”.

 

Parlando dei Cinque e con i Cinque

In due occasioni, Fidel ha parlato del “Juan Cristóbal”, di Romain Rolland come di una delle sue letture  favorite. La prima è stata scoprendo nelle fila dietro i suoi compagni della Moncada, le madri dei Cinque. Quel romanzo è stato una delle sue letture in prigione, uno di quelli sopravvissuti alla censura del capo del carcere, “un tipo odioso, imbecille e ladro, tanto che proibi libri come Stalin, di Trotsky, ma in cambio lasciò passare Il Capitale, di Karl Marx.” "Siamo qui e vediamo i familiari dei Cinque. Si deve vedere quanto hanno resistito questi uomini”, ha esclamato con ammirazione e  ha detto che  non esiste paragone tra i quasi due anni che lui trascorse recluso, con i 13 anni di prigionia di  Gerardo, Ramón, Fernando, Antonio e incluso René, al quale non permettono di ritornare a Cuba, ma che si sente particolarmente interessato alla loro situazione attuale.

“Proprio adesso stavo leggendo quello che ha scritto Antonio sul suo cambio di prigione. Come sta lui?”, ha chiesto con vivo interesse,  lui che come prigioniero politico, a sua volta sofferse maltrattamenti ed anche minacce di morte. Mirta, la madre di Tony, gli ha detto che si tratta di un cambio al quale aveva diritto,  chiesto dopo la riduzione della condanna. Lui è stato 13 anni nella prigione di massima sicurezza di Florence, in Colorado, tanto dura che la  chiamano l “Alcatraz delle montagne rocciose”, che obbligava i familiari in visita a prendere tre aerei, mentre adesso si trova a  Marianna, in Florida, la  stessa prigione dov’è stato René, sino alla sua uscita, il 7 ottobre scorso.

“È  favorevole per il cambio di clima e perchè adesso devo prendere un solo aereo e poi proseguire su strada”, ha spiegato la madre del poeta prigioniero, una donna ammirabile che compie 80 anni quest’anno e sta risentendo delle pesantissime giornate di viaggio per visitare suo figlio. “In quanto a lui, ha commentato, sta di buon animo e mi ha chiesto di trasmettere a tutti i ringraziamenti per l’appoggio alla lotta per la causa dei Cinque, che è entrata in una fase cruciale e decisiva. Si mantiene come i suoi compagni, con la stessa fedeltà, resistenza, buon animo e  il desiderio che infine giunga la vittoria”, ha detto Mirta.

 

La visione intima della storia

La scrittrice Graziella Pogolotti, presidentessa della Fondazione Alejo Carpentier, ha iniziato il giro delle domande. “Uno dei problemi dell’avvicinamento alla Storia – così con la maiuscola -  è che si segue la sequenza dei grandi avvenimenti, ma quasi mai dei piccoli fatti, di quei dettagli intimi, della memoria, quelle cose che non solo toccano la mente, ma anche il cuore”. ´Ha proposto al leader della Rivoluzione di continuare a scrivere, che continui questa saga di testimonianze e che conti di più sulla sua esperienza di combattente e degli scambi con le grandi personalità del mondo.

“Devo approfittare adesso, perchè poi la memoria si stanca”. Un’altra volta è affiorato il magnifico umorismo di questo pomeriggio, ed ha promesso: “Sono disposto a fare tutto il possibile per trasmettere quello che ricordo bene... ho espresso tutte le idee che avevo e i sentimenti che ho provato”, e  dopo un pò ha aggiunto “Prendo coscienza dell’importanza di trasmettere tutto questo, per trasferirlo in modo che sia utile”.

Ha richiamato l’attenzione sull’enorme rivoluzione prodotta nel pensiero, in un’epoca segnata inoltre da passi avanti scientifici incredibili. “Internet è uno strumento rivoluzionario che permette di ricevere e trasmettere idee nelle due direzioni, una cosa che dobbiamo saper usare”, ed ha commentato sull’enorme potenziale che ha il paese per partecipare a questi sviluppi. Per esempio, solo l’Università di Scienze Informatiche, tra studenti e docenti, ha  14.000 persone nelle sue aule. "Stiamo approfittando di questi valori e risorse per trasmettere idee?”, si è chiesto.

Dialogando con Mirthia Brossard, presidentessa della Federazione degli  Studenti  dell’Insegnamento Medio, ha detto che : “Dobbiamo appoggiare le idee della giovane cilena Camila Vallejo, nel senso di  lottare perchè l’educazione sia uguale per tutti. Che non sia solo un’educazione generale e gratuita, ma ci dobbiamo preoccupare di quello che s’insegna". E ha aggiunto:

“L’educazione è la lotta contro l’istinto. Tutti gli istinti conducono all’egoismo, ma solo la coscienza ci può portare alla giustizia. Questa non è solo una formula pratica, ma teoricamente è l’unica accettabile”.

Il pittore Alexis Leyva Machado (Kcho) ha commentato già quasi al termine dell’incontro, che questo libro spiega come  Fidel è divenuto un leader  di taglia mondiale non per la forza, ma per la sua intelligenza. Quando l’ artista ha chiesto a Fidel di fare una raccomandazione per operare in questo mondo pazzo che ci è toccato, il Comandante ha risposto: “Tu stesso lo hai detto, più che un’azione di coraggio serve un’azione d’intelligenza”. Il leader della Rivoluzione si è lamentato che stava per terminare  il tempo, ma L’incontro si è chiuso così com’è  iniziato, con delle risate: “ Che peccato che termina tutto questo! Mi sono sentito molto felice, ma io sono un collaboratore dei medici -che mi aspettano - e guardate che lo faccio non come un’azione di coraggio, ma d’intelligenza”.

Da Granma

(Traduzione Gioia Minuti).