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martedì, aprile 30, 2013

5 Maggio 2013 STAGE DI KIZOMBA

David Pacavira, stage di Kizomba al Palacavicchi[10]

Kizomba Romana e Compagnia Saoko presentano
STAGE DI KIZOMBA al Palacavicchi,
il 5 MAGGIO, dalle 18:30

Con DAVID PACAVIRA & VERUSCA PAMPANA

Info: https://www.facebook.com/kizomba.romana

I-CORSI-KIZOMBA-ROMABA[8]

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►Kizomba Romana - Afrolatin nights in Rome
♣Informazioni: 338.4994.766 ♦ 320.5320.188♣
https://www.facebook.com/kizomba.romana
https://www.kizomba-romana.angolaxyami.com/

ROMA | Stage di Kizomba (INTENSIVA) DOMENICA 5 MAGGIO | David Pacavira & Verusca Pampana al Palacavicchi di ROMA

David Pacavira, stage di Kizomba al Palacavicchi

Kizomba Romana e Compagnia Saoko presentano
STAGE DI KIZOMBA al Palacavicchi,
il 5 MAGGIO, dalle 18:30

Con DAVID PACAVIRA & VERUSCA PAMPANA

Info: https://www.facebook.com/kizomba.romana

I-CORSI-KIZOMBA-ROMABA

 

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Ognuno ha le proprie idee, difendetele, ma rispettando sempre queste regole!
1 - Non sono consentiti: Insulti personali tra i partecipanti.
2 - Sono vietati il razzismo ed ogni apologia dell'inferiorità o superiorità di una razza rispetto alle altre.
3 - SE VOLETE ESSERE ASCOLTATI PROVATE ANCHE VOI AD ASCOLTARE GLI ALTRI
4 -NO AGLI AUGURI DI MORTE VERSO NESSUNO
5 -NO ALLE BESTEMMIE
6 -NO AI MOLESTATORI PALLOSI
Poi tutto il resto è ammesso.... liberi di esprimervi, liberi di socializzare, liberi di affrontare qualsiasi tipo di discorso!

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lunedì, aprile 29, 2013

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venerdì, aprile 26, 2013

Kizomba & Salsa in Rome | APERITIF AFROLATIN DE LUXE by Kizomba Romana (Since 2007)

Kizomba Romana - Since 2007

DOMENICA 05 MAGGIO | L'APERITIF AFROLATIN DE LUXE

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Kizomba Romana Eventi | Since 2007
-> For Kizomba, Semba, Tarraxinha, Kuduro ed altri balli Afro.
Info: www.facebook.com/kizomba.romana

Ballare Kizomba, Semba, Tarraxinha, Kuduro, Afro-house, in Roma.
KIZOMBA IN ROMA | KIZOMBA A ROMA | SEMBA NOW!

lunedì, aprile 15, 2013

Ecco le proposte dei dieci saggi (Per salvare l’Italia 2013)

    La presentazione della relazione dei dieci saggi a Giorgio Napolitano, il 12 aprile al Quirinale. (Presidenza della repubblica/Reuters/Contrasto)

    Il 12 aprile le due commissioni di saggi nominate dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano hanno presentato le loro proposte per un’agenda di lavoro per il futuro governo.

    In sintesi ecco le loro proposte:

    Riforme istituzionali

  • Riforma elettorale. Il nuovo sistema potrebbe prevedere un sistema misto, in parte proporzionale e in parte maggioritario, lo sbarramento e un premio di maggioranza.
  • Riforma delle camere. Riduzione dei senatori a 120 e dei deputati a 480. La struttura bicamerale del parlamento viene superata, solo la camera dei deputati ha potere legislativo, il senato diventa un organo consultivo che rappresenta le regioni.
  • Finanziamento ai partiti. I fondi pubblici ai partiti e all’attività politica sono ritenuti un elemento indispensabile alla democrazia. Si prevede un tetto massimo per i finanziamenti privati e sgravi fiscali per i donatori privati.
  • Conflitto d’interesse. È necessaria una legge che preveda, come all’estero, la cessione della proprietà per chi ha incarichi pubblici.
  • Riforma della costituzione. Dovrebbe essere istituita una commissione per la riforma della costituzione, formata dai gruppi parlamentari e da un gruppo di esperti. Le riforme costituzionali dovrebbero essere approvate dal parlamento e da un referendum.
  • Istituzione di un albo dei gruppi di interesse. Si prevede di istituire un registro dei gruppi d’interesse per garantire trasparenza.
  • Ineleggibilità. Bisognerebbe modificare l’articolo 66 della costituzione in modo da nominare “un giudice indipendente e imparziale” per decidere dell’incompatibilità dell’elezione di un parlamentare e la sua ineleggibilità. Ora è il parlamento a decidere.
  • Intercettazioni. Si devono stabilire dei limiti all’uso delle intercettazioni e alla loro divulgazione.
  • Semplificazione del processo civile. Si deve incentivare l’uso dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie, come la mediazione civile, con incentivi per le parti.
  • Magistratura. Ai magistrati dev’essere vietato candidarsi e tornare a esercitare la loro funzione dopo la carriera politica nei luoghi dove si è svolto il proprio lavoro.
  • Stato e regioni. Va risolto il conflitto tra stato e regioni in materia di trasporti e aeroporti.
  • Grandi opere. Nella decisione di realizzare grandi opere e di lavori infrastrutturali che hanno ricadute sull’ambiente va tenuto conto del parere diretto dei cittadini.

    Il testo completo redatto dal gruppo di lavoro in materia economica composto da Filippo Bubbico, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Pitruzzella e Salvatore Rossi.

    ***

    Riforme economiche

  • Fisco. Rendere operative le riforme in materia fiscale già proposte dal governo Monti che prevedono la riforma del catasto, la semplificazione delle procedure fiscali e la penalizzazione dell’abuso di diritto.
  • Evasione fiscale. Combattere l’evasione fiscale attraverso maggiori controlli e studi di settore. Incentivare le imprese medie e grandi a sottoporsi volontariamente ai controlli in cambio di agevolazioni.
  • Debiti della pubblica amministrazione. Il debito della pubblica amministrazione con le imprese deve essere saldato entro il 2015.
  • Fondo di garanzia . I saggi propongono “un aumento della dotazione del fondo di garanzia di due miliardi di euro, che potrebbe consentire maggiori finanziamenti alle piccole e medie imprese per oltre 30 miliardi, senza incidere significativamente sui conti pubblici nel biennio 2013-2014″.
  • Lavoro. Affrontare l’emergenza degli esodati, trovare risorse per la cassa integrazione e modificare la legge Fornero sul lavoro che limita l’uso di contratti a progetto. Istituire il credito d’imposta per i lavoratori che hanno una retribuzione minima.
  • Sindacati. “Si potrebbe rivedere l’articolo 19 dello statuto dei lavoratori per arrivare a un modello unico di rappresentanza sul luogo di lavoro, nell’ottica di consentire a tutte le organizzazioni sindacali effettivamente rappresentative di non essere escluse dal godimento dei diritti sindacali e al datore di lavoro di poter contare su interlocutori certi e realmente rappresentativi”.
  • Expo 2015. Istituire un comitato interministeriale per l’Expo 2015 per le decisioni più importanti e il coordinamento tra le varie istituzioni coinvolte.
  • Riforma dell’Isee. Aggiornare l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
  • Scuola. Fondi e borse di studio per combattere l’abbandono scolastico e favorire il merito.
  • Spesa pubblica. Proseguire e rafforzare la spending review. Favorire l’efficienza nella pubblica amministrazione, ridurre gli sprechi.

    Il testo completo redatto dal gruppo di lavoro in materia istituzionale composto da Mario Mauro, Valerio Onida, Gaetano Quagliariello, Luciano Violante.

martedì, aprile 02, 2013

Reggio Calabria, il Terzo Settore sciopera, Luciano Squillaci

«In data odierna le organizzazioni del Terzo Settore che gestiscono servizi per conto del Comune di Reggio Calabria hanno comunicato formalmente all’amministrazione comunale ed alle famiglie degli utenti che se non interverranno risposte concrete sul credito pregresso e sul futuro dei servizi, da giorno 28 marzo si sospenderanno a tempo indeterminato tutte le attività».

Questo l’incipit del comunicato con cui il portavoce del Coordinamento Provinciale del Terzo Settore Luciano Squillaci annuncia la sospensione dei servizi a tempo indeterminato per protestare contro la situazione in cui versa il non profit reggino, gravato da 7 milioni di crediti non onorati da parte della PA.

«Un fatto mai avvenuto prima, una decisione assunta con la morte nel cuore e già manifestata ai Commissari durante la manifestazione di martedì, e ribadita al termine di una drammatica riunione del Coordinamento del Terzo Settore che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle famiglie, chiaramente molto preoccupati per il futuro dei propri congiunti».

In quella occasione i Commissari dissero alle organizzazioni del terzo settore ed alle famiglie che avrebbero fatto tutto il possibile per scongiurare la chiusura dei servizi.

«Sappiamo», continua il comunicato, «perché così ci hanno detto, che i Commissari stanno lavorando ad una possibile soluzione che ci comunicheranno martedì prossimo. Aspettiamo con speranza tale proposta, ma ribadiamo che le nostre richieste sono precise e non possono essere modificate, proprio perché rappresentano il minimo indispensabile per garantire la sopravvivenza di organizzazioni che hanno superato da tempo il limite massimo di sopportazione».

Due le richieste del Terzo Settore:

  • Un piano di rientro sostenibile con un congruo pagamento immediato rispetto al pregresso
  • Il mantenimento di tutti i servizi attuali, senza taglio alcuno, e la garanzia del pagamento del corrente

«Abbiamo letto che la Regione sta immaginando possibili strade per aiutare il Comune in questo momento particolarmente difficile. Ci auguriamo che lo sforzo congiunto porti ad una definizione positiva di questo momento terribile, ma le proposte e gli annunci si dovranno concretizzare in dati certi ed impegni precisi. Se così non sarà, la chiusura purtroppo sarà inevitabile».

«Sono in gioco i diritti dei cittadini più deboli e fragili», conclude la nota a firma del portavoce del Coordinamento, Luciano Squillaci, «minori, disabili, anziani, persone che dal 28 marzo si potrebbero trovare senza alcuna risposta a bisogni primari di assistenza.Non possiamo accettare che in questa città si abbassi ulteriormente il livello di risposta alle esigenze dei più deboli.Per tale motivo il Coordinamento, insieme ai familiari ed agli operatori dei servizi, insieme ai sindacati che stanno accompagnando dalla prima ora la nostra battaglia ed a quanti vorranno raccogliere il nostro grido di dolore, continuerà a combattere perché i diritti negati a questi ultimi, sono diritti negati a tutti noi».

Via|Vita.it