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domenica, febbraio 21, 2010

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L'inno de noartri… Italia amore mio

pupo-emanuele-filiberto-luca-canonici

Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici

Perché la canzone del principino fa tanto incavolare gli italiani? Il pubblico di Sanremo 2010, quello che sta partecipando alle serate tenute all'Ariston, su una cosa si è trovato d'accordo: fischiare l' "inno nazionale" composto da Emanuele Filiberto!

E a leggere e ascoltare il pezzo, non li si può davvero biasimare. La canzone, di cui sotto troverete il testo, potrebbe essere vista come l'inno nazionale de noartri, di quelli che da questa nazione hanno qualcosa da farsi perdonare o hanno bisogno di trovare un modo per farsi amare. E qual è il modo migliore di arrivare dritti nelle case della gente se non quello di andare a Sanremo, da raccomandato, e utilizzare parole cariche di retorica. E il pubblico dell'Ariston si è sentito preso in giro da questa strumentalizzazione forzata del patriottismo manieristico.
Non si capisce però come i telespettatori abbiano riammesso la canzone, esclusa durante la prima sera dalla gara e confermata ieri, dopo che il ct della nazionale di calcio Marcello Lippi è salito sul palco, contravvenendo al regolamento di Sanremo.

Insomma, "Italia, amore mio" rischia pure di trionfare o aggiudicarsi un podio. E anche i militanti di destra e sinistra si trovano d'accordo sullo scempio che significherebbe far trionfare una canzone del genere, in un Sanremo peraltro gradevole, che ha vinto sin dalla prima serata la battaglia degli ascolti.

Filippo Rossi, direttore della rivista online della fondazione di Gianfranco Fini Farefuturo, ha annunciato uno sciopero della fame se "Italia, amore mio" arrivasse prima, definendo il brano "un inno imbarazzante, nazional-trombonesco". "Attenzione – ha dichiarato Rossi-: non sarà uno sciopero della fame per protesta. È uno sciopero che nasce dalla vergogna. Sarà uno sciopero della fame tutto culturale e soprattutto politico. Perché c'è qualcuno che deve far capire al Paese che a destra, in Italia, c'è anche altro rispetto a una retorica patriottarda e vuota. C'è qualcosa di diverso da chi si riempie la bocca di patria, religione, famiglia; qualcosa di diverso da chi si riempie la bocca di ideali e valori senza declinarli nella realtà. Lo ha detto Michele Serra: Italia amore mio riesce a rendere ridicola la destra. E allora, è da destra che bisogna reagire. Perché un inno alla patria è una cosa seria. Sciopero della fame, allora. E chi è d'accordo, segua".

Anche il coordinatore nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del Pdci-Federazione della Sinistra, Flavio Arzarello afferma che "lo pseudopatriottismo inscenato venerdì, peraltro contro il regolamento, è davvero un'offesa alla nostra Repubblica. È scandaloso, inoltre, che il ct della Nazionale italiana si presti a queste sceneggiate con l'unico scopo di riabilitare i Savoia agli occhi degli italiani. È evidente che la Rai ha deciso, contro il sentire del pubblico, che debba vincere il trio: purtroppo perderà la nostra Costituzione". E la critica giunge anche dall'associazione di telespettatori cattolici Aiart: "Con il trio Pupo-Filiberto-Canonici altro che canzone nazionalpopolare! Siamo veramente alla banalizzazione della musica - dice il presidente Luca Borgomeo -. Ma purtroppo la gente, anche per effetto della tv commerciale, è stata abituata a questo. Sinceramente riteniamo improbabili i dati sugli ascolti".

Vedremo come finirà!
Testo della canzone "Italia, amore mio"
Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro,
nel sentimento che ci unisce, intorno alla nostra famiglia.
Io credo nelle tradizioni, di un popolo che non si arrende,
e soffro le preoccupazioni, di chi possiede poco o niente.
Io credo nella mia cultura e nella mia religione,
per questo io non ho paura, di esprimere la mia opinione.
Io sento battere più forte, il cuore di un'Italia sola,
che oggi più serenamente, si specchia in tutta la sua storia.
Sì stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.
Io, io non mi stancherò, di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.
Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia,
chiudevo gli occhi e immaginavo, di stringerla fra le mie braccia.
Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente,
ma chi si può paragonare, a chi ha sofferto veramente.
Sì stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio
Io, io non mi stancherò, di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio
Io credo ancora nel rispetto, nell'onestà di un ideale,
nel sogno chiuso in un cassetto e in un paese più normale.
Sì, stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.



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1 commento:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie