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venerdì, dicembre 06, 2013

Nelson Mandela (RIP), ecco le sue frasi celebri

NELSON MANDELA (RIP) | Un uomo, un sogno, un presente più umano. Non e' morto, e' entrato in una dimensione maggiore, adesso si trova ovunque. Onore i gloria al grande uomo che fu, che è, e che continuerà ad essere!
-> Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013
"Una buona testa e un buon cuore sono sempre una combinazione formidabile."

Nelson MAndela (2)

 

Ecco alcuni passaggi dal libro "Io, Nelson Mandela - Conversazioni con me stesso" edito da Sperling&Kupfer .

DAL MANOSCRITTO AUTOBIOGRAFICO SCRITTO IN CARCERE
- "Solo i politici da tavolino sono immuni dal commettere sbagli. Gli errori sono insiti nell'azione politica
- "Ho sviluppato una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione"

DAL TACCUINO DEL 1962
"Cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile"

DA UNA LETTERA A SEFTON VUTELA, 28 LUGLIO 1969
"Devo confessare che, per quanto mi riguarda, la minaccia della morte non ha mai suscitato in me il desiderio di fare il martire [...] La voglia di vivere non è mai scomparsa"

CONVERSAZIONE CON RICHARD STENGEL
"Ci portavano alla cava a scavare calce. E' una operazione difficile, perché devi usare un piccone. La calce è stratificata nella roccia. Quando trovi uno strato di roccia, per estrarre la calce devi romperlo.... Loro ci mandavano là per dimostrarci che stare in prigione non è facile... Non è mica una passeggiata. Mentre lavoravamo, cantavamo canzoni sulla libertà e tutti ne erano ispirati".

INEDITO DELL'AUTOBIOGRAFIA
"La nostra non era una lotta ai bianchi in quanto tali ma alla supremazia bianca, una politica pienamente rispecchiata dalla composizione razziale delle principali strutture organizzative e governative a livello nazionale, provinciale e locale"

APPUNTI DI UNA RIUNIONE, 16 GENNAIO 2000
"Il compromesso è l'arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici"

mercoledì, novembre 20, 2013

NUOVI MERCATI | 140 imprese italiane scoprono via web l'Angola, Unioncamere Emilia-Romagna

140 imprese italiane scoprono

BOLOGNA, 19 NOV - Un seminario online che ha permesso a 140 imprese, di cui 52 dell'Emilia-Romagna, di guardare alle nuove opportunità economiche offerte da uno dei Paesi più in ascesa dell'Africa, l'Angola. E' 'webinar', previsto nell'ambito del progetto 'L'internazionalizzazione a portata di click', ideato dal ministero degli Esteri e dall'Unioncamere Emilia-Romagna, per favorire nuove opportunità di conoscenza dei mercati.

Le imprese si sono collegate via web con la capitale Luanda, e hanno dialogato a distanza con potenziali interlocutori, esponenti delle associazioni di categoria e di istituzioni, per scoprire come avvicinarsi nella maniera più efficace a quel mercato. L'Angola è stato infatti il Paese africano con la crescita più elevata, trainata principalmente dal commercio di diamanti e dall'estrazione petrolifera (copre il 95% dell'export e l'80% delle entrate statali), con una crescita del Pil nel 2012 dell'8,4% (15esimo Paese al mondo).

''L'Angola è il terzo partner commerciale dell'Italia nell'Africa sub-sahariana - ha detto Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna - E' il Paese che sta registrando il più elevato livello di sviluppo nell'area e si sta ponendo l'obiettivo di diversificare le proprie attività produttive. E' proprio questo fattore a costituire un valido presupposto per il consolidamento della presenza italiana nel Paese''. (ANSA)

martedì, novembre 19, 2013

PALA KIZOMBA | Ogni sabato a Roma Pala Cavicchi, con Kizomba Romana (KR)

Focus on waht you wnat

PALA|KIZOMBA – Afro Sensual Feelings

Info: Group –> https://www.facebook.com/kizomba.romana

sabato, ottobre 26, 2013

PALA KIZOMBA – Ogni sabato al Palacavicchi, by Kizomba Romana | Afrolatin . Sensual . Feelings

ESTA NOCHE... TODOS LOS SABADO..ORE 22.20

PALA KIZOMBA - Kizomba Romana

...STAGE GRATUITO DI KIZOMBA, SEMBA, KUDURO, BACHATA NELLA SALA PALA2 AFROLATIN SENSUAL FEELINGS..

DJ SET MASSACRE JR (angola)

CON -----David Pacavira (Angola) Barbara Barros (Brasile/Italia) Alex Vunda (Angola) Ilaria Tag (Italia) Gianni Crazysalsa (Italia) Carlos Soma (Angola) Luana Crazysalsa (Italia) ..

NO TE LO PIERDASSSS!!!!

Cfr: https://www.facebook.com/kizomba.romana

mercoledì, ottobre 09, 2013

Africa 2013: Moody's, il continente ha performances economiche tra le migliori al mondo

Luanda (Angola), 8 ott. - L'Africa e' la regione "tra i migliori interpreti a livello globale" vista "la crescita del 5-6% dei prossimi anni". E' quanto si legge in un rapporto diffuso oggi da Moody's che fa il punto sull'emissione di bond da parte di paesi africani. "Sei dei dieci paesi che raggiungeranno la crescita piu' alta fra il 2013 e il 2018 si trovano in Africa - scrive Moody's - e nonostante ci siano ancora disparita' fra i paesi africani, la crescita globale del continente e' sostenuta da alcune variabili chiave fra cui l'aumento degli investimenti diretti stranieri, la forte domanda interna sostenuta dal reddito pro capite crescente e l'aumento dei prezzi delle materie prime". 

Moody's plaude anche alla riduzione del debito attuato da molti paesi africani. "Il debito medio dei governi della regione e' sceso a poco piu' del 35% del Pil a fine del 2010 - si legge nello studio - mentre nel 2002 era al 67% del Pil". 

Condizioni positive che rendono "appetibili" i titoli africani. 

L'agenzia di rating ricorda poi che entro qualche anno Angola, Camerun, Kenya, Uganda e Mozambico lanceranno il loro primo bond sul mercato internazionale. "Abbiamo identificato questi 6 paesi nell'Africa subsahariana - prosegue il rapporto - si tratta di paesi che emetteranno almeno 500 milioni di dollari ciascuno il che permettera' loro di entrare nell'Emerging market bond index di Jp Morgan, cosa che non solo dara' loro visibilita' ma fissera' dei paletti per quelle imprese e banche locali che puntano al mercato internazionale".

sabato, settembre 21, 2013

Roma Kizomba Festival (RKF) | 6-8 Giugno 2014 | AFROlatinfeelings

ROMA KIZOMBA FESTIVAL | DAL 6-8 GIUGNO 2014
Mobile: 320.5320.188 - 338.4994.766
E-mail: kizomba.roma@gmail.com

Roma Kizomba Festival 6-8 giugno 2014

DALL'ANGOLA AL MONDO | Così la Kizomba, il Semba, il Kuduro corrono sulle strade dell'Italia. Per dar un senso a questa storia, per rendere queste esperienze ancora più ricche, ancora più significative e più interessanti, Kizomba Romana & Partners organizzano il primo ROMA KIZOMBA FESTIVAL. Oltre il ballo, la cultura e la tradizione vissute in prima persona.

Dal 6 al 8 giugno 2014, la Kizomba invaderà ogni angolo di Roma. Con spettacoli, dimostrazioni, stages e "Grandes Farras" all'angolana.

Programma, partecipanti, feste in aggiornamento
Stages di Kizomba
Stages di Semba
Stages di Kuduro & Afro-House
Stages di Bachata
Stages di Afro 1,2,3
Stages di Rumba
Working Progress

Cfr: https://www.facebook.com/events/427345787377794

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Kizomba Romana Eventi (KR), organizzazione impegnata dal 2007 per diffondere la vera Kizomba, Semba, Tarraxinha, Kuduro - Afro|House ed altri balli Afro ✮✮✮
Mobile: 320.5320.188 - 338.4994.766
E-mail: kizomba.roma@gmail.com
Web: https://www.facebook.com/kizomba.romana
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lunedì, settembre 16, 2013

ROMA 2013/2014 – Corsi di Kizomba base, elementare e avanzato con Kizomba Romana (KR)

ROMA | Corsi di Kizomba con "Kizomba Romana", organizzazione nata nel 2007 per diffondere la cultura angolana in Italia e Europa in generale.

Per 2013/2014 i migliori corsi, le migliori location e tante serate.
Corsi di Kizomba 2013 - Cfr. subito: https://www.facebook.com/kizomba.romana

ROMA | VI CONSIGLIAMO a tenere d'occhio i corsi targati Kizomba ROMANA (KRS) . "Il valore dell'autenticità, l'energia della passione, il piacere di conoscere cose nuove, veramente nuove".

Maestri: David Pacavira; Barbara Barros; Alex Vunda; Dj Massacre; Ilaria Tag

-<| Kizomba, Semba, Kuduro, Afro - House, Afro modern fusion.|<-
Per info: 3205320188

Group - bordau[7]

sabato, settembre 14, 2013

SIRIA|GEOPOLITICA 2013 | Se la Russia risorge sulle cenere della Siria e della leadership di Barack Obama

mercoledì, settembre 11, 2013

COOPERAZIONE MILITARE ANGOLA/ITALIA | L'Industria bellica italiana trova la giusta opportunità per entrare nel mercato angolano.

Cooperazione Italia/Angola: Il progetto tra Abruzzo e l’Angola denota il livello scientifico e tecnologico dell'Istituto zooprofilattico Caporale

Pescara, 11 set. "Il progetto tra Abruzzo e Angola denota il livello scientifico e tecnologico dell'Istituto zooprofilattico Caporale ma anche il ruolo fattivo della Regione in tematiche di interesse di portata globale, come la tutela della salute". Lo ha dichiarato l'assessore alla Prevenzione collettiva, Luigi De Fanis, intervenendo oggi alla conferenza stampa di presentazione del protocollo d'intesa tra Regione Abruzzo e le due province della repubblica dell'Angola, Huìla e Namibe, alla presenza del presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, del consiglio regionale, Nazario Pagno, e della delegazione dello Stato dell'Africa centrale.

"Il progetto, sotto l'egida della Regione Abruzzo - conclude De Fanis - mette in sicurezza, attraverso il controllo della carne e dei derivati, circa 3.5 milioni di persone, grazie a procedure di anagrafe bovina, attività di laboratorio e macellazione di animali".

L'assessore De Fanis parteciperà domani alla visita della delegazione della Repubblica dell'Angola all'Istituto zooprofilattico a Teramo prevista per le ore 10.00.

martedì, settembre 10, 2013

COOPERAZIONE ANGOLA/ITALIA - Educazione sanitaria, veterinari dell’Angola all’IZS di Teramo

Verranno a studiare e informarsi a Teramo su prevenzione e assistenza sanitaria i medici angolani. Il 12 settembre è infatti prevista in città la visita di una delegazione delle Province angolane della Huila e del Namibe. Ad accoglierli, i rappresentanti dell'IZS di Teramo, con i quali i veterinari africani hanno stipulato un'intesa. A partire dalle ore 10, nella sala convegni del CIFIV di Colleatterrato Alto si terrà quindi l'incontro con i vertici dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale e le autorità del territorio abruzzese e molisano (anche il Governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha confermato la sua presenza).

Nel pomeriggio la delegazione si sposterà nei laboratori della sede centrale: "La visita della delegazione angolana, composta da politici, amministratori, medici e veterinari, fa seguito ad un protocollo d'intesa firmato nell'agosto del 2010 a Lubango: in Angola il Presidente del Consiglio Regionale dell'Abruzzo Nazario Pagano e i rappresentanti istituzionali delle Province della Huila e del Namibe si sono impegnati in una serie di interventi congiunti in ambito socio-sanitario ed educativo. A maggio scorso - si legge ancora in una nota dell'IZS - anche quattro esperti dell'IZSAM si sono recati in Angola dove hanno incontrato i vice governatori del Namibe e della Huila i quali hanno espresso la volontà di attivare in tempi brevi il progetto e di garantire gran parte della copertura finanziaria.L'incontro del 12 settembre ha lo scopo di approfondire la reciproca conoscenza anche attraverso la presentazione delle peculiarità dell'IZS dell'Abruzzo e del Molise, nonché esaminare possibili ambiti di ulteriori collaborazioni".

Nel corso della visita sarà presentato inoltre un progetto integrato che verrà avviato nei prossimi mesi, per il miglioramento della Salute Pubblica attraverso la lotta alle malattie trasmesse all'uomo dagli animali e dagli alimenti derivati. La gestione logistica del progetto è affidata alla ONLUS Marco Di Martino di Pescara che opera da 11 anni nel territorio angolano: "L'IZSAM fornirà assistenza tecnica ai Servizi Veterinari delle due province interessate. Nello specifico - conclude il comunicato - si occuperà della formazione in Italia e in Angola di tecnici di laboratorio, ispettori di porto ed aeroporto, ispettori di mattatoio e addetti all'identificazione degli animali. L'Istituto di Teramo curerà, inoltre, l'identificazione dei bovini e la fornitura del relativo sistema informatico di gestione, il recupero di mattatoi rurali e il ripristino di un laboratorio nella città di Namibe da dedicare all'Igiene degli alimenti".

Teramonews

sabato, agosto 31, 2013

SIRIA 2013 | MA PERCHÉ NON VACCI TU? | Risposta a Eric Jozsef, di Francisco Pacavira

Cartoon di Economist

Una risposta soft al giornalista francese, Eric Jzsef, in merito al suo articolo sulla rivista Internazionale: “Salvare i siriani”.

Mio caro, guarda che sei ancora in tempo a partecipare dall'intervento e posteriore occupazione. Caro Eric, hai scritto per la gente sbagliata. I lettori di questa rivista, quelli veri, che la comprano e hanno una collezione a casa, non sono guerrafondai, nemmeno appoggiano gli interventi "avventurosi" basati su prove tuttora da conoscere.

Chiedi perché si faccia qualcosa, comincia tu: chiama l'egregio PR francese e presentati come volontario. Dopo l'intervento, segue gli sviluppo e raccontaci quante vite umane hai salvato.

Su, forza!

Però ricordati, ogni vita ha lo stesso valore delle altre. Non esistono morti speciali, né vivi superiori. Per cui, ogni volta che giustifichi/fondamenti la realizzazione di una guerra, pensala anche in casa tua. E' facilissimo fare l'eroe sul di dietro degli altri.

Lo sai, tuttora la Libia è in preda al caos. La gente continua a morire, la nazione non esiste più, il paese ha perso la sovranità: lo sai chi ha argomentato l'urgenza di quell'intervento? Ecco... portalo sulla coscienza.

Mio caro Eric, usa la tua bella intelligenza per la pace, per il dialogo, per il vero sviluppo dei popoli e delle società. A proposito, la guerra in Mali, ha anche lo zampino francese. Ti ricordi? Logico di sì. Hai coscienza di quanti reperti storici di incalcolabile valore l'Africa ha perso nelle biblioteche del Timbuctù? Sono sicuro che segui tutte le guerre francesi, allora non venga a raccontarci balle.

Con i soldi di queste guerre, se ci fosse l'interesse vero, potresti modernizzare la Francia, finire con ghetto degli stranieri, aiutare i paesi in difficoltà, come la Grecia e non solo. Con i soldi di queste guerre potresti cambiare/migliorare la vita di tanti francesi e se la solidarietà continua un valore diffuso tra i francesi, potresti aiutare tanti popoli che patiscono la fame, non solo quella di cibo, ma anche quella di cultura.  

Con tutto il rispetto,
ma mi faccia il piacere. 

Francisco Pacavira

venerdì, agosto 30, 2013

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia'', por Francisco Pacavira

Silvio Berlusconi e democrazia italiana 2013

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia''. Il video http://larep.it/15n9Mvq


La politica italiana è assai "plumbea", per non dire criptica, per i comuni mortali, come giovani i pensionati senza presente degno né futuro promettente. Il paese muore lentamente, mentre la classe politica focalizza i propri sforzi nelle ingegnerie di mantenimento di "benesses pessoais".

Non c'è nessuna novità, potresti ovviamente affermare, così come potrei giustificare dicendo che "tutto il mondo è paese", ma non è il caso. Non possiamo continuare a paragonare il belpaese con i paesi di recente guerra, con i paese fino a pochi giorni definiti "terzo mondo". L'Italia è l'Italia, come ogni paese è quello che è, dotato di una storia singolare nonché realizzazioni invidiabili. Proprio per questo, urge uno scatto d'orgoglio, urge una rinascita, urge, urge, urge.

CMQ SIA, chi sono io per criticare? Chi sono io per giustificare? Per ognuno di noi, la propria patria, come le nostre madri, sono intoccabili. Ma per uomini e donne di alto profilo, le critiche costruttive, le osservazioni cariche di valori, valgono le reazioni che possono suscitare. L'Italia merita di più, ma questo di più dipende dei giovani. Se i giovani, se i giovani ITALIANI continueranno a dormire, se i giovani italiani continueranno a scaricare il barile ai vecchi, allora nulla cambierà.

Fratello, non indignarti solamente. Faccia qualcosa. Che pensi cominciare la tua lotta informandoti di più? L'informazione svolge un ruolo importante sia nella costruzione, sia nella ricostruzione di una società, di un paese. Niente è perso, ci mancherebbe, ma con questo andazzo, l'Italia sta perdendo la velocità di crescita e/o mantenimento del benessere dei propri cittadini; l'Italia sta perdendo il treno della modernità in relazione ai suoi principali partners; l'Italia sta perdendo la forza dei suoi migliori figli, che non sentendosi accolti né considerati immigrano.

Oh Italia...

VIA | #fpb aka #angola2017

#italia #democrazia #ue #europa #giustizia #silvioberlusconi #governoletta #pdl#pd #giovani #unita #ilsole24ore #larepubblica #lastampa #ilmanifesto #startup#sviluppo #unioneuropea #napolitano #roma #milano

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia'', por Francisco Pacavira

Silvio Berlusconi e democrazia italiana 2013

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia''. Il video http://larep.it/15n9Mvq


La politica italiana è assai "plumbea", per non dire criptica, per i comuni mortali, come giovani i pensionati senza presente degno né futuro promettente. Il paese muore lentamente, mentre la classe politica focalizza i propri sforzi nelle ingegnerie di mantenimento di "benesses pessoais".

Non c'è nessuna novità, potresti ovviamente affermare, così come potrei giustificare dicendo che "tutto il mondo è paese", ma non è il caso. Non possiamo continuare a paragonare il belpaese con i paesi di recente guerra, con i paese fino a pochi giorni definiti "terzo mondo". L'Italia è l'Italia, come ogni paese è quello che è, dotato di una storia singolare nonché realizzazioni invidiabili. Proprio per questo, urge un scatto d'orgoglio, urge una rinascita, urge, urge, urge.

CMQ SIA, chi sono io per criticare? Chi sono io per giustificare? Per ognuno di noi, la propria patria, come le nostre madri, sono intoccabili. Ma per uomini e donne di alto profilo, le critiche costruttive, le osservazioni cariche di valori, valgono le reazioni che possono suscitare. L'Italia merita di più, ma questo di più dipende dei giovani. Se i giovani, se i giovani ITALIANI continueranno a dormire, se i giovani italiani continueranno a scaricare il barile ai vecchi, allora nulla cambierà.

Fratello, non indignarti solamente. Faccia qualcosa. Che pensi cominciare la tua lotta informandoti di più? L'informazione svolge un ruolo importante sia nella costruzione, sia nella ricostruzione di una società, di un paese. Niente è perso, ci mancherebbe, ma con questo andazzo, l'Italia sta perdendo la velocità di crescita e/o mantenimento del benessere dei propri cittadini; l'Italia sta perdendo il treno della modernità in relazione ai suoi principali partners; l'Italia sta perdendo la forza dei suoi migliori figli, che non sentendosi accolti né considerati immigrano.

Oh Italia...

VIA | #fpb aka #angola2017

#italia #democrazia #ue #europa #giustizia #silvioberlusconi #governoletta #pdl#pd #giovani #unita #ilsole24ore #larepubblica #lastampa #ilmanifesto #startup#sviluppo #unioneuropea #napolitano #roma #milano

mercoledì, agosto 28, 2013

SIRIA | LIBIA– Dalle guerre agli sbarchi in Sicilia; Scatta la rabbia di certi cittadini, di Francisco Pacavira

ALCUNI PARLANO DI INVASIONE, altri di colonizzazione, altri ancora di buonismo all'italiana: quanta tristezza nell'uso improprio delle parole.

GUERRA in siria, egitto, libia - sbarchi

Quello che vediamo con tristezza disarmante è la semplice conseguenza delle GUERRE che fanno per "distruggere/disarticolare/eliminare" i Governi che non collaborano con"noi", che non danno spazio alle "nostre aziende", che non comprano i "nostri prodotti, tra cui le arme". Sono conseguenze di guerre promosse anche da te. Vedi la questione Siria? La maggior parte dei commentatori, persino di Repubblica, è favorevole ad un intervento militare. Gli ipocriti lo chiamano "intervento chirurgico", "guerra lampo", "guerra umanitaria" ed altre zozzerie linguistiche per storpiare la realtà già distorta del consumismo sfrenato.

Cari miei, le guerre distruggono, gli interventi "chirurgici" uccidono il paziente e i loro parenti; le guerre lampo durano anni (Cfr. Iraq, adesso Libia); le guerre umanitarie sono le più disumanizzanti che la normale mente umana può concepire.

CHE DIRE? Bisogna schierarci contro le guerre. Sono le ultime azioni che un popolo, che un uomo deve ricorrere quando non esistono più soluzioni. E qualora arrivasse a questo stato di cose, bisogna comunque cercare di dialogare. TUTTE le guerre finiscono solamente col dialogo, altrimenti la guerra non è finita. Solo il dialogo, ed in casi come questo, solo la POLITICA "DISINTERESSATA", solo la diplomazia internazionale può fare qualcosa. Il resto sono le stesse balle che conosciamo, le stesse storie di massacri, le stesse cronache di distruzioni e "fine della storia" per certe nazioni.

La questione della Libia dovrebbe pesare per una certa classe politica italiana, per i lettori più informati, sanno di cosa parlo. Dinanzi alla crisi siriana, non bisogna indugiare nel dire NO ALLA GUERRA, non bisogna aspettare per vedere cosa fanno gli altri: OGNI POPOLO HA I PROPRI PROBLEMI (Cfr. IMU, IVA, SCUOLA, SANITÀ), bisogna dire no.
Infine, urge un (re)mobilizzazione della società civile. Il consumismo ha distrutto persino la coscienza civile di un tempo. Oggi la maggiore parte dei cittadini è propensa ad accettare nuove guerre, nuove spese militare, nuove missioni di "pace", anche quando mancano soldi per la sanità, per non dire per: quand'anche mancano soldi per mangiare. STOP WAR.
“Tutto è perduto con la guerra, tutto può essere salvato con la pace” (Pio XII).

OBS. Nella foto, l'ultimo sbarco in Sicilia. Circa 400 immigrati, tra siriani, egiziani ed iracheni.

VIA | #fpb

#siria #iraq #italia #sicilia #immigrazione #immigrati #migrazione

lunedì, agosto 26, 2013

SIRIA 2013 | Il diritto della forza nell'esportazione della morte?!


La guerra è il maggiore business umano - SIAMO ANIMALI

Leggo certi commenti che mi tolgono il fiato, mi lasciano allibito per non dire terrorizzato. Come può nell'Italia di oggi spopolare tanta gente vuota? Sagoma di persone che distinguono l'importanza delle morti. Ogni persona che muore è una perdita. Non importa se per armi chimiche o bombe. Tutte le morti assurde vanno condannate. Alla prima domanda, esiste una risposta: sono i frutti dell'infinita propaganda, dalle tv, ai giornali, finendo nei social media.

La propaganda non smette di creare nuovi cittadini/zombie. Riflettiamo insieme: dopo le guerre umanitarie in l'Iraq (oltre 174,000 morti - iraqbodycount.org; tuttora si muore), Afghanistan (tuttora si muore), Libia con migliaia di morti e distruzione totale del paese (tuttora si muore), i cittadini/zombie già appoggiano una nuova guerra?! Ma dove andremo a finire?

Ora capisco sempre di più l'importanza di una buona scuola media/superiore, e soprattutto delle università serie e rigorose. Ormai manca il senso critico delle cose degli eventi; manca la capacità di usare la propria testa e le proprie sintesi. Queste assenze, queste mancanze, sono alla base dell'attuale crisi dell'Occidente in genere e dell'Italia in particolare.

Una guerra chiama l'altra. In realtà, le guerre non finiscono mai: quando si cessano i combattimenti, si aprono altri campi, perché si tratta anzitutto di un business e l'industria della morte non si ferma mentre i cittadini/zombie appoggiano ogni intervento sulla pelle dei più deboli. Le persone normali dovrebbero essere contro ogni guerra, visto che la soluzione di ogni conflitto è politica e non bellica. Alla fine, bisogna cmq fermarsi per parlare: in Afghanistan, nonostante i tutto, la NATO/GOVERNO/TALEBANI si siedono spesso per parlare, per cercare una soluzione POLITICA al conflitto. Perché non l'hanno fatto prima? Avrebbero evitato tante perdite umane. Secondo te, perché solamente adesso?

Cari miei, vi invito a guardare questo autorevole video. Una eloquente finestra circa: LA SIRIA, L'INUTILE GUERRA, LE POSSIBILI CONSEGUENZE REGIONALI E MONDIALI. http://tinyurl.com/meh5pwl

Via | FPB

venerdì, agosto 23, 2013

COOPERAZIONE ITALIA/ANGOLA | Crescono vistosamente i rapporti commerciali tra i due paesi

Cooperacao Angola e Italia

ITALIA IN ANGOLA. I vari giornali hanno titolato: “C'è sempre più Italia in Angola”. In effetti, colgono nel segno l’attualità delle relazioni tra i due paesi. Dati alla mano, crescono vistosamente i rapporti tra il belpaese e l’Angola - il mio -, soprattutto sul versante economico-commerciale. Lo conferma la Confindustria, le ambasciate dei due paesi, ed ovviamente il Ministero dell’Economia angolano.

A prova di questo, si è conclusa da poco la Fiera internazionale di Luanda (FILDA), a cui hanno partecipato per la prima volta, oltre una decina di aziende italiane. L'appuntamento commerciale va assumendo un’importanza sempre maggiore nel contesto africano e internazionale. Tanto che per la prima volta si sono superati i mille espositori. La presenza italiana è stata supportata dall'ambasciata italiana a Luanda.

NUOVE PROSPETTIVE. Il 29 ottobre del corrente anno, si terrà a Luanda, l'Angola international forum, la prima conferenza internazionale sullo stato e le prospettive dell'industria angolana. I temi principali saranno le prospettive e le opportunità di investimento e lo sviluppo delle infrastrutture nei settori: oil & gas; mining; energia, acqua e risanamento; agro-industria e industria della trasformazione; trasporti e logistica.

In questo contesto, l’Angola vuole attrarre aziende europee - italiane, spagnole e portoghesi in particolare - come ha spiegato il consigliere del ministro dell'Economia di Luanda, Licinio de Freitas Vaz Contreiras, il quale ha aggiunto che ci saranno benefici importanti e condizioni favorevoli per gli investitori. I settori chiave saranno l'agricoltura, l'agro industria, la produzione di materiali per la costruzione e i servizi di supporto a queste aree, ambiti nei quali l’Italia ha molto da vendere in questo momento di piccola ripresa.

Via | #fpb aka #angola2017

#angola #italia #roma #luanda #business #aif #ue #africa #sviluppo#cooperazione #larepubblica #ilsole24ore #lastampa

martedì, agosto 20, 2013

COOPERAZIONE MILITARE ANGOLA/ITALIA | L'Industria bellica italiana trova la giusta opportunità per entrare nel mercato angolano.

Teconologie italiana per l'Angola

A novembre, del corrente anno, l'Angola organizzerà la prima "Fiera Angolana dell'Industria e della Difesa". Per l'Angola una grande opportunità di scambio, di conoscenza, di acquisizione di know how, ed ovviamente aggiornamento dei propri sistemi di difesa terrestre, aereo e navale. Per i vari paesi interessati, tra cui l'Italia, un'opportunità imperdibile per entrare al mercato angolana nei vari ambiti ancora in aperto.

industria italiana di difesaOgni mese arrivano a Luanda delegazioni militari che propongono accordi di cooperazione in campo militare. Solo nel giro degli ultimi mesi è arrivata una delegazione militare dal Portogallo, coordinata dal ministro della difesa, José Pedro Aguiar Branco; nel frattempo due navi da guerra russa e spagnola si sono avvicendate al largo delle coste angolane per mostrare al paese le dotazioni tecniche dei mezzi.

Ancora sulle relazioni di cooperazione militare tra i due paesi, va sottolineata l'importanza strategica dell'ultima visita in Italia, di una alta delegazione ministeriale angolana, durante la quale, ha potuto visitare le fabbriche di Finmeccanica/AgustaWestland, Fincantieri, Iveco,  ed altre. In base alle dichiarazioni del governo angolano, l'interesse è quello di allargare le forniture di varie tecnologie moderne per sopperire l'esigenza di monitorare meglio coste e confini territoriali, a fine di combattere l'immigrazione clandestina e il traffico di droga.

Via | #fpb aka #angola2017

Cfr. Altri approfondimenti
- Take dell'agenzia http://tinyurl.com/lndepw8
- Sito della Finmeccanica, i settori che interessano all'Angola http://tinyurl.com/mbowazj
- Sito dell'Agustawestland, il settore che interessa all'Angola http://tinyurl.com/lsbhb3d

#italia #angola #difesa #Finmeccanica #Fincantieri #Iveco  #military #tecnologie #Roma #cooperazione #AgustaWestland #ilsole24ore #libero #larepubblica

mercoledì, agosto 14, 2013

L’ARTE | Selezione delle migliori frasi sull’arte

Ama l’arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.
Anonimo

Arte è ciò di cui non si capisce il significato, ma si capisce avere un significato.
Anonimo

Attraverso l’arte noi esprimiamo la nostra concezione di ciò che la natura non è.
Pablo Picasso

Bisogna fare della propria vita come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.
Gabriele D’ Annunzio

L’opera d’arte può avere un effetto morale, ma richiedere ad un artista uno scopo morale significa fargli rovinare il suo lavoro.
Johann Wolfgang Göethe

L’opera d’arte è l’esagerazione di un’idea.
Andrè Gide

L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Eco

Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch’essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un’immagine di bellezza che siamo giunti a comprendere: questa è l’arte.
James Joyce

Chi gode d’una ferma autorità presto apprende che la sicurezza, e non il progresso, è la più grande lezione nell’arte del governo.
James Russell Lowell

Chi in un’arte è diventato maestro, può senza danno scordarsi le regole.
Arturo Graf

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
Albert Einstein

La creatività è permettersi di fare degli errori. L’arte, è sapere quali di questi tenere.
Anonimo

La critica è più facile dell’arte.
Plinio il Vecchio

La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto.
Oscar Wilde

Non ho mai reso la pittura un’opera d’arte. È solo ricerca.
Pablo Picasso

Se il mondo fosse chiaro, l’arte non esisterebbe.
Albert Camus

Non mi interessa l’immortalità attraverso l’arte: io non voglio morire.
Woody Allen

Non umile dinnanzi alla vita, ma umile dinnanzi all’arte!
Gabriele D’ Annunzio

Ogni forma di pensiero è senz’altro arte.
Karl Von Clausewitz

Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l’eternità
Daniel Barenboim

Ogni singola opera d’arte è l’adempimento di una profezia.
Oscar Wilde

Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima.
George Bernard Shaw

La musica è l’arte di pensare attraverso i suoni.
Jules Combarieau

La natura è rivelazione di Dio, l’arte è la rivelazione dell’uomo.
Henry Wadwoth Longfellow

Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole
Pablo Picasso

Creatività è permettersi di fare degli sbagli. Arte è sapere quali di questi sono da tenere.
Henri Adams

La più piccola cosa se fatta con amore, diventa arte.
Anonimo

La cattiva arte è molto peggiore dell’assenza d’arte.
Oscar Wilde

Credo che un vero amore per l’arte sia un dono, quanto il crearla; e può anche essere che entrambi scaturiscano dalla stessa sorgente mentale.
Bernard Berenson

Da quando il non saper dipingere è diventato un genere d’arte, giustamente sono aumentate le pretese per questo tipo di pittura.
Hans Krailsheimer

E’ solo il battitore d’asta che può ammirare egualmente e imparzialmente tutte le scuole d’Arte.
Oscar Wilde

Esistono due modi per non apprezzare l’arte. Il primo consiste nel non apprezzarla. Il secondo nell’apprezzarla con razionalità.
Oscar Wilde

Il compito attuale dell’arte è di introdurre il caos nell’ordine.
Theodor Adorno

Il corso della Natura è l’arte di Dio.
Edward Young

L’arte è la suprema manifestazione della potenza dell’uomo; è concessa a rari eletti, e innalza l’eletto a un’altezza dove l’uomo è preso da vertigini ed è difficile conservare la sanità della mente. Nell’arte, come in ogni lotta, ci sono eroi che si dedicano interamente alla loro missione e che periscono senza raggiungere una meta.
Lev Tolstoi

L’arte è lunga, e il tempo vola.
Henry Wadwoth Longfellow

Il disegno è la sincerità nell’arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto.
Salvador Dalì

Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l’opera del fato; il bene è sempre il prodotto di un’arte.
Charles Baudelaire

L’arte non è lo studio della realtà positiva, ma la ricerca della verità ideale.
George Sand

L’arte è lunga, e il tempo vola.
Henry Wadwoth Longfellow

Un’opera d’arte è soprattutto un’avventura della mente.
Eugène Ionesco

Un’opera d’arte è superiore soltanto se è, nello stesso tempo, un simbolo e l’espressione esatta di una realtà.
Guy Maupassant

L’arte è lunga, la vita breve, il giudizio difficile, l’occasione buona passeggera.
Johann Wolfgang Göethe

L’arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità.
Theodor Adorno

L’arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.
Anthony Burgess

L’arte è un appello al quale molti rispondono senza essere chiamati.
Leo Longanesi

L’arte è un frutto che cresce nell’uomo, come un frutto su una pianta, o un bambino nel ventre di sua madre.
Jean Arp

L’arte non è una forma di propaganda, ma una forma di verità.
John Fitzgerald Kennedy

L’arte è una bugia che ci fa realizzare la verità.
Pablo Picasso

L’arte è una collaborazione tra l’uomo e Dio, e meno l’uomo fa, meglio è.
Andrè Gide

L’arte è una passione.
Oscar Wilde

L’arte è una questione di virgole.
Léon-Paul Fargue

L’arte é l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
Albert Einstein

L’arte é una pausa, un incontro di sensibilitá.
Domenico Cieri Estrada

L’arte, intendendo il termine per indicare collettivamente pittura, scultura, architettura e musica, è la mediatrice e riconciliatrice di natura e uomo. È dunque il potere di umanizzare la natura, di infondere i pensieri e le passioni dell’uomo in tutto ciò che è l’oggetto della sua contemplazione.
Samuel Taylor Coleridge

L’arte non è una forza, è soltanto una consolazione.
Thomas Mann

L’arte o è plagio o è rivoluzione.
Paul Gauguin

Il pensiero e il linguaggio sono per l’artista gli strumenti della sua arte.
Oscar Wilde

L’arte è esperienza, non la formulazione di un problema.
Lindsay Anderson

L’arte ci attrae solo per ciò che rivela del nostro io più intimo.
Jean Luc Godard

L’arte migliore è quella in cui la mano, la testa e il cuore di un uomo procedono in accordo.
John Ruskin

L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, ma nel rappresentare con novità.
Ugo Foscolo

L’arte non esprime mai altro che se stessa.
Oscar Wilde

L’arte non insegna nulla, tranne il senso della vita.
Henri Miller

L’arte non riproduce il visibile; piuttosto, crea il visibile.
Paul Klee

martedì, agosto 13, 2013

Golfo Guinea: l’Angola, servono nuove forze anti pirateria

Luanda, 13 ago. - Un appello affinché' la Commissione del Golfo di Guinea (Cgg), organismo che riunisce i paesi dell'Africa subsahariana affacciati sull'Atlantico, venga aperta ad altri paesi, è stato lanciato dal presidente dell'Angola Jose' Eduardo Dos Santos durante l'ultima riunione della commissione tenuta a Malabo, in Guinea Equatoriale. “Spero che la Cgg si possa aprire ad altri paesi che accettano il suo statuto e che vogliono lottare per i suoi obiettivi - ha detto Dos Santos - in modo che questa organizzazione diventi sempre più forte”. 'E' necessario uno sforzo - ha proseguito il presidente dell'Angola - per sradicare il traffico di droga, di armi, di organi, di esseri umani così come la pirateria e gli assalti armati. Si tratta di fenomeni che minacciano l'esplorazione petrolifera off shore oltre alla sicurezza dell'ecosistema della pesca e della navigazione marittima”.

Negli ultimi mesi gli attacchi nel Golfo di Guinea si sono intensificati e i governi hanno espresso preoccupazione soprattutto per il tipo di armi utilizzate che risultano essere sempre più sofisticate .

Via|Agi

mercoledì, agosto 07, 2013

I 100 giorni di Letta e l’Italia che muore, di Francisco Pacavira

100 giorni di letta - pacavira

LA MATEMATICA NON E' UNA OPINIONE | I numeri sottostanti servono a far riflettere la classe politica italiana, gli intellettuali, e la società in generale.

ITALIA SANGUINANTE. Nel 2012 79mila italiani hanno lasciato il paese, di questi, la situazione anagrafica oscillava tra un minimo di 20 e un massimo di 40 anni. 80% dei nuovi immigrati sono laureati, e circa il 20% hanno un dottorato di ricerca. Questa emorragia di cervelli causerà danni profondi al tessuto produttivo italiano.

I 100 GIORNI DI LETTA. Dopo ‪#‎100giorni‬ l'Italia non è cambiata. Le aziende continuano a chiudere. Le opportunità per i giovanni continuano a scarseggiare, il credito alle aziende è sempre più magro, infine il potere d'acquisto delle famiglie continua a scendere. Servono segnali chiari e forti, cure da cavallo, provvedimenti utili che rispondano a bisogni reali. Cosa ha fatto il Governo Letta tuttora? Chi sta beneficiando dalla sua azione politica ed economica? Quali riforme sono state fatte? E di queste, in quale modo hanno migliorato la vita degli italiani? Se in ‪#‎100giorni‬ non abbiamo visto nulla, sarà difficile vedere il meglio nei restanti. Svegliati Letta Jr. fatti valere, se non oggi, quando?

LA SPERANZA. L'anno 1945 è stato peggiore. L'Italia ha vissuto momenti peggiori e non sarà questa crisi a distruggere il paese. Tuttavia la situazione è preoccupante. Dalla politica all'economia. Dal sistema sanitario alle università. Dall'agricoltura all'industria. Tutto è in fibrillazione, tutto è sotto tensione. Con questo andazzo, domani bisognerà ricostruirsi tutto da capo. Urge dunque che la politica torni ad occuparsi della vita reale dei cittadini. Il Parlamento torni ad essere il luogo precipuo dove si discutono soprattutto i problemi dei cittadini. Urge, inoltre, che la giustizia torni ad essere più equilibrata e credibile. L'impunità dei politici e delle forze dell'ordine deve essere cancellata. Il contrario di tutto ciò si chiama dittatura nascosta.

L'ITALIA DEVE FARCELA DA SOLA. L'Italia merita di più. Gli italiani ce la possono fare, ma hanno bisogno di una guida, hanno bisogno di punti di riferimenti forti e chiari. L'esempio nell'agire per il bene comune, servono esempi, oggi più che mai. Non sarà l'Europa a salvare l'Italia, anzi, il contrario è quello che ci siamo ormai abituati. L'Italia deve salvarsi da sola. Ma per salvarsi, la classe politica, la società civile, i vari gruppi di interessi devono fare un grande esame di coscienza. Niente è eterno, per cui la Repubblica può regredire, la democrazia sgretolarsi, e il welfare sparire da un giorno all'altro. Ecco perché, oggi più che mai, tutti sono chiamati ad interessarsi di più delle sorti del paese.

Tu, si tu, cosa fai per il bene comune? Cosa fai per l'Italia? La crisi non è finita, per cui bisogna trovare nuove forme di lavoro, nuove strade. Questi che lasciano il paese non gettano la spugna, anzi, hanno le palle. Costoro ha deciso di lottare in modo diverso. E tu, cosa farai nei prossimi giorni? Ricordati che è la forza del singolo che trasforma una società.

Cfr. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/8JI1h

FPB AKA ‪#‎KambasFPB‬

Scrittura Nera - Tutto Succede Per Una Ragione, by Francisco Pacavira

martedì, agosto 06, 2013

Cosa hanno in comune Enrico Mattei & Henry Ford? by Francisco Pacavira

Francisco Pacavira Bernardo

Come sapete, sto studiando la vita e le opere di Enrico Mattei, il visionario italiano che ha fondato l’ENI. Seguendo le sue orme mi sono trovato a leggere alcuni fatti eccellenti della vita di Henry Ford. Proprio lui, l’inventore della nota casa automobilistica americana Ford. Un’idea a caldo circa i punti di contatto tra le due personalità: tutto e due sono stati dei visionari invidiabili; i due sono stati degli incorreggibili ottimisti ed infine grandi leader.

Sia l’imprenditore e manager italiano, sia l’imprenditore e inventore americano, hanno lasciato per le presenti e future generazioni un ricco legato di saggezza e di esempi di vita. Mattei ha cambiato l’Italia, a suo modo. Ford ha cambiato l’America e l’Occidente in generale, a suo modo.

Di Ford, oggi vorrei condividere con voi una delle sue frasi di grande impatto, secondo la quale "Avere un'idea, è un'ottima cosa. Ma è ancora meglio sapere come portarla avanti". In questo momento di grandi difficoltà politiche, economiche e dunque lavorative, ogni buona iniziativa è benvenuta, ma la sostenibilità deve costituire il banco di prova. Per portare avanti nuove idee, ci vogliono nuove idee.

Scrittura Nera - Tutto Succede Per Una Ragione, by Francisco Pacavira

Milano Expo 2015: Per l’Angola, un bimbo stilizzato su una spirale il logo Paese africano

Angola-Expo-LogoLuanda, 5 ago. - Sarà una spirale con un bimbo stilizzato che tiene in mano un germoglio il logo del padiglione dell'Angola all'Expo 2015 che ha come tema generale "Alimentare il pianeta. Energia per la vita". L'immagine e' stata presentata durante una conferenza stampa a Luanda ed e' frutto di un concorso a cui hanno partecipato 85 loghi prodotti da aziende e da privati. "Il logo rappresenta le pratiche alimentari ancestrali - ha spiegato il creatore dell'opera - e la trasmissione di queste conoscenze ai diversi settori della societa' in linea con il tema scelto dall'Angola per il padiglione: 'Educare per innovare'".

L'Angola ha firmato il contratto di partecipazione all'Expo nel maggio scorso. "Il tema che abbiamo scelto mette in evidenza il contributo che l'Angola puo' dare all'innovazione in campo alimentare - ha spiegato in conferenza stampa Albina Assis Africano, commissaria del governo d'Angola per l'Expo - e questo logo rappresenta al meglio il nostro tema. Il germoglio e' proprio la conoscenza che l'Angola e' in grado di offrire e la spirale rappresenta la dinamicita' e l'evoluzione continua del popolo angolano". (AGI)

domenica, agosto 04, 2013

IGNOBILE RAZZISMO | La Torino bene discrimina gli italiani di pelle scura 4Agosto2013

Il sonno della ragione genera mostri. Questa è la chiave di lettura ai crescenti fatti di razzismo in Italia, estate 2013. Aumentano i reati, ma non gli indagati. Se gli atti  di razzismo sono tuttora perseguibili per legge, come mai non scattano nemmeno le indagini? Ho una possibile risposta: la moltiplicazione di questi reati è proporzionale alla crescita del razzismo istituzionale. Da Calderoli in poi, tutto è diventato normale.
Contro la Ministra Cecile Kyenge, non trovo parole per descrivere l’ignobilità di certi atti razzisti messi in atto dalla Lega Nord. Ormai non hanno in senso del ridicolo, e così facendo si sdoganano i comportamenti più animalesche che ogni società umana porta in sé.
Dimostratemi il contrario. Fatemi capire dove sbaglio. Scrivetemi circa lo sbaglio interpretativo. Tutto sarebbe diverso se a partire della classe politica il razzismo fosse condannato, perseguito per legge. Sarebbe diverso se in primis i politici dessero l’esempio, si impegnassero di più nella costruzione di una società multietnica, più aperta, più democratica.
Vi riporto l’ultimo atto della crescente “Onda razzista” in Italia. Nessuna regione d’Italia si salva. Gli atti di razzismo si stanno incrementando dal Nord al Sud, tutto in silenzio. Questa volta è successo nella Torino bene.

Via FPB| #kambasFPB

Il silenzio della ragione, Pacavira

L'ultimo schiaffo a Francesca, torinese con la pelle scura. E' accaduto in un negozio di calzature di un grande centro commerciale. Ma non è un episodio isolato:è accaduto anche quando cercava casa

di OTTAVIA GIUSTETTI | La Repubblica

"Qui non c'è nulla per te, non importa se hai denaro per comprare ciò che io ti posso vendere. Non importa che il mio interesse sia vendere. Per il fatto che hai la pelle scura io non voglio avere nulla a che fare con te". Lei è Francesca, una donna di 33 anni, di origini indiane, adottata all'età di quattro da una famiglia italiana. Vive a Torino da 29 anni. Lavora in uno studio legale, ha abitudini, amici, look italianissimi. Eppure il senso della risposta che si è sentita dare in un negozio di un grande centro commerciale pochi giorni fa quando è entrata per scegliere un paio di scarpe è proprio questo. Un gesto scontato prima di partire per un viaggio: scegliere qualche indumento adatto alla gita. Per Francesca non è lo stesso. Non è sufficiente che parli perfettamente la lingua, non basta che abbia un viso grazioso e occhi scintillanti e puliti. Il colore della sua pelle, in qualche luogo, la rende ancora "diversa". LEI non se ne stupisce e dice "è una cosa con cui faccio i conti da sempre, tante volte ho esitato prima di entrare in un negozio e ho preferito aspettare di tornarci con mia madre, è un fatto evidente che quando sono sola il trattamento che ricevo è diverso". Il "sentimento razzista", quello che negli anni Sessanta a Torino teneva fuori dalle case e dai luoghi di lavoro gli immigrati dal Sud, è vivo più che mai.

Potrebbe quella donna del negozio di scarpe aver risposto che non aveva nulla da venderle per qualche altra ragione se non per il fatto che il colore della sua pelle è diverso? "Ho anche provato a immaginare una ragione alternativa  -  dice Francesca  -  ma certi toni e certi sguardi sono inconfondibili, è anche umiliante doverlo ammettere, ma non c'è equivoco possibile, sono sicura". Insieme con lei era nel negozio la sorella. "Passeggiavamo per i centro commerciale e ho visto in vetrina quelle scarpe un po' tecniche che potevano servirmi per le escursioni più impegnative, ho visto che c'era anche il mio numero tra quelli disponibili e così siamo entrate. Una signora di mezza età mi è venuta incontro e mi ha chiesto cosa desideravo, io ho risposto che cercavo un paio di scarpe e lei mi ha chiesto per chi fossero. 'Per me', ho detto. Allora lei ha risposto 'mi dispiace non abbiamo niente'. Non mi ha chiesto modello o numero, mi ha liquidata così, e ha aspettato che uscissi". Nella domanda: "per chi sono?" c'è il senso dell'intera faccenda.

Francesca non l'avrebbe mai raccontato se non fosse stato per un'amica che ha provato enorme vergogna nel sentire il resoconto di una simile follia. Francesca che è uscita senza dire una parola avrebbe messo l'episodio nel cassetto delle umiliazioni sopportate con rassegnazione, una delle tante. "Sì, ho pensato che avrei ripiegato su un grande magazzino di attrezzature sportive, almeno lì ti cerchi da sola ciò che ti serve, modello e numero di scarpe, e alla cassa ci vai solo per pagare". Una soluzione accettabile, se non fosse per la ragione che la impone. Se non fosse per il pensiero che è costretta a fare una ragazza indiana che subisce la violenza di essere tenuta "ai margini" perché il suo aspetto esteriore evoca origini lontane. Che ha denaro per comprare un oggetto che desidera ma per qualche motivo le viene negato il diritto di spenderlo.

Le scuole torinesi sono felicemente multietniche da anni, i bambini e i ragazzi vivono con estrema naturalezza il fatto di avere compagni africani o cinesi, o indiani. E' una delle ricchezze della città. Come è possibile, allora, che una testimonianza come quella di Francesca riporti l'immagine di una realtà così diversa? "In effetti se devo pensare a un periodo della vita in cui ho avvertito meno la sensazione della discriminazione sono stati proprio gli anni della scuola  -  racconta lei  -  i miei genitori adottivi mi hanno iscritta in una privata pensando che l'ambiente fosse più protetto e che corressi meno il rischio di incontrare umiliazioni. La città non era ancora meta di grande immigrazione dai Paesi extracomunitari, perciò temevano che mi potessi trovare in situazioni difficili. Invece è stato un periodo molto sereno. E devo ammettere che anche nella ricerca del lavoro mi sono sentita a tutti gli effetti una cittadina italiana: ho un contratto a tempo indeterminato in uno studio legale come segretaria e mi trovo benissimo".

Poi però si verificano fatti assurdi nelle circostanze più inaspettate. "La storia delle case non date è ancora vera, per esempio. Io ho fatto una fatica incredibile a comprare l'appartamento dove vivo. Abitavo con i miei genitori a San Salvario e mi piaceva l'idea di restarci anche perché lo consideravo uno dei quartieri più multietnici di Torino. Invece era impossibile convincere i proprietari che ero una cliente affidabile. Una volta, presente l'agente immobiliare, il padrone dopo avermi vista disse che lui non la vendeva la sua casa agli extracomunitari. Io avevo persino una lettera di referenze dagli avvocati dello studio, non ci fu nulla da fare". Alla fine anche per questo Francesca ha aggirato l'ostacolo. Con pazienza, attraverso il passaparola ha trovato una casa e un proprietario senza pregiudizi. Ma è come per le scarpe, in fondo. Esiste una ragione valida per cui la conquista di un diritto indiscutibile debba passare attraverso mille porte chiuse in faccia? "No, non esiste - dice Francesca e quella che risponde è una persona che si considera privilegiata rispetto alla maggior parte degli stranieri che arrivano qui per guadagnarsi da vivere -. Non so immaginare quali fatiche e umiliazioni siano quotidianamente costretti a subire".

(04 agosto 2013)

AL VIA L’AFRICAN SUMMER SCHOOL DI VERONA | Conoscere l’Africa oggi

manifesto AFRICAN SUMMER SCHOOL - Francisco Pacavira

AFRICAN SUMMER SCHOOL | Iniziativa lodevole dall'Associazione Africasfriends che per l’occasione riporta in Italia il professor italo-camerunese Jean-Paul Pougala per abbordare varie questioni relative alla geostrategia africana tra cui:

1.La democrazia come strumento di diversione dai problemi africani

2.Il calcio come strumento di colonialismo mentale in Africa

3. 50 anni di errori strategici dell’economia africana: il caso della banana, del caffè, del cotone e del cacao

A tutti i partecipanti i miei migliori auguri.

Via FPB| #kambasFPB

ALTO PENSIERO AFRICANO IN ITALIA | E' cominciata oggi l'African summer School

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ALTO PENSIERO AFRICANO IN ITALIA | E' cominciata oggi l'African summer School. Un evento che intende cambiare l'immaginario italiano circa il continente nero. In questo momento sinistro per la democrazia italiana, nel quale il razzismo istituzionale è del tutto sdoganato, l'evento costituisce un segnale incoraggiante e di grande speranza. Abbiamo tanto da percorre, ma il primo passo ha una doppia valenza.

Il motore dell'iniziativa è Fortuna Mambulu Ekutsu, cui l'Associazione Ecumene/Onlus indirizza saluti di alta considerazione e stima, insieme ai vari ragazzi africani e italiani con una forte sensibilità sulle questioni africane.

L'OBIETTIVO dell'ASS consiste nel concorrere alla creazione di una nuova ed attuale concezione del continente africano, promuovendo una nuova imprenditorialità giovanile e multiculturale consapevole delle odierne e reali opportunità offerte dai paesi africani.
A tutti i partecipanti, tra cui la mia cara amica Mariagrazia Marvin Berillo, auguro un ricco momento di condivisione intellettuale e crescita umana.

Tanto avrei voluto esserci. Sarò comunque presente in spirito di comunione. Forza ragazzi, l'Italia, il mondo vi guarda.

Cfr: http://www.africansummerschool.org

MAI ABBASSARE LA GUARDIA | Sulla pelle della mistra ‪#‎Kyenge‬

MAI ABBASSARE LA GUARDIA | Sulla pelle della mistra ‪#‎Kyenge‬ gli spin doctor della Lega Nord sono riusciti a dare maggiore visibilità al partito che fu.

E' una vergogna, è una tristezza, è orrendamente senza senso. Se questa è la democrazia non capisco con quale "faccia" certi politologici italiani puntano il dito contro altri paesi.


mercoledì, luglio 31, 2013

Marketing - Profili professionali più richiesti e rispettivi stipendi


In questo momento di crisi tutti i giovani si trovano alla ricerca di migliori opportunità di lavoro, altri solamente di lavoro. Sì, in questo preciso momento storico, avere un lavoro è tutto che una persona normale aspira, e quando anche non si riesci ad ottenere quello che si vuole, ci si accontenta.
Oggi, con questo post, ribadisco la necessità della lotta per la realizzazione dei propri sogni. Vi parte normale che una persona competente si accontenti con primo lavoro che trova? Lo fa per far passare il tempo o per restarci a lungo? Oltre le difficoltà esiste la realizzazione, la messa in atto dei nostri migliori sogni. Tutto è possibile, tutto è possibile.
Se ti trovi in questa condizione, lottiamo insieme. 
Mi puoi scrivere su Facebook o su Google+. 

Via FPB| #kambasFPB

Obs: Marketing, i profili professionali più interessanti in Italia. L'articolo è del "Sole24Ore".


Il Sales Account è chia­mata a svol­gere un ruolo sem­pre più stra­te­gico per­ché in que­sto sce­na­rio di con­cor­renza sem­pre più glo­bale, le sue capa­cità com­mer­ciali e di pene­tra­zione del mer­cato pos­sono fare la dif­fe­renza tra la sua azienda e quelle con­cor­renti. Nella stessa con­si­de­ra­zionel’Export Mana­ger, deve essere in grado di for­nire una pro­pria visione sugli sce­nari eco­no­mici inter­na­zio­nali del set­tore mer­ceo­lo­gico in cui opera.

Il Pro­duct Mana­ger, spesso e volen­tieri un lau­reato in facoltà eco­no­mi­che, par­ti­co­lar­mente richie­sto dagli ope­ra­tori della grande distri­bu­zione orga­niz­zata, ha in genere mag­giori oppor­tu­nità di car­riera, potendo arri­vare a rico­prire il ruolo di diret­tore com­mer­ciale, la posi­zione pro­fes­sio­nale top, anche eco­no­mi­ca­mente par­lando, dell’area make­ting & sales.
Ma ora vediamo cosa inte­ressa di più a noi, gio­vani mar­ket­tari: Il Pro­duct Mana­ger e il Sales Account hanno sti­pendi in ingresso intorno ai 20/23mila euro lordi anno che vanno a cre­scere pro­gres­si­va­mente negli anni per supe­rare, oltre i 10 anni di anzia­nità, i 45mila euro (sopra i 43mila, invece, la soglia fis­sata per gli Export Mana­ger). Nel caso del Sales Account l’intero sti­pen­dio può essere però espresso sot­to­forma di bonus, men­tre per le figure di mar­ke­ting que­sto non supera in genere il 20% della retri­bu­zione annua lorda.
Tra le tante figure che com­pongo l’ecosistema del per­so­nale impie­gato nelle ven­dite e nel mar­ke­ting, e cioè Mar­ke­ting Ana­lystInside SalesJr Mar­ke­tingAssi­stente com­mer­ciale estero, ne spic­cano due in par­ti­co­lare quali pro­fes­sio­na­lità emer­genti: l’Addetto all’Ufficio Acqui­sti, che può supe­rare a fine car­riera i 33mila euro di sti­pen­dio lordo annuo, e il Trade Mar­ke­tingche facil­mente può avviarsi alla car­riera del Pro­duct Mana­ger par­tendo da una base retri­bu­tiva ini­ziale di 20mila euro che può cre­scere in 10 anni fino al tetto mas­simo dei 45mila euro.
Biso­gna rico­no­scere la gene­ra­lità di que­sti dati e il fatto che, in ogni caso, la vince l’inclinazione per­so­nale e che la retri­bu­zione non è cer­ta­mente (almeno per me) il motivo deter­mi­nante della scelta; almeno però ora si ha un qua­dro un po’ più chiaro di come gira la cate­go­ria Sales & Mar­ke­ting. Altre indi­ca­zioni?

Sviluppo Sostenibile - L'Angola presto sarà fra paesi reddito medio - Angela Braganca

Sull'Angola, un'altro articolo dell'AGI che merita la nostra attenzione.

Luanda, 29 lug. - L'Angola entro qualche anno lascera' la lista dei paesi a reddito basso e potra' essere inserita fra quelli a reddito medio. Lo ha dichiarato il segretario di Stato per la Cooperazione Angela Braganca, alla vigilia di un incontro internazionale sull'avanzamento di status del paese africano. "L'Angola negli ultimi dieci anni ha fatto degli sforzi importantissimi - ha detto Braganca in conferenza stampa - il nostro reddito pro capite e' passato da 590 dollari a 4mila nel giro di dieci anni. Oggi oltre al reddito pro capite abbiamo un grado di vulnerabilita' economica basso e un indice del capitale umano in crescita, che sono gli altri due requisiti necessari per avanzare di livello". 

Braganca afferma inoltre che la situazione economica del paese potra' ulteriormente migliorare "in relazione allo sviluppo del capitale umano nei settori della salute, dell'insegnamento basico ma anche dell'accesso all'acqua potabile". Una volta nella lista dei paesi a reddito medio l'Angola avra' diversi benefici. "Oltre al prestigio di vedere riconosciuti i nostri progressi economici - ha precisato Braganca - l'Angola avra' la possibilita' di cooperare a livello paritario con altri paesi che potranno cosi' investire piu' di quanto non facciano ora nella nostra economia" .

lunedì, luglio 29, 2013

COOPERAÇÃO ANGOLANA | O país tem dado passos largos na reconstrução do país - Luís Nguimbe

Cooperacao Angola Mundo

A cooperação desempenha uma papel estratégico no processo de desenvolvimento de uma país. Cada jovem é um Embaixador de Angola nos lugares aonde se encontra. O actual momento, constelado de enormes esperanças e frustrações, é cheio de sinais de esperança, visto que a juventude angolana não teve tantas oportunidade de mudança de vida como temos hoje.

Os jovens angolanos não estão de braços cruzados, muitos continuam lutando pela realização de sonhos básicos, aos poucos Angola está mudando.

Via FPB| #kambasFPB


Luanda - Angola tem dado passos muito largos no processo de reconstrução e construção de novas infraestruturas para o país, afirmou hoje, segunda-feira, em Luanda, o reverendo Luís Nguimbe.

Em declarações à Angop, a propósito do tema “O papel da juventude na divulgação da diplomacia angolana”, o líder religioso realçou que com o alcance da paz definitiva o país teve um crescimento significativo nos sectores económico, saúde, construção de estradas, entre outros, graças ao esforço do Executivo angolano.

Na óptica do reverendo Luís Nguimbe, apesar dos avanços económicos serem considerados, a nível internacional é necessário que o Governo priorize mais o empresariado nacional, incentivando os jovens a  enveredarem para o empreendorismo, possibilitando, desta forma, a criação de mais postos de trabalho.

Em relação ao contributo da juventude angolana na diplomacia angolana. o interlocutor sublinhou que os jovens têm dado um grande contributo no processo de desenvolvimento do país.

Neste sentido, condenou atitudes de alguns jovens que fazem manifestações para destabilizarem o país, advogando que os mesmos não devem fazer uma democracia de livros lidos, o que tem que fazer é dialogar com os mais velhos, pois muitos são considerados bibliotecas vivas.

Angola tem a sua própria história que deve ser respeitada, frisou o reverendo Luís Nguimbe.

VIA|angop

Pullman giù dal viadotto: 38 morti; Giallo sulle dinamiche della strage

Irpinia, il racconto della sopravvissuta: “E’ scoppiata una gomma, poi il volo” Nessuna traccia di frenata sulla strada. La Stampa!

AVELLINO

Il pullman fuori controllo; l’autista che tenta di rallentare contro le barriere dell’autostrada; la corsa impazzita per un chilometro; il volo di quaranta metri dal viadotto e lo schianto. È un bilancio pesantissimo quello dell’indicente del bus di amici in gita precipitato ieri sera dall’autostrada A16 a Monteforte Irpino: 38 morti (di cui tre bambini) e dieci feriti gravi. 

LA DINAMICA

Quello che resta da chiarire è la dinamica dell’incidente: per alcuni testimoni il bus avrebbe sterzato per evitare auto incolonnate nei pressi di un cantiere, per altri sarebbe scoppiata una gomma. Ma la Polstrada precisa che sul luogo dello schianto non ci sono segni di frenata: il mezzo secondo una prima ricostruzione si è trascinato lungo una barriera di cemento ed ha poi sfondato il guardrail finendo nella scarpata.

LA CORSA SENZA FRENI

Parti del sistema di trasmissione dell’autobus sono state trovate a terra oltre un chilometro prima del luogo dove è precipitato e questo rende molto probabile che il mezzo fosse già danneggiato mentre percorreva un tratto in forte pendenza. Un operatore ha visto il bus passare di fronte ai suoi occhi circa un chilometro prima del viadotto: «Andava a forte velocità e con la porta anteriore aperta o mancante», racconta. 

NESSUNA TRACCIA DI FRENATA

Una delle ipotesi è che lo sbandamento del pullman sia stato dettato da una manovra in extremis per evitare una colonna di auto bloccata da un altro incidente. Un’altra ipotesi è che si siano rotti i freni. E, mentre è stata completata la rimozione della carcassa del pullman turistico, si sta procedendo a una prima verifica sui freni e sulle gomme per chiarire la dinamica dei fatti. Molti aspetti restano da chiarire. Anzitutto la velocità del pullman in un tratto in discesa, su un viadotto che presenta una curva molto ampia. La polizia autostradale non ha rilevato segni di frenata da parte dell’autobus.Il mezzo secondo una prima ricostruzione si è strascinato lungo una barriera di cemento ed ha poi sfondato il guardrail finendo nella scarpata. 

IL TENTATIVO DISPERATO DI RALLENTAMENTO

Il personale di Autostrade per l’Italia, in ricognizione notturna per la valutazione dei danni all’infrastruttura, ha trovato a terra parte del sistema di trasmissione del pullman al chilometro 33,650, non lontano dal luogo dell’incidente. In base a queste rilevazioni si può dedurre che il pullman fosse stato danneggiato mentre percorreva l’autostrada in un tratto a forte discesa non lontano dal luogo dell’incidente. Sono inoltre state rilevate abrasioni sulla barriera laterale a circa 800 metri dal luogo dell’incidente e ulteriori abrasioni sul muro di margine destro in calcestruzzo 500 metri dopo. Altri indizi sono stati rilevati sulle barriere metalliche del margine destro, e un incidente che ha coinvolto circa 15 auto in tamponamenti di grave entità sullo stesso viadotto. È quindi probabile che l’autista abbia tentato di rallentare il mezzo fuori controllo.

LE INDAGINI

La procura di Avellino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e l’indagine sarà «a tutto campo»: gli accertamenti giudiziari saranno finalizzati a far luce non solo su eventuali responsabilità dell’autista, che è morto nell’incidente e sul corpo del quale sarà eseguita l’autopsia in giornata per stabilire se è stato vittima di un malore, ma anche sulle condizioni tecniche del pullman che aveva superato la revisione annuale a marzo scorso come spiegato dal ministro Lupi. Inoltre, sarà verificato il corretto segnalamento dei cantieri autostradali presenti nella zona. L’inchiesta potrà poi riguardare anche la qualità tecnica della barriera di protezione che è stata abbattuta dall’autobus. Intanto i rottami del bus sono stati rimossi e trasferiti in un Centro demolizione.

LA GITA DEGLI AMICI DI POZZUOLI

Fra le vittime, tre sono bambini. Dei feriti alcuni sono in gravi condizioni. Cinque i bambini feriti ricoverati in ospedale, e due di loro sono molto gravi. Un’altra dozzina di persone è rimasta ferita tra quanti viaggiavano su auto che sono state urtate dal pullman. Le bare delle vittime sono state allineate nella scuola di Monteforte Irpino, dove è già cominciato lo strazio del riconoscimento da parte dei parenti. Erano tutti amici con la passione delle gite. Ad organizzarla, «come sempre», raccontano i parenti, era stato Luciano Caiazzo, salumiere di Pozzuoli (Napoli) che, neanche un mese fa, aveva compiuto 40 anni e che è fra le vittime dell’incidente. «Gli avevamo organizzato una festa a sorpresa - racconta Anna Caiazzo, che lavorava con lui - era la sua passione organizzare gite. Fra dieci giorni dovevamo partire per la Croazia, tutti insieme, come sempre». 

I CINQUE BAMBINI IN OSPEDALE

Nessuno dei genitori dei cinque piccoli coinvolti nel tragico incidente avvenuto ieri sera sull’A16 è purtroppo al capezzale dei propri figli. A confermarlo è il direttore medico di presidio dell’ospedale pediatrico Santobono Carlo Maranelli. Potrebbero essere ricoverati in qualche ospedale oppure figurano tra le vittime. Nell’ospedale Santobono ci sono due bimbi in rianimazione: Francesca, 3 anni, molto grave, operata stanotte per una frattura al cranio che, molto probabilmente, sarà nuovamente sottoposta a intervento chirurgico per un’altra frattura. Nello stesso reparto anche un bambino, Cristoforo, anche lui ha tre anni, ed è molto grave. In neurochirurgia, non in pericolo di vita, c’è un bimbo di 10 anni con una frattura alla mandibola, fratello di Francesca. Nello stesso reparto c’è anche una femminuccia, di 4 anni, Maria, con una frattura alla tibia e al perone. L’ultimo bimba, si chiama Marianna, ha 10 anni, ed è ricoverata in chirurgia d’urgenza per una frattura alla mandibola. I bambini sono giunti nella notte nell’ospedale pediatrico napoletano dai nosocomi di Nola e Avellino. Una zia dei fratellini, scortata dalla polizia, stanotte si è recata nell’ospedale per riconoscere i nipotini. Nell’ospedale c’è un gruppo di parenti dei bambini.

IL CORDOGLIO

«È un giorno triste, non ci sono parole», ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta commentando lo schianto di Monteforte Irpino. Letta, in missione in Grecia, in segno di lutto ha annullato una visita privata prevista per oggi all’Acropoli di Atene. Cordoglio è stato espresso anche dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, «ci inchiniamo alle vittime», e dal ministro per la pubblica amministrazione Giampiero D’Alia che ha sottolineato come sia necessario «accertare la verità». Cordoglio anche dal ministro della Difesa, Mario Mauro.

OPPORTUNITA' DI BUSINESS IN ANGOLA | Governo, 260 milioni dollari per infrastrutture e energia

Una notizia di interesse generale, in modo particolare, agli amici dell'Angola. Crescono le opportunità di fare business nel paese africano, ma per tale occorrono idee creative, spirito eclettico in campo imprenditoriale, propensione all'espansione.  Ovviamente i rischi non mancano, ma costituisco l'altra parte della medaglia. 
La presente notizia e' dell'AGI, l'Agenzia d'informazione controllata dall'Eni, e diretta da Roberto Ladicicco.

Luanda, 24 lug. - Il governo dell'Angola ha stanziato 260 milioni di dollari per l'ammodernamento e il recupero di infrastrutture nel settore dei trasporti e per la distribuzione di energia e acqua nel paese. Lo ha reso noto il ministro dell'Economia Abrao Gourgel. "Considerando che la diversificazione economica e' uno degli obiettivi del governo per i prossimi anni - ha dichiarato Gourgel - l'esecutivo vuole puntare sullo sviluppo dei settori alimentari, agricolo e industriale, minerario e petrolifero". Molte delle infrastrutture del paese risultano ancora danneggiate inseguito ai 27 anni di guerra civile terminata nel 2002.
  "L'economia nazionale ha ancora un basso livello di industrializzazione - ha proseguito - caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese che raramente riescono a competere con il know how e le strutture delle grandi imprese straniere". L'Angola, secondo produttore di petrolio in Africa, negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita economica del 8%. Gran parte delle entrate di questo paese sono costituite dai proventi del greggio. Da anni l'esecutivo ha avviato, su indicazione del Fondo monetario internazionale, una campagna per diversificare l'economia e proteggerla cosi' dagli shock petroliferi.