La scrittura è disumana, distrugge la memoria, è inerte e non può difendersi. Queste critiche, che Platone muove alla scrittura, sono le stesse che oggi molti rivolgono al computer. In realtà Platone, come mostra Havelock, fonda la sua epistemologia proprio sul rifiuto del vecchio mondo della cultura orale rappresentato dai poeti. La scrittura, come Platone ha sottolineato, è una tecnologia della parola, e se le tecnologie sono artificiali, l'artificialità è naturale per l'uomo. Essa infatti è stata l'evento di maggior importanza nella storia delle invenzioni tecnologiche dell'uomo poiché ha trasformato pensiero e discorso. Ong illustra come nascono e si sviluppano i primi sistemi di scrittura e come residui di oralità restino in diverse forme anche in una cultura profondamente alfabetizzata come la nostra e ritiene che la trasformazione elettronica dell'espressione verbale ha accresciuto quel coinvolgimento della parola nello spazio che era iniziato con la scrittura, e ha contemporaneamente creato una nuova cultura, dominata dall'oralità secondaria.
La nuova oralità presenta somiglianze con la vecchia per la sua mistica partecipatoria, il senso della comunità, la concentrazione sul presente e addirittura per l'uso di alcune formule, ma essa genera il senso di appartenenza a gruppi molto più ampi - a ciò che McLuhan chiama villaggio universale..
Ong, pur non facendo esplicito riferimento alle nuove forme di comunicazione che crea Internet, sembra anticipare alcune delle caratteristiche messe in luce da Pierre Lévy: la struttura della rete, secondo il filosofo francese, può essere compresa con la nozione di "universale senza totalità", la quale si fonda su di un ordine non gerarchico che riflette la struttura ipertestuale e può essere interpretato nella prospettiva di ciascun nodo.
La nuova oralità presenta somiglianze con la vecchia per la sua mistica partecipatoria, il senso della comunità, la concentrazione sul presente e addirittura per l'uso di alcune formule, ma essa genera il senso di appartenenza a gruppi molto più ampi - a ciò che McLuhan chiama villaggio universale..
Ong, pur non facendo esplicito riferimento alle nuove forme di comunicazione che crea Internet, sembra anticipare alcune delle caratteristiche messe in luce da Pierre Lévy: la struttura della rete, secondo il filosofo francese, può essere compresa con la nozione di "universale senza totalità", la quale si fonda su di un ordine non gerarchico che riflette la struttura ipertestuale e può essere interpretato nella prospettiva di ciascun nodo.
(Sto sperimentando le inserzione con la mail.)
Francis*PAC
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a) Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee
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a) Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee
o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
b) Ogni cosa fatta per amore è al di la del bene o del male.
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