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lunedì, febbraio 28, 2005

L’Africa amici miei…

L’Africa amici miei…

La mia terra
Il divino e sacro luogo
Dove la terra è rossa, gialla, marrone e nera
Infatti l’Africa
La terra degli uomini neri
Neri e bianchi
Essendo la culla
Dell’arcobaleno della razza
Umana razza…
Razza umana.. ;-)
In Africa si trova di tutto
E tutti…
Africa
Amore
Passione
Sofferenza…
Speranza che prima o poi
Torneremo a sorridere

Ma l’Africa è terra di martiri
Terra di gente con coraggio
Gente che soffre
nella pelle e nella carne
nei sogni e desideri
senza avere colpa
o sarà che vivere è un reato?
Soprattutto vivere da Africano?
Boh… se siamo uomini
Uomini e donne
Di una stessa razza
La razza umana
Allora vivere non è un reato
È una fortuna
Che deve essere vissuta
Con tutte le nostre forze
Desideri e passioni…

In questo luogo tutto succede
Da queste parte tutto può succedere
In queste zone la vita sembra ormai
Perdere il suo valore
Perché si muore per così poco
E perché vivere diventa un incubo
Tante volte la morte sembra la soluzione…
Ma l’africano per sua natura è essere gioioso
Non cambierebbe mai la sua vita
Non regalerebbe mai la sua vita
All’Africano la vita è festa
E festa è vita
Nonostante le guerre
Quello che mi fa male
Vedere la gente che muore
Di fame, guardare negli occhi
Di chi vuole almeno una mano
Di riso, senza niente,
riso…
per saziare almeno la fame d’oggi…

l’Africa della morte
La fame
La miseria
L’indifferenza di chi può fare qualcosa
E non lo fa…
Ma resta la speranza…
Va beh…
Una domanda
Domandina…
Ormai le forze non ho…



La domandeta:
Ma a chi gioisce le guerre africane? Chi gode con i soldi delle arme che si vendono in Africa? Chi mangia i soldi dei corrotti governanti africani? Ma chi? Chi vede la gente morire e se ne frega… ad ogni secondo muore un bambino africano, così dicono le stime dell’Unicef (malattie, fame, guerre, etc). Il mito che gli africani nascono tanto è stupido e ideologico, siamo soltanto 800.000.000 milione, per un continente è nulla, soprattutto quando si tratta del secondo in ordine di grandezza.

Ma fino a quando?
Dimmi tu…

Eyademan & Amnesty International

In questi due giorni due cose che sono accadute mi hanno colpito, la prima è la dimissione del presidente del Togo Faure Gnassingbé, un successo dell’Unione Africana e l’altra è la morte di Peter Benenson il fondator dell’Amnesty International.

Dopo la morte del generale Gnassingbe' Eyademan presidente del togo il figlio Faure Gnassingbé aveva preso subito il potere, fatto che mi ha gravemente colpito, mi ha fatto male. Non riuscivo a capire come mai nei nostri giorni ancora si registrano cose del genere, da una parte il silenzio della Comunità Internazionale dall’altra il silenzio del proprio popolo del Togo.


Non so fino a quando la Francia sarà indietro alla politica scorretta africana.


Ma bastò una rilettura della biografia del vecchio presidente per capire che governo aveva prima il Togo e cosa aveva davanti. Infatti il generale Gnassingbe' Eyademan aveva preso il potere con un colpo di stato il 13 gennaio 1967. Successivamente era rimasto sempre al potere, anche vincendo elezioni presidenziali sulla cui correttezza molti paesi esteri, hanno a più riprese espresso seri dubbi.
In particolare, Amnesty International ha accusato Eyadéma di aver fatto assassinare centinaia di persone durante le elezioni del 1998, che si conclusero con la proclamazione della sua rielezione senza che venisse completato il conteggio dei voti.

Ma quello che importa è che alla fine ha vinto il buon senso, il figlio è uscito dal potere, ha rinunciato al potere illegittimo e così il paese potrà organizzare elezioni il più breve possibile, nonostante ciò la crisi in Togo rimane, un paese da molto governato in dittatura non riesce a comportarsi da paese democratico, le istituzioni non hanno tale capacità, cioè di operare senza fare riferimento ad un capo che ha tutto il potere. Comunque viva il Togo per la sua vittoria.


E' morto il fondatore di Amnesty International

Per altro ieri è morto il fondatore di Amnesty International, Peter Benenson, è morto ieri in un ospedale di Londra. Aveva 83 anni.

"La sua vita è stata un coraggioso testamento del suo impegno idealista contro l'ingiustizia nel mondo - ha dichiarato Irene Khan, segretario generale dell'organizzazione per la tutela dei diritti umani - ha portato la luce nel buio delle prigioni, nell'orrore delle camere di tortura e nei campi di prigionia di tutto il mondo".
Benenson diede vita ad Amnesty International nel 1961.

domenica, febbraio 27, 2005

Oggi cerco te - domenica [27.02.05]

Oggi cerco te
Ieri cercavi me
Il tempo passa
Le cose cambiano…

L’amore prima rigettato
Adesso al miele assomiglia
L’odore di povertà
In dolce letto si assomiglia
Le sigarette mai spente
Affumicano le mie giornate
Di scoperta del nuovo mondo
Mondo di amore
E desiderio…
Ma pure di tanta delusione.

Cosa cerco?
O meglio cosa non cerco?
Essendo impossibile
Niente cercare
In un vita di continua insoddisfazione…
Cosa non cerco?
Cosa non cerco in questa terra
Che di bene e di male tanto si parla
Di amore e odio si riempi
Di cibi e bevande sacre
E profane è famosa?
Cosa non cerco?
L’odio, l’orrore, la povertà…
L’esclusione che ogni giorno
Tanta gente è soggetta
Il razzismo
Che di nascosto
Passa in tanti programmi
di tv, radio, in film, in libri
persino in lezioni di professori
che ideologicamente parlano
quello che non vogliono.

Cerco l’amore,
l’amore che riempi la vita
che ci fa vivere più umanamente
che fa di ogni uomo
un essere pieno di vita
e capace di donare vita.
Che viva l’amore…

Per questa domenica
27.02.05
vi auguro pace e bene…
amore e tante gioie
successi e tutto quanto
di bene volete per voi
e per i vostri fratelli.

Viva la vita
- Ama e lascia amore.
- Viva e lascia vivere
- Guadagna
e lascia gli altri guadagnare…
- Grida e lascia gridare…
- Scriva e
aiuta a scrivere chi non lo sa…
- Legge e propone letture a chi non li sa
trovare (come me hehe)
- Bacia e lasciasi baciare… (Io amo baciare – è tra
le cose più, dolce della vita.)

Un bacino alla fufa che oggi si sente meglio
“Amoretto tamo da morire”…

Asta la vista amici…

sabato, febbraio 26, 2005

Vorrei ... [Pace, Amore, Fraternità, Giustizia, ...]

Vorrei ...



Vorrei che le mie parole
fossero semi
che la tua mente
fosse una
valle

Vorrei che le mie parole
germogliassero
Io vorrei essere
le mie parole
e dirti che ti amo

Vedere che tutto questo
è come
un bosco
al mattino presto

Vorrei essere te
e tu me

Chiamarti con il mio nome
essere chiamato con il tuo

Tutto
questo io vorrei

Invece ti guardo
andar via
come ogni sera.
(F. Pagnani)

Vorrei tanto amore mio...

Adesso piocoto in altri argomenti...

Pure io vorrei tante cose, sopratutto che le persone fossero più seria, cIOè voglio dire, che la serietà personale forse inversamente proporzionale alla carica di responsabalità che ognuno porta. Chi è presidente che si sentisse davvero presidente e tenesse conto che la vita di tanti citadini dipendono da lui, che le sue parole possono cambiare la vita di gente anche si lontana...
Vorrei, ecco vorrei davvero, che i mezzi di comunicazione si interessassero di più in comunicare delle cose che la gente vive, le viscende lontane, la gente che vive, gode, sorride, MA ANCHE la gente che sofre, che morre inocente, vitime di tante guerre ed opressioni... cioè cose che toccano la dignità umana. Invece ogni giorno i segni sono diversi.

Si parla di tutto, GOSSIP, CURIOSITA (Il colore delle mutande di Faraone), la
morte del gato che amava le rondine, etc e si dimentica tante merde che nello
momento succedono in varie parte del mondo.
Lo so che il processo di comunicazione è complesso, che bisogna rispondere ai bisogni dei lettori, che si comunica quello che la gente vuole, ma... nè tutto quello che si pubblica è di interesse del lettore – allora passare qualche notizie di altre parti del mondo non è questione del fare o non fare il gusto del lettore, ma questione di interessarsi delle viscende umane, di sentirsi fratelli, tutti uomini – VOLERE UN MONDO Più UMANO, Più FRATERNO, Più VIVIBILE.
Va beh, rimango qui, ma tenete conto, non dimenticatevi che noi possiamo fare qualcosa... possiamo davvero, e DOBBIAMO. Nel proffondo di ogni persona esiste un voce, incessante, che parla, che indica quase sempre cosa devo fare.

venerdì, febbraio 25, 2005

Amo in te

Amo in te
-Nazim Hikmet

(Dedico alla mia fufa che si trova male in qsto momento. bacini succosi)
Amo in te

l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.

amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.

Africa silenziosa

giovedì, febbraio 24, 2005

Angola grande e bel paese!!!

Hey raga... penso che lo sapete già, IO SONO ANGOLANO.
Ecco Angola è il mio bel paese. Ecco allora cosa si pensa e si dice dell'Angola.

Angola is on the brink
Angola is our country
Angola is
Angola is here
Angola is the worse country
Angola is waiting for you
Angola is hot
Angola is edging closer to peace
Angola is being released in the country's capital
Angola is to have the cease
Angola is our country Angola ea nossa terra
Angola is closer
Angola is substantially assisted in the development and maintenance of this world wide web site by c/r international
Angola is right here
Angola is a giant jigsaw puzzle of different climates
Angola is the worse country in which to be a child
Angola is a slower version of capoeira regional
Angola is bordered by the democratic republic of congo to
Angola is characterised by guerrilla warfare led by jonas savimbi's unita rebels and large
Angola is the original form
Angola is living a holocaust
Angola is bordered to the north and east by zaire
Angola is africa's second largest oil exporter
Angola is a large
Angola is situated on the west coast of southern africa
Angola is without a doubt the war between unita and the government
Angola is an economy in disarray because of a quarter century of nearly continuous warfare
Angola is hot work
Angola is implementing in the
Angola is officially at peace
Angola is about to be one of the non
Angola is now at peace after some forty years of war that has resulted in extreme poverty and deprivation for much of Angola 's population
Angola is suffering
Angola is not high on the list of countries that appear on major television programmes
Angola is the second largest producer of oil in sub
Angola is situated on the west coast of africa
Angola is a key player in africa's oil industry as both a major producer and exporter
Angola is to once again become a force in judo
Angola is not known to have ever produced or exported any type of landmine
Angola is a rough maximum
Angola is a vastly different art from contemporary or modern capoeira
Angola is a danced fight and playful sparring that involves wit
Angola is facing a severe malnutrition and hiv/aids 'explosion'
Angola is a reflection of this reality
Angola is the largest maximum security prison in the united states
Angola is played the berimbau signals the beginning and the end of each game
Angola is the seventh largest country in africa
Angola is one of the united states' largest trading partners in africa and the eighth
Angola is the united states' eighth largest oil supplier and plays a pivotal role in southern africa's regional stability
Angola is ranked 160th
Angola is "the worst place in the world to be a child"
Angola is a dance fight
Angola is at peace with itself
Angola is still largely in ruins and littered with landmines
Angola is rebuilding its tourism industry
Angola is estimated to have killed more than 500
Angola is experiencing its first weeks of relative peace after the bitter and
Angola is expected to be africa's biggest oil producers in the sub
Angola is also expected
Angola is 1
Angola is a growing organisation and it's good to be part of that
Angola is located in southwestern africa
Angola is bounded on the north and east by the republic of zaire
Angola is an exciting destination to visit
Angola is located in the austral part of the african continent
Angola is a free place for music
Angola is required to work
Angola is a people's republic
Angola is a stateless state
Angola is highly complex and that finding a lasting
Angola is the world's most heavily landmined country and the evidence is clear in the catofe camp
Angola is the third highest in the world at 250 deaths per 1
Angola is situated in the south
Angola is in great need of the prince of
Angola is rich in natural resources
Angola is pleased to join all the other states in this anti
Angola is the most mined place in the world
Angola is the fastest
Angola is at an important turning point in its history
Angola is the second largest oil
Angola is ”played’ in a circle
Angola is a maximum security prison that encompasses some 18
Angola is yet to be felt after 27 years of civil war in Angola
Angola is an important partner as far as our energy is concerned
Angola is the second largest country south of the sahara after the democratic republic of congo
Angola is a rich country in terms of natural resources
Angola is located on the southwestern coast of africa and is home to 11
Angola is a democratic government
Angola is slowly moving toward peace and reconciliation
Angola is in south
Angola is just 38 years
Angola is currently scheduled to close in 2002
Angola is nearly $100 million
Angola is working on assimilating the remaining unita forces into its national army and appointing unita leaders to prominent
Angola is de stijl die in feite direct uit afrika komt
Angola is the worst country in the world for a child to grow up
Angola is the seventh largest crude oil supplier to the us
Angola is sub saharan africa's second largest oil producer

La sento su di me

La sento su di me
Respiro l’odore del suo profumo
Le pelle si confondono
Il sudore fa di noi
Un unico corpo…

Dolce l’amore
Magica la presenza
Di chi amiamo
Dolce i suoi baci
La sento…
La vivo…
La cerco ancora…

mercoledì, febbraio 23, 2005

Gli uomini,come farebbero senza di noi.


Gli uomini sarebbero persi senza di noi.

Noi sappiamo gestire le situazioni,loro si sentono persi,
Noi ci arrabbiamo, urliamo, loro non ci ascoltano ma poi ci vengono a cercare,
se non avessero la mamma come farebbero a stirarsi le camice o a fare da mangiare?
Piatti pronti… ma alla fine il loro stomaco si ribella!
Di cose ce ne sarebbero da dire mille contro di loro,ma alla fine anche noi li andiamo a cercare…
Il mondo è bello perchè è vario.

[Reazione di Elisa – un’amica di lunga data, in un momento di stanchezza in cui non aveva fantasia e non era sufficientemente arrabbiata per scrivere qualche cosa contro gli uomini.]

Ecco in questo momento stiamo parlando della mella. Hummmm cose buone. Qui accanto a me ce ne una raga che sostiene il ruolo della mela nelle differente guerre che se sono verificate nel mondo. Beh tante volte LE CORNA hanno provocato guerre. La mitica mela d'Adamo... va beh, restiamo qui.
Francis*PAC

La dolce vita - IL MONDO SENZA LE DONNE!!!

Cosa ne pensate?
Cosa ne pensate dell'ignoranza della gente?
cosa ne pensate del silenzio della gente?
Cosa ne pensate dei pensieri della gente?
Ma cosa ne pensate...

Oggi vagando per le strade ho trovato una coppia che
litigava perchè il ragazzo aveva guardato un'altra con
intenzioni "di cuore"... interessante, le donne riescono
a capire qdo il suo uomo guarda altra con interessi
particolari. Davvero vederli litigare mi ha
impressionato, sopratutto perchè si tratava di
qualcosa che soltanto lei aveva osservato. La gelosia
del pen* direbbe Freud, ma le ragazze invece la vedono
diversamente.
VA beh, lasciamo "i disse disse" per le ragazze e
andiamo a fare altre cose.
Qualcuno potrebbe dire che sto sottovalutando il sesto
senso delle donne, invece io lo sto mettendo proprio
in rissalto.
Le donne sono quello che sono: AMORE, PACE, ROMPE
PAL**, AMICHE, ETC, ma non dimentichiamo che tutto
quanto fanno, LO FANNO PER gli uomini. La moda, i capelli lisci o ricci,
i colori... mamma mia, che mondo bello. Va beh, adesso
vado in posta, ma poi continuiamo.
Aspettate voglio aggiungere qualcosa - chiedono anche troppo, tante volte dobbiamo inventare, perchè hanno il cervello troppo grande o troppo pic... no scusi, va beh adesso basta cosi... mi sono ricordato che sono nato da una DONNA!!!!

Le donne...
guai senza di loro.
mamma sei bella...
Bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Smuackkkkkk

un forte abbracio ai ragazzi
ed un bacino alle ragazze.

Francis*PAC

=====
Francis*PAC

a) Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee
o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
b) Ogni cosa fatta per amore è al di la del bene o del male.













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martedì, febbraio 15, 2005

ATTI DELLA SANTA SEDE - ANGOLA - Rinuncia del Vescovo di Cabinda e nomina del successore

Non posso non pubblivare sta notizia perchè mi riguarda, cmq da che pensare. Immagianiamo per i vescovi qdo sono vecchi lasciano il potere e per il Papa? Nonostante ciò, ho sasputo che pure il Papa può rinunciare qdo si sente già stanco. va beh, cose della vita, cose del mondo. IL POTERE è DOLCE!!!



ATTI DELLA SANTA SEDE - ANGOLA - Rinuncia del Vescovo di Cabinda e nomina del successore

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il Santo Padre Giovanni Paolo II, in data 11 febbraio 2005, ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Cabinda (Angola), presentata da Sua Ecc. Mons. Paulino Fernandes Madeca, in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Cabinda (Angola) S.E. Mons. Filomeno do Nascimento Vieira Dias, finora Vescovo titolare di Fiumepiscense e Ausiliare di Luanda. (S.L.) (Agenzia

domenica, febbraio 06, 2005

“IL MONDO È MALATO”

Sei triste, Francis?
Cioccolata


Abbastanza triste…perché

“IL MONDO È MALATO”.



In questi giorni mi trovo sempre avvolto a delle nebbie di sofferenza, mi trovo bagnato di interrogazione su cosa faccio per gli altri… altri che a cada minuto che passa sentono nella pelle e nella carne il dolore della sofferenza.
Questo mondo è strano, oppure io sono strano, o ancor noi siamo strani. Da quando gli uomini si sono accolti che è possibile un mondo migliore tutto si è fatto per migliorare la vita, per migliorare le forme di vivere, ma quello che mi sembra è che niente è stato fatto. Perché da quando gli uomini hanno avuto il potere di dominare gli altri uomini quello che hanno fatto lavorare per se, lasciando gli altri in povertà.
Immagine che in questo momento storico abbiamo tecnologia, sviluppo economico, strumento, tecnica e esperienza sufficiente per estinguere la fame nel mondo, ma niente si fa.
Ieri mi è arrivata un lettera d’un amico, che dopo aver cercato la vita in Portugallo, Spagna e Francia ha deciso di tornare a casa, perché i lavori che lo davano non corrispondevano alla sue facoltà. Sei anni fuori, in giro per L’Europa e niente. Beh resta la speranza.
Comunque, quello che mi colpisce è la nostra capacità umana di staccarsi dei problemi degli altri, è forse la nostra fortuna e anche la nostra disgrazia, perché diventiamo menefreghisti.
Una domanda ci possiamo fare: COSA FACCIO PER MIGLIORARE IL MONDO?
I miracoli esistono, le piccole cose che facciamo ogni giorno per rendere meglio la vita di ogni persona che conosciamo.
Un piccolo proposito:
Informarsi sulle disgrazie degli altri.

Va beh, adesso vado a finire di studiare. Domani ho l’esame di Economia Politica…
Grazie a tutti…
Per l’affetto, per la presenza…
“Il mondo è malato”.


sabato, febbraio 05, 2005


Perché sorridere?
Oppure perché ridere?
Perché piangere
Oppure perché gioire?
Che vita… In qsto preciso momento ce gente che muore... bambini che vedono la faccia della mamma per l'ultima volta, giovani che perdono per sempre la speranza per una vita megliore... Perchè gioire? Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?Perchè gioire?... Dopo la tempesta viene la b... ma QUANDO ARIVERA'? Che mondo bastardo!
Francis*PAC

venerdì, febbraio 04, 2005


MARTEDI' DELL'AFRICA
Ogni primo martedì del mese - presso la libreria Odradek, nel centro di Roma – affrontiamo un argomento di attualità con giornalisti, operatori della solidarietà e studiosi, coinvolgendo in un dibattito sempre appassionato immigrati, esponenti dell’associazionismo romano, istituzioni, cittadini.

La Libreria Odradek è in via dei Banchi Vecchi 57 - tel 06 6833451


INFO: 329/5713452 – info@chiamafrica.it - www.chiamafrica.it

PROSSIMO APPUNTAMENTO
MARTEDI' 8 FEBBRAIO 2005
ore 18:00
TSUNAMI: NON DIMENTICHIAMO L'AFRICA!

Incontro con

ABDOULAYE BAH
giornalista, già funzionario Onu

L’onda anomala ha colpito anche le coste orientali dell’Africa. In Somalia sono stati dichiarati 298 morti. In Tanzania 10. In Kenya uno. Il disastro ha avuto conseguenze gravi anche sull’economia di molti paesi e sui programmi di aiuto al continente. “Lo tsunami del 26/12 ha dirottato i fondi nel sudest asiatico e all'Africa non arrivano piu' aiuti, ne’ fondi”, denuncia l'Onu. Il responsabile dei progetti regionali del Programma alimentare mondiale, Aelion, ha detto: “Negli ultimi 2 mesi del 2004 c’e' stato un grosso impegno di tutte le nazioni, con l’invio di 27 milioni di euro al Pam, ma dal giorno dello tsunami non si e' visto piu' un aiuto”.


Francis*PAC

SOMALIA***
MOGADISCIO, MIGLIAIA MANIFESTANO CONTRO ARRIVO PEACEKEEPER UNIONE AFRICANA
General, Brief

Migliaia di persone hanno manifestato ieri a Mogadiscio contro il piano dell'Unione Africana (Ua) di inviare una missione di peacekeeper in Somalia per stabilizzare il Paese onde consentire il regolare insediamento del nuovo governo (attualmente in esilio a Nairobi) di cui si prevede l'arrivo imminente. Secondo quanto riportano fonti della stampa internazionale, al termine della preghiera del venerdì circa 25.000 persone hanno sfilato per le strade della capitale spinte dai religiosi islamici che non vedono di buon grado l'arrivo di una forza esterna per riportare l'ordine nel Paese. Fonti locali della MISNA, contattate telefonicamente, pur non potendo confermare l'entità della manifestazione, riferiscono di un'auto con altoparlante che "durante la mattinata" avrebbe attraversato la città per richiamare a raccolta la gente. Secondo Sheikh Sharif Ahmed Mohamed, capo del Supremo Consiglio delle Corti Islamiche, "i somali si devono preparare a una guerra santa contro l'arrivo di una missione di stranieri". Ricordando i 18 soldati americani della missione Onu morti nel 1993, e facendo un esplicito riferimento alla situazione in Iraq, Sharif ha precisato che solo i somali possono risolvere i problemi della Somalia; poi ha invitato la folla a unirsi alle milizie islamiche. I potenti religiosi islamici sostengono l'idea di un governo di stampo fondamentalista e si propongono come possibile alternativa ai 'signori della guerra'; costoro si contendono il controllo del territorio dal 1991 - anno della caduta del dittatore Siad Barre - lasciando il Paese, di fatto, in uno stato di totale anarchia. La netta presa di posizione delle Corti Islamiche aggrava la già difficile posizione del nuovo governo di cui proprio ieri, dopo complessi negoziati con i vari rappresentanti della società civile, è stata annunciata la composizione. Un mese fa il Parlamento di transizione aveva bocciato il precedente esecutivo, il primo dopo 13 anni di caos istituzionale nel Paese del Corno d'Africa. "La povera gente crede fermamente nelle neoelette istituzioni e auspica vivamente il loro rientro in patria; il problema è che chi ha il potere fa di tutto perché il governo non possa governare" spiegano le fonti locali della MISNA. La guerra civile in Somalia ha fatto più di 500.000 morti, 2 milioni di sfollati e 1,5 milioni di rifugiati.[CO]



Francis*PAC

24 GENNAIO: GIORNATA DELL'OBLIO PER I NERI DEPORTATI
di Paola Luzzi, 2 febbraio 2005

Il mondo ha commemorato lunedì 24 gennaio l’orrore delle deportazioni naziste, considerate come il peggiore crimine contro l’umanità. In quella che fu una vera e propria galleria degli orrori, la storia dei neri africani e antillesi che ne furono vittime rischia di restare sconosciuta ancora per molto tempo.

In assenza di dati statistici, è stato un documentario dell’ivoriano Serge Bilé, girato nel 1995, a rivelare l’gnominia di questo oblio. Egli ha scrupolosamente raccolto e raccontato le storie di alcuni dei sopravvissuti, attualmente residenti in Senegal, Germania, Francia, riprese successivamente dalla giornalista Catherine Akpo in un articolo pubblicato in Jeune Afrique, (n°1927, 9-15 dicembre 1997).

Si ignora tuttora il numero dei neri deportati e uccisi nei campi di concentramento e di sterminio. Molti di loro, infatti, sebbene originari di diverse parti dell’Africa, avevano tuttavia documenti attestanti una nazionalità che non era la loro, ma piuttosto quella delle diverse potenze coloniali del tempo.

Le leggi di Norimberga – che condannavano alla discriminazione, alla deportazione e allo sterminio allo stesso modo ebrei, tzigani e neri – non risparmiarono i neri, accusati di attentare alla purezza del sangue ariano e all’onore tedesco.

Soldati, partigiani, deportati o prigionieri di guerra nei paesi occupati, tantissimi africani e antillesi hanno donato la loro giovinezza e la loro vita per il trionfo della democrazia in Europa, eppure sono dimenticati dalla maggior parte dei manuali scolastici, sebbene abbiano partecipato attivamente alla guerra di liberazione sui vari fronti durante il secondo conflitto mondiale. Come se non bastasse, l’epopea di questi soldati, così come quella delle vittime o dei sopravvissuti allo sterminio razziale, non ha lasciato traccia neppure nella memoria collettiva africana. Di tanto in tanto si scrive una canzone che ricorda il loro sacrificio, o si invita qualcuno ad una commemorazione. I reduci sono vecchi, sparpagliati nei quattro angoli del pianeta e non dispongono di alcuna lobby per difendere i loro interessi, destinati ad andarsene uno dopo l’altro senza aver ottenuto alcuna giustizia in vita.

La stessa Catherine Akpo si chiede: “in Francia, in Germania, in Svizzera, le autorità chiedono perdono ai sopravvissuti dell’olocausto e alle loro famiglie...”, ma Husen (soldato nell’armata coloniale in Tanganika), Erika N'Gando (camerunese), Carlos Grevkey (originario della Guinea Equatoriale), John William (figlio di un guineano e di una francese), Jean Nicolas (haitiano), tra i pochi sopravvissuti di cui Serge Bilé ha potuto documentare la storia e tutti gli altri dei quali la Storia non ha nemmeno conservato il nome, “potranno mai avere il diritto a delle scuse?”



Francis*PAC