Su Raidue la "puntata riparatrice"
dopo lo stop al disegnatore satirico
per le tavole incriminate sul sisma
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ROMA
Vauro tornerà ad Annozero la settimana prossima: ne è sicuro Michele Santoro che ha aperto stasera la puntata dedicata al terremoto, la seconda sull'argomento dopo le polemiche roventi che hanno accompagnato la prima di giovedì scorso. Santoro si è presentato davanti alle telecamere con un discorso quasi tutto rivolto al Giornale e ai suoi lettori. Prima ha ringraziato colleghi, sindacato e tutti coloro che hanno manifestato solidarietà dopo i provvedimenti presi dal dg della Rai Mauro Masi. «Saluto i lettori del Giornale - ha detto Santoro - che ci dedica quattro o cinque pagine al giorno. Berlusconi ci divide ma io vi adoro anche se a volte non vi capisco. Ricordo battaglie memorabili in nome della libertà di satira, quella ad esempio per le vignette su Maometto. Eppure questo fronte si scioglie e se la prende con il nostro Vauro e con Annozero. Ma fate un errore come Aldo Grasso che parla di televisione come Vespa di cavalli. E allora fate come Fede che ha capito che, se non ci fosse Annozero, Berlusconi non vincerebbe. E dunque noi siamo un Tg4 fatto bene. Lasciateci quindi lavorare: Vauro, che ora è San Pietroburgo, tornerà, Berlusconi vincerà e tutti saremo contenti».
Dopo la sua introduzione, Santoro che ha più volte citato Vauro dicendo che lui e Annozero sono «una cosa indissolubile», ha ceduto la parola a Marco Travaglio il quale ha ricordato gli attacchi del Giornale al governo Prodi durante il terremoto in Umbria e i commenti lusinghieri di alcuni giornalisti sull'operato del premier. Poi è stata proposta un'intervista a Salvatore Settis, ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali che ha contestato il Piano casa del governo Berlusconi e i suoi effetti sulla tutela del territorio. In collegamento dall' Aquila c'è Sandro Ruotolo e ospiti in studio Niccolò Ghedini del Popolo della libertà, Antonio Di Pietro de L'Italia dei valori, il giornalista del Sole24Ore Mariano Maugeri e il Capo della Sala Italia della Protezione Civile Titti Postiglione. Partecipa anche Sabina Guzzanti.
Scambio di ringraziamenti poi tra Michele Santoro e Guido Bertolaso. Il conduttore, nella puntata dedicata al terremoto ("Caccia all'abusivo"), ha contraccambiato il ringraziamento venuto da Bertolaso a tutta la stampa e anche ad Annozero. «Io voglio ringraziare proprio Bertolaso. Non abbiamo mai messo in dubbio - ha detto Santoro - la rapidità, l'efficienza e l'ampiezza di mezzi sul territorio. Noi però abbiamo voluto porre l'accento sul problema della prevenzione». E il giornalista ha ricordato le cifre che hanno testimoniato l'impegno profuso dalla Protezione Civile nei momenti successivi al terremoto.
Ma le polemiche non si placano. «Se questa è la puntata del riequilibrio...A me sembra piuttosto una puntata di sfida, di attacco e di rilancio». Così il direttore del Giornale, Mario Giordano, commenta l'avvio di Annozero. Giordano ha annunciato che domani dedicherà a Santoro e alla trasmissione la prima pagina ed altre quattro del quotidiano. «Intanto - ha aggiunto - trovo abbastanza unico nella storia della tv un attacco ad un giornale e ai suoi lettori chiamati poveretti. E questo è offensivo. Il riferimento poi alle vignette di Maometto per le quali il Giornale si battè affinchè non fossero censurate, mentre ora invece critica quelle di Vauro, è fuori luogo. Un editore ha tutto il diritto di non pubblicare quello che trova inopportuno e di pubblicare ciò che ritiene opportuno, altrettanto non può fare una trasmissione pagata con i soldi pubblici. Vauro ha tutto il diritto di disegnare e pubblicare vignette, ma non può avere la pretesa di farlo in un servizio pubblico. Non ha un diritto divino ad un contratto con la Rai». Per Giordano, Santoro nella puntata ha spostato il dibattito sul Piano casa: «nella trasmissione di giovedì scorso ha messo in discussione efficienza e velocità dei soccorsi. Vorrei ricordare che anche noi abbiamo parlato dell'ospedale e della casa dello studente. Il problema è che Santoro parlava delle bottigliette di acqua che non arrivavano e delle persone che non intervenivano. Ora sta rigirando la frittata».
Ma Michele Santoro è anche ironico: «Caro direttore generale, abbiamo uno scoop. La vignetta incriminata non è quella della cubatura dei cimiteri ma un'altra. Quindi non c'è il corpo del reato». Il giornalista più volte richiama la decisione del direttore generale della Rai Mauro Masi di sospendere Vauro. Santoro a questo proposito ricorda la «scomunica» dell'Arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari sentito da Sandro Ruotolo. «La puntata non l'ho seguita - dice Molinari - ma le vignette le ho viste sul giornale. Comunque non ho simpatia per Santoro. Non lo stimo ed è sempre polemico». E cita, in particolare, la vignetta di Berlusconi ritratto «come Nerone che suona la cetra mentre Roma brucia» e non quella sulla cubatura dei cimiteri. E dunque Santoro si rivolge a Masi e ribadisce: «Manca il corpo del reato».
Vauro intanto è assente da Annozero ma le sue vignette ci sono e raccontano la via crucis del precario. A sostituire Vauro, Francesca Fornario, anche lei autrice satirica. Santoro le ha dato la parola e la Fornario ha mostrato le vignette di Vauro, dando vita a una conversazione virtuale con Vauro carica di riferimenti ironici alle polemiche di questi giorni. La puntata di questa sera, in onda su Raidue, è nuovamente dedicata al terremoto in Abruzzo.
Vauro tornerà ad Annozero la settimana prossima: ne è sicuro Michele Santoro che ha aperto stasera la puntata dedicata al terremoto, la seconda sull'argomento dopo le polemiche roventi che hanno accompagnato la prima di giovedì scorso. Santoro si è presentato davanti alle telecamere con un discorso quasi tutto rivolto al Giornale e ai suoi lettori. Prima ha ringraziato colleghi, sindacato e tutti coloro che hanno manifestato solidarietà dopo i provvedimenti presi dal dg della Rai Mauro Masi. «Saluto i lettori del Giornale - ha detto Santoro - che ci dedica quattro o cinque pagine al giorno. Berlusconi ci divide ma io vi adoro anche se a volte non vi capisco. Ricordo battaglie memorabili in nome della libertà di satira, quella ad esempio per le vignette su Maometto. Eppure questo fronte si scioglie e se la prende con il nostro Vauro e con Annozero. Ma fate un errore come Aldo Grasso che parla di televisione come Vespa di cavalli. E allora fate come Fede che ha capito che, se non ci fosse Annozero, Berlusconi non vincerebbe. E dunque noi siamo un Tg4 fatto bene. Lasciateci quindi lavorare: Vauro, che ora è San Pietroburgo, tornerà, Berlusconi vincerà e tutti saremo contenti».
Dopo la sua introduzione, Santoro che ha più volte citato Vauro dicendo che lui e Annozero sono «una cosa indissolubile», ha ceduto la parola a Marco Travaglio il quale ha ricordato gli attacchi del Giornale al governo Prodi durante il terremoto in Umbria e i commenti lusinghieri di alcuni giornalisti sull'operato del premier. Poi è stata proposta un'intervista a Salvatore Settis, ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali che ha contestato il Piano casa del governo Berlusconi e i suoi effetti sulla tutela del territorio. In collegamento dall' Aquila c'è Sandro Ruotolo e ospiti in studio Niccolò Ghedini del Popolo della libertà, Antonio Di Pietro de L'Italia dei valori, il giornalista del Sole24Ore Mariano Maugeri e il Capo della Sala Italia della Protezione Civile Titti Postiglione. Partecipa anche Sabina Guzzanti.
Scambio di ringraziamenti poi tra Michele Santoro e Guido Bertolaso. Il conduttore, nella puntata dedicata al terremoto ("Caccia all'abusivo"), ha contraccambiato il ringraziamento venuto da Bertolaso a tutta la stampa e anche ad Annozero. «Io voglio ringraziare proprio Bertolaso. Non abbiamo mai messo in dubbio - ha detto Santoro - la rapidità, l'efficienza e l'ampiezza di mezzi sul territorio. Noi però abbiamo voluto porre l'accento sul problema della prevenzione». E il giornalista ha ricordato le cifre che hanno testimoniato l'impegno profuso dalla Protezione Civile nei momenti successivi al terremoto.
Ma le polemiche non si placano. «Se questa è la puntata del riequilibrio...A me sembra piuttosto una puntata di sfida, di attacco e di rilancio». Così il direttore del Giornale, Mario Giordano, commenta l'avvio di Annozero. Giordano ha annunciato che domani dedicherà a Santoro e alla trasmissione la prima pagina ed altre quattro del quotidiano. «Intanto - ha aggiunto - trovo abbastanza unico nella storia della tv un attacco ad un giornale e ai suoi lettori chiamati poveretti. E questo è offensivo. Il riferimento poi alle vignette di Maometto per le quali il Giornale si battè affinchè non fossero censurate, mentre ora invece critica quelle di Vauro, è fuori luogo. Un editore ha tutto il diritto di non pubblicare quello che trova inopportuno e di pubblicare ciò che ritiene opportuno, altrettanto non può fare una trasmissione pagata con i soldi pubblici. Vauro ha tutto il diritto di disegnare e pubblicare vignette, ma non può avere la pretesa di farlo in un servizio pubblico. Non ha un diritto divino ad un contratto con la Rai». Per Giordano, Santoro nella puntata ha spostato il dibattito sul Piano casa: «nella trasmissione di giovedì scorso ha messo in discussione efficienza e velocità dei soccorsi. Vorrei ricordare che anche noi abbiamo parlato dell'ospedale e della casa dello studente. Il problema è che Santoro parlava delle bottigliette di acqua che non arrivavano e delle persone che non intervenivano. Ora sta rigirando la frittata».
Ma Michele Santoro è anche ironico: «Caro direttore generale, abbiamo uno scoop. La vignetta incriminata non è quella della cubatura dei cimiteri ma un'altra. Quindi non c'è il corpo del reato». Il giornalista più volte richiama la decisione del direttore generale della Rai Mauro Masi di sospendere Vauro. Santoro a questo proposito ricorda la «scomunica» dell'Arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari sentito da Sandro Ruotolo. «La puntata non l'ho seguita - dice Molinari - ma le vignette le ho viste sul giornale. Comunque non ho simpatia per Santoro. Non lo stimo ed è sempre polemico». E cita, in particolare, la vignetta di Berlusconi ritratto «come Nerone che suona la cetra mentre Roma brucia» e non quella sulla cubatura dei cimiteri. E dunque Santoro si rivolge a Masi e ribadisce: «Manca il corpo del reato».
Vauro intanto è assente da Annozero ma le sue vignette ci sono e raccontano la via crucis del precario. A sostituire Vauro, Francesca Fornario, anche lei autrice satirica. Santoro le ha dato la parola e la Fornario ha mostrato le vignette di Vauro, dando vita a una conversazione virtuale con Vauro carica di riferimenti ironici alle polemiche di questi giorni. La puntata di questa sera, in onda su Raidue, è nuovamente dedicata al terremoto in Abruzzo.
Fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200904articoli/42863girata.asp
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