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martedì, novembre 08, 2005

RAYMOND CARVER Un pomeriggio

Ormai ricomincio tutto di nuovo. Tutto sembra vago, tutto sembra perso, infatti a che serve avere un blog dove si posta una volta al mese? Ma nel mio povero profondo sento la necessità di farlo. E non ha nulla di più bello che ricominciare con una bellissima Poesia di Raymond Carter, l’americano che ha incantato il mondo con la sua scorrevole scrittura.
Ecco qui, nuovamente qui per raccontare le giornate che davanti a me passeranno come razzi verso il nulla, giornate che per me potranno pure essere docili, ma per tanti dei miei non passa di una ver cacca. Così è il mondo.
In questo preciso momento che scrivo qualcuno in Africa sta morendo, qualcuno sta azionando un mina antiuomo, qualcuno, qualcunoooooooooooooooooooooo.





RAYMOND CARVER Un pomeriggio


Mentre scrive, senza guardare il mare,
sente la punta della penna che comincia a vibrare.
La marea si ritira sulla ghiaia.
Ma non è per quello. No,
è perché lei sceglie proprio quel momento
per entrare nella stanza senza nulla indosso.
Insonnolita, neanche tanto sicura di d ove si trova
per un momento. Si scosta i capelli dalla fronte.
Si siede sulla tazza con gli occhi chiusi,
il capo chino. Le gambe allargate. Lui la vede
dalla porta. Forse
sta ricordando cosa è successo la mattina.
Perché dopo un po' apre un occhio e lo guarda.
E sorride dolcemente.


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Raymond Carver
Blu oltremare
Poesie
Traduzione di Riccardo Duranti
minimum fax

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