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lunedì, aprile 04, 2011

La strana guerra della Libia: I preparativi cominciarono a novembre - come mai?

La guerra in Libia e i suoi novelli «Stranamore»

Le truppe di Gheddafi al contrattacco. Le bombe Nato sbagliano bersaglio. I dubbi internazionali dopo le proteste in piazza contro le guerre organizzata da Emergency

L'attacco franco-britannico contro la Libia come una sorta di War Game programmato già nel novembre scorso. Troppo verosimile per essere un caso. Questa sconvolgente circostanza emerge da un sito ufficiale legato a uno dei comandi dell’Aeronautica militare francese. Sono infatti le pagine del Comando della Difesa Aerea e delle operazioni Aeronautiche , con tanto di logo colorato «Armée de l'Air» in bella vista, a regalarci la descrizione di un ''War Game'' ricalcato dallo scenario libico di questi giorni. Lo hanno scoperto Giulietto Chiesa e Pino Cabras, pubblicandolo sul sito www.megachip.info.

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Prima che venga oscurato il sito
Per chi volesse consultare tutte le informazioni che seguono (e sarà meglio farlo prima che il sito venga oscurato), ecco il link indispensabile: http://www.southern-mistral.cdaoa.fr/GB/index.php?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=67. Il titolo e il logo contengono il nome dell'operazione in codice: “Southern Mistral 2011”. Il nome segnato dall’aggettivo inglese è lo stesso sia nelle pagine in inglese del 4 marzo 2011, sia in quelle anteriori del 17 febbraio in francese. I francesi appaiono gli iniziatori di fatto, oltre che gli “ospitanti”. Come si evince dai testi che qui sotto riportiamo, infatti, sono francesi tutte le basi impegnate nell'operazione “Southern Mistral 2011”.

Southern MistralNella Presentazione, si legge questa fenomenale descrizione che, se non fosse vera, come tutto il resto del sito, sarebbe davvero ben congegnata. «Il 2 novembre 2010 la Francia e la Gran Bretagna hanno firmato un accordo senza precedenti in tema di difesa e sicurezza. Componente di questo accordo è l'esercitazione Southern Mistral. Essa è programmata per il periodo dal 21 al 25 marzo 2011 e coinvolgerà diverse basi francesi. In questa occasione le forze francesi e britanniche effettueranno operazioni aeree congiunte e uno specifico raid aereo che realizzerà un attacco convenzionale a largo raggio d'azione. Questa esercitazione bilaterale coinvolgerà oltre 500 addetti.»

La flotta aerea e il resto
Il sito non si limita a dare questa succosa informazione. Precisa, con dovizia di particolari, corredati di fotografie e dei descrizioni e dettagli tecnici, che proprio nel mese di marzo 2011 sono destinati all'operazione Tempesta del Sud una trentina di velivoli. Tra cui 6 Tornado GR4s della Royal Air Force, accompagnati da un aereo cisterna Vickers-10 e un Boeing E3D, mentre la Francia metterebbe a disposizione i suoi Mirage 2000Ds, 2000Ns, 2000 Cs. I famosi Rafale non compaiono in questo elenco ma nelle fotografie del sito, insieme a diversi tipi di elicotteri. Gli aerei Rafale, “Raffica”, sono l’orgoglio dell’aeronautica e dell’industria militare francese. Velivolo multiruolo, caccia, intercettore, aereo da attacco a terra.

Bombardieri e commando
Il centro di comando che guiderà l'intera operazione nella base aerea di Lione Mont-Verdun (sigla BA942). Ma, a quanto pare, non si progettava solo un raid in quota. Si parla di un commando di paracadutisti francesi “Air 20” (CPA20) che deve incontrarsi con un analogo reggimento britannico in quel di Digione, per effettuare operazioni di sincronizzazione e di azioni congiunte future. Parallelamente un altro reggimento britannico è atteso a Captieux per apprestare misure di polizia aerea elitrasportata. Lo scopo- viene precisato – sarà quello di colpire avversari «in lento movimento» a terra. Le immagini che stiamo vedendo in tv, che mostrano il tiro al bersaglio con missili contro i tank di Gheddafi sembrano la rappresentazione precisa di questi documenti.

L'immaginaria Soutland del dittatore verosimile
Nello stesso sito, sotto la voce in homepage di Conflict Summary, si può leggere il significato di quel “Southern” che compare nel titolo. Si tratta di un paese immaginario, di nome Southland. Un paese con un governo “specificamente autoritario”, nel quale stanno accadendo cose stranamente vicine ai racconti e analisi che abbiamo letto sui giornali in queste settimane, quasi che chi ha scritto queste righe avesse la possibilità di guardare dentro una sfera di cristallo. Seguiamo dunque questi lettori franco-britannici di fondi di caffè. «L'ex dittatore si è dimesso, trasmettendo i poteri a suo figlio. Da quel momento la politica del paese è divenuta più aggressiva. Prove dell'aggressione mostrano chiaramente la responsabilità di Southland in un attacco contro gli interessi strategici francesi».

L'Idealpolitik d'obbligo
Naturalmente chi progetta un'offensiva, sia pure immaginaria, contro un paese immaginario, deve anche dotarsi di prove che “dimostrino” le colpe del nemico. Che deve essere severamente punito in tempi rapidi. Dunque «il presidente francese e il primo ministro britannico decidono di dare un'immediata e congiunta risposta a questa offesa», che si tradurrà in un «attacco convenzionale a lungo raggio contro un obiettivo strategico all'interno di Southland». Dopo avere mostrato in dettaglio le collocazioni delle basi francesi impegnate, dove si porteranno le truppe britanniche, si scrive –anche in questo caso colpisce la lungimiranza degli autori– che la Francia «prende la decisione di mostrare la propria determinazione a Southland in base alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, n.3003».

Le molte “Southland” del Nordafrica
C'è quasi tutto il necessario. L'unico errore, veniale, è il numero della risoluzione, che non poteva essere così alto alla data in cui il tutto sarebbe avvenuto. Infatti, dal testo del sito citato, emerge che l'attacco verso una “dittatura del sud” deve avvenire tra il 21 e il 25 marzo. Resta solo un dubbio: ma questo Southland è proprio la Libia? Non potrebbe essere l'Egitto? Anche là il dittatore pensava di mettere al suo posto il figlio, ma alla luce degli avvenimenti successivi non si direbbe che gli strateghi parigini e londinesi a questo pensassero. Lo schema comunque era pronto, la mobilitazione rodata. Il nemico si poteva scegliere sulla base degli eventi. Da Ben Alì a Gheddafi, passando per Mubarak sulla base di evenienze politiche interne ben sollecitate.

Opération Harmattan
Con poca fantasia, i militari francesi hanno chiamato la loro campagna di Libia con il nome di Opération Harmattan, che poi è l’appellativo di un vento tempestoso, una specie di Maestrale del Sud. Le coincidenze non sono sfuggite al parlamentare statunitense Dennis Kucinich, che in una lettera a tutti i suoi colleghi ricorda che «mentre i giochi di guerra non sono affatto rari, le somiglianze fra “Southern Mistral” e l’attuale operazione mettono immediatamente in luce la quantità di domande che rimangono senza risposta in merito ai nostri programmi militari in Libia». E aggiunge: «Non sappiamo da quanto tempo l’attacco alla Libia fosse in preparazione, ma dobbiamo scoprirlo. Non sappiamo chi rappresentano davvero i ribelli né come sono diventati armati, ma dobbiamo scoprirlo».


Fonte foto: (ami)

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