Purtroppo certi momenti sono così pesanti, certi dolori così profondi che preferiamo una vita eterna senza dolori. Il mio pensiero va a coloro i quali hanno perso il lavoro e lottano per sopravvivere giorno dopo giorno, a coloro i quali vivono col terrore di perdere il misero lavoro che gli garantisci il pane d'ogni giorno, per non parlare degli immigrati che perdendo il lavoro si trovano subito nella condizione di stranieri illegali.
Mi viene in mente una frase che spesso si usa: l’Italia non è un paese per giovani. Forse è vero, ma bisogna a questo punto aggiungere che l’Italia non è proprio un paese, perché un paese non adatto ai giovani non merita di essere considerato tale. La cosa si fa pesante se riferito agli stranieri: non è un paese per gli indesiderati. Suonerebbe più meno così.
Eh vabeh.
La gioia e il dolore si abbracciarono e si baciarono.
2 commenti:
Salve Francesco,è la seconda volta che ti leggo quest'anno.E trovo che scrivi molto bene e mi chiedevo se eri disposto a fare un progetto blogger insieme a me.Anch'io come lei sono angolano di origine, con tanta voglia di fare qualcosa tramite la scrittura per il bene di quel così lontano, ma vicino paese.
Nel caso in cui accettaste la mia proposta poi rispondermi tramite skype.Il mio account Skype è:mazak_12
Sperando in una sua eventuale risposta glie rivolgo i miei cordiali saluti
Ciao Toti, bene bene. Facciamolo!
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