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venerdì, febbraio 06, 2009

Taglio raso 001: L’Italia berlusconiana come avamposto del razzismo di Stato ed informazione condizionata

Taglio raso 001: L'Italia berlusconiana come avamposto del razzismo di Stato ed informazione condizionata

La falsa morale è segnale di decadenza cronica,
 le condanne politiche dopo le violenze contro i più deboli sono parole vuote ed aberranti,
i moralismi e le false promesse sono come sputi  sul piatto sul quale mangi…


Scrivo dall'Italia, l'ultimo avamposto del razzismo di Stato. Proprio così, razzismo di Stato, ossia, razzismo parlamentare perché le leggi che rendono schiavi gli immigrati sono state approvate in Parlamento. Voglio credere che non è stato sempre così, voglio credere che presto questa nazione riprenda la memoria perduta - attraverso la manipolazione televisiva - e possa cambiare l'orrenda condizione nelle quali si trovano a "sopravvivere" i migliaia di immigrati.

In questa vicenda, un aspetto salta subito all'occhio: quelli che più soffrono sono gli africani, i neri. La schiavitù non è finita, il razzismo fascista/nazista non è finito – perché adesso si trova in Parlamento targato 'democratico' -, così come la segregazione razziale non è finita. Ed è triste! Ma tutto si vive ogni giorno in Italia nel modo più tranquillo. Scene d'altri tempi, clima sociali inimmaginabile ai nostri giorni.

Aimè! Non voglio sputare sul piatto in cui ho mangiato, ma quando è troppo è troppo. È tempo di cambiare, è tempo di trasformare l'Italia ed aiutarla a riprendere il cammino della democrazia ed antifascismo/nazismo nascosto e sottaciuto dai media. È tempo di cambiare. Cambiare ci vuoleeeeeeeeeeee! Cfr. Il programma "Presa diretta, Rai 3". Cfr. Documentari dei MSF sui lavoratori stagionali nel meridione italiano.

Gli italiani "normali" sanno che senza la forza degli immigrati questo paese non andrebbe da nessuna parte, che senza i soldi degli immigrati in Italia non ci sarebbero contributi sufficienti per le pensioni, che senza la forza dei "disgraziati" questo paese sarebbe obbligato ad uscire dell'area Euro perché sforerebbe senz'altro i limiti dell'accordo di Maastricht. Nonostante questi dati verificati e verificabili, i media a servizio di certi "interessi" fanno credere alla gente che si può fare a meno degli immigrati. Certi programmi tv e testate giornalistiche continuano a propagandare boiate del tipo: "gli immigrati rubano posti di lavoro", "senza queste presenze scomode ed orrende l'Italia sarebbe più ricca", "senza immigrati l'Italia più sicura e più vivibile". Siamo al caffè.

Torniamo al razzismo e alla segregazione in Italia e all'italiana – paese che si crede democratico e si presenta al mondo come modello di Stato di Diritto -; le cose vanno di male a peggio. I problemi sono tanti che non so nemmeno dove cominciare, ma parliamo delle cause, parliamo dei responsabili diretti di questa catastrofe civile, di questo terrorismo di Stato. Chi sono i reali responsabili? Chi alimenta l'odio razziale contro gli immigrati? Chi veicola le informazioni razziali nelle tv? Perché mai le notizie che riguardano gli immigrati sono sempre cattive? Come mai si parla degli immigrati come animali irrazionali e nessuno viene indagato? Come mai non si da la parola agli immigrati perché parlino di cosa soffrono? Come mai la morale è solo per giudicare le azioni degli immigrati e non quella degli italiani?

Ecco la gogna. La memoria ha le gambe corte. Gli italiani si sono dimenticati che un giorno furono immigrati, e che sono ancora oggi un popolo d'immigrati e di tradizione cristiana. In giro per l'Italia si trovano tante chiese, ma pochi Cristiani. Tanti libri di morale ma poco rispetto delle stesse. I furbi hanno preso il potere d'ogni parte buona dell'Italia, controllano la politica, controllano l'economia, controllano la giustizia, e così il paese è stagnato in un mare d'ignoranza, di disperazione, d'immoralità e del nulla politico. Infatti, la politica in Italia, al momento non è esiste. La politica intesa come gestione d'interessi tesi al bene comune, non esiste. Troppi furbetti, troppi interessi personali, troppo individualismo.

Ma l'Italia, un tempo la cenerentola del Mediterraneo non fu sempre così, per questo era chiamato il bel paese. I problemi sono troppi ivi le cause, ma oggi comincio per portare alla vostra attenzione uno degli attori importantissimo in questa vicenda, i falsi giornalisti e/o uomini e donne che esercitano la professione a scopo di carriera per cui senza nessun principio professionale. Costoro si comportano come megafoni di una sistema autoritario, membri di un branco di lupi affamati in pieno inverno. Danno voce ai partiti politici più estremisti e/o razzisti d'Italia, così ogni notizia è elaborata con tendenze razziste, ogni titolo è denigratorio ed incita alla xenofobia, ogni intervista è condotta in modo tale a sporcare l'immagine degli immigrati in Italia. Così non va.

Fin quando l'informazione sarà pilotata politicamente, l'Italia continuerà in questa strada verso il nulla, verso il fallimento, verso la disintegrazione. Bisogna partire dai giornalisti che lavorano con professionalità, bisogna fare "rinascere" chi deve informare sulla reale situazione in cui si trovano gli italiani; bisogna partire dai giornalisti. I giornalisti "pesce cane" rimbambiscono la popolazione con la paura ed il Governo in carica la cavalca a fine elettorali. Questo circolo vizioso non porterà a parte nessuna.

Stiamo a vedere!

BLACK Morpheo

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Pubblico questo articolo a richiesta di alcuni amici.
Francis*PAC

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