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venerdì, febbraio 04, 2005


SOMALIA***
MOGADISCIO, MIGLIAIA MANIFESTANO CONTRO ARRIVO PEACEKEEPER UNIONE AFRICANA
General, Brief

Migliaia di persone hanno manifestato ieri a Mogadiscio contro il piano dell'Unione Africana (Ua) di inviare una missione di peacekeeper in Somalia per stabilizzare il Paese onde consentire il regolare insediamento del nuovo governo (attualmente in esilio a Nairobi) di cui si prevede l'arrivo imminente. Secondo quanto riportano fonti della stampa internazionale, al termine della preghiera del venerdì circa 25.000 persone hanno sfilato per le strade della capitale spinte dai religiosi islamici che non vedono di buon grado l'arrivo di una forza esterna per riportare l'ordine nel Paese. Fonti locali della MISNA, contattate telefonicamente, pur non potendo confermare l'entità della manifestazione, riferiscono di un'auto con altoparlante che "durante la mattinata" avrebbe attraversato la città per richiamare a raccolta la gente. Secondo Sheikh Sharif Ahmed Mohamed, capo del Supremo Consiglio delle Corti Islamiche, "i somali si devono preparare a una guerra santa contro l'arrivo di una missione di stranieri". Ricordando i 18 soldati americani della missione Onu morti nel 1993, e facendo un esplicito riferimento alla situazione in Iraq, Sharif ha precisato che solo i somali possono risolvere i problemi della Somalia; poi ha invitato la folla a unirsi alle milizie islamiche. I potenti religiosi islamici sostengono l'idea di un governo di stampo fondamentalista e si propongono come possibile alternativa ai 'signori della guerra'; costoro si contendono il controllo del territorio dal 1991 - anno della caduta del dittatore Siad Barre - lasciando il Paese, di fatto, in uno stato di totale anarchia. La netta presa di posizione delle Corti Islamiche aggrava la già difficile posizione del nuovo governo di cui proprio ieri, dopo complessi negoziati con i vari rappresentanti della società civile, è stata annunciata la composizione. Un mese fa il Parlamento di transizione aveva bocciato il precedente esecutivo, il primo dopo 13 anni di caos istituzionale nel Paese del Corno d'Africa. "La povera gente crede fermamente nelle neoelette istituzioni e auspica vivamente il loro rientro in patria; il problema è che chi ha il potere fa di tutto perché il governo non possa governare" spiegano le fonti locali della MISNA. La guerra civile in Somalia ha fatto più di 500.000 morti, 2 milioni di sfollati e 1,5 milioni di rifugiati.[CO]



Francis*PAC

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