LE NUOVE FRONTIERE DELLA ROBOTICA
Le macchine un giorno sostituiranno luomo in ogni attività. Questo lo scenario immaginato in numerosi film. Da Der golem di Paul Wegener, addirittura risalente al 1914, al cult movie Blade Runner di Ridley Scott (1982), al recentissimo Io, Robot (2004, di Alex Proyas). Ma ci sono molti preconcetti sulla robotica. E i recenti sviluppi in questo campo hanno sfatato molte errate convinzioni sui limiti dei robot, che oggi producono opere darte e provano sentimenti. Ma state tranquilli, ancora non si è neppure vicini alla rivoluzione delle macchine temuta da molti. Infatti, come assicura Isaac Asimov nel suo libro I, Robot (a cui si è ispirato lomonimo film): Un robot non può far male a un essere umano, né permettere che, per un suo mancato intervento, un essere umano patisca danno. La storia per ora ha dato ragione al celebre scrittore e le macchine sono ancora perfettamente asservite al nostro volere. Anzi, si rivelano formidabili aiutanti in molti campi. Altro che giocattoli! Veri artisti Molti erano concordi che larte sarebbe stato un campo in cui era imprescindibile il tocco delluomo. Ora la robotica è arrivata a sfatare anche questo falso mito. La primavera scorsa i ricercatori giapponesi della Sony (gli stessi che hanno realizzato il celebre cane Aibo), hanno stupito il mondo con la notizia che un robot ha diretto la filarmonica di Tokyo ne la Quinta Sinfonia di Beethoven. Lumanoide si chiama Krio, è alto 58 centimetri e il suo successo è solo una tappa del perfezionamento dellintelligenza artificiale. Sulla stessa strada si stanno muovendo i ricercatori della Toyota che hanno realizzato un umanoide in grado di suonare la tromba. Il piccolo "Armstrong metallico" (alto 120 centimetri) si è esibito solo in Giappone e in occasione del suo debutto ha interpretato la celebre When You Wish Upon A Star. di Francesca Cibrario
Francis*PAC
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