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mercoledì, gennaio 26, 2005


L’inganno
Tante volte nemmanco ci accorgiamo che il terreno che stiamo solcando è minato, mi riferisco ai diversi rapporti che costruiamo. Di tipi di gente oggi più che mai esistono di tutti i generi e colori. Dai sapientoni agli ingenui che sono capace di dormire nello stesso letto con quello che mangia la sua raga. In questi giorni ho conosciuto un tipo, che mi pento di averlo fatto. Dopo tre minuti di chiacchiere voleva sapere di tutto della mia vita, da dove venivo, cosa facevo, si mi ero fidanzato e perché, sulla vita degli stranieri in Italia, etc. Mi sono sentito invaso, travolto. E dopo di che c’era di più, essendo la batteria del suo telefonino scarica mi ha chiesto il mio per fare una chiamate. Un volta cambiata la scheda, non si era fermato soltanto a fare la sua chiamata, ma è andato subito a vedere quanti messaggi si trovano nella casella e come scrivo l’Italiano. Ma vi rendete conta…

La vita condivisione, è vero, assolutamente vero, MA DIPENDONO DAI MODI. La vita è dialogo, MA DIPENDE DAL MODELLO. La vita è libertà, MA LA TUA FINISCE DOVE COMINCIA LA MIA. La vita è tolleranza, MA DIPENDE DI COSA E COME E QUANDO.
Tutto passa dal giusto equilibrio. Io direi che la vita è equilibrio, come mi diceva mamma Furino, una signora con molta classe e presenza.

In tutto bisogna fare l’equilibrista, quello che cammina sulla coda. Non troppo a sinistra e vice versa.
Quando conosciamo una persona, il ritmo del dialogo,dipenderà dello stato d’animo che l’altro ha. Prima si fa il possibile di capire che cazzo ha, poi si entra nel merito della chiacchierata.

Da me in Angola, si dice che: NEL CUORE DELL’ALTRO SI ENTRA A PIEDI NUDI. Bisogna prima fare l’altro sentirsi a casa, dargli attenzione. Ma attenzione con le battutine, soprattutto quando si tratta di gente di origine diverse. Perché tante volte quello che da me fa ridere, qui in Italia da fastidio e vice-versa.

Beh, per oggi è tutto.

Ma vi raccomando:

Fate amicizia, ripeto [FATE AMICIZIA!!!], bisogna rompere CON il formalismo vigente, come religione personalistica. Bisogna riscaldare i cuori, iniziare a parlare, approfittare ogni opportunità per lanciare una battutina e se prende, dare il via - cominciare a parlare.
Quando arrivai in Italia, mi sono spaventato dell’individualismo cronico di Roma. Nei mezzi, nei mercati, etc. ce, raga, questa non è vita. Comunque in parte, fa parte del vivere nelle grandi città, ma che non vuol dire che devi abitare in un quartiere per 3, 4, 8 anni e non conoscere più di 5 persone. Quello è un grosso peccato. Una vita senza amici non è degna di essere vissuta. Una vita individualista non è degna di essere vissuta. Bisogna varcare le barriere dell’indifferenza.
Logico, piano piano.
Ma si riesce alla fine dell’Anno a fare 3, 5 nuovi amici, con chi ti senti qualche volta, hai fatto grandi passi.

Va beh… asta la vita.

Francis*PAC

1 commento:

Anonimo ha detto...

Trovo che tu sia una persona molto intelligente e sensibile. E non sei fesso. Non fare approfittare di te questa gente ignorante e senza criterio.
E poi...io! Io sono tua amica!! :-)
Un bacione grande Francis, ma grande grande!

Cioccolata